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Harvest: come finisce? La spiegazione del finale del film fantasy-western con Caleb Landry Jones

Harvest è un film western profondamente allegorico che segna la prima collaborazione tra Athina Rachel Tsangari e Caleb Landry Jones: ma come finisce il film in questione? La spiegazione del finale.
La spiegazione del finale di Harvest

Harvest è un fim profondamente allegorico della regista greca Athina Rachel Tsangari. La cineasta ha una lunga carriera alla spalle, non solo nelle vesti di regista, mestiere che ha iniziato nel 2000 sul grande schermo con The Slow Business of Going, ma anche di produttrice. Nello specifico la Tsangari ha collaborato con Lanthimos nei suoi film di produzione greca (Kinetta, Dogthoot e Alps) e con Richard Linklater per Before Midnight. Il protagonista Caleb Landry Jones ha visto la sua carriera decollare negli ultimi anni, imponendosi anche nel circuito festivaliero l’anno scorso con Dogman di Luc Besson e sopratutto con Nitram di Justin Kurzel, interpretazione che gli è valsa il premio di miglior attore al Festival del cinema di Cannes del 2021. Ma come finisce Harvest di Athina Rachel Tsangari? Di seguito la spiegazione del finale del film.

Come finisce Harvest? Le ultime scene del film

Harvest è un film ambientato in un non meglio specificato momento nel corso del medioevo in Gran Bretagna. I protagonisti sperimentano una serie di cambiamenti nelle loro vite dovute a delle innovazioni tecnologiche e culturali che penetrano lentamente ma inesorabilmente nel loro villaggio. Sul finire della pellicola il rapimento di alcune donne del villaggio provoca dei contrasti insanabili tra Master Jordan e il resto del villaggio, cosa che porta all’uccisione di una delle sue guardie. A seguito di questo avvenimento, seguito da Master Kent, il nuovo proprietario delle terre su cui sorge il villaggio si allontana definitivamente e lo stesso fanno gli abitanti del luogo, spaventati da eventuali rappresaglie contro di loro. Nel frattempo la strega uccide il cartografo soffocandolo con liquido vaginale. Nelle ultime scene del film Walter, rimasto ormai da solo nel villaggio, viene a sapere che nuovi abitanti prenderanno possesso della zona per modernizzarla e renderne le terre più produttive. Come gesto finale di appartenenza alla sua terra Walter colpisce il muretto di recinzione del villaggio con la testa, manifestando la sua volontà di rimanere lì.

La spiegazione del finale di Harvest

Come già affermato in precedenza l’impianto allegorico di Harvest non rende la pellicola di facile comprensione e bisogna continuamente sforzarsi di leggere il significato nascosto dietro alle immagini che vengono mostrate a schermo. Per quanto riguarda il finale bisogna prendere in considerazione che nel corso di tutta la sua durata l’opera presenta tra le sue maggiori tematiche quella del contrasto tra modernizzazione (vista per lo più come una forza omologatrice delle specifiche culture locali) e tradizione (rappresentata dai cittadini del villaggio). L’anello di congiunzione tra questi due mondi è rappresentato da Master Kent, il quale, pur essendo consapevole di ciò che si sta per abbattere sui popolani, cerca di mantenere vive le tradizioni fin quando gli è possibile, senza tuttavia avere la necessaria forza per opporsi al cambiamento definitivo (in questo caso incarnato da Master Jordan). Tenendo a mente questi due schieramenti opposti è facile comprendere il finale e le sue implicazioni; ciò che avviene è una vittoria netta della modernità nei confronti degli arcaici costumi contadini, forzati ad abbandonare per sempre la terra dei propri avi. L’uccisione del cartografo da parte della strega è soltanto una piccola ed effimera vittoria. La testata che conclude il film è invece un atto disperato da parte di Walter, il quale dopo aver perso tutto si ostina a mantenersi fedele alla propria terra; l’ultimo esemplare di un mondo che si è ormai estinto.