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Maledetta primavera: come finisce? La spiegazione del finale del film con Micaela Ramazzotti

Racconto semi-autobiografico con Micaela Ramazzotti protagonista, ma come finisce Maledetta primavera e qual è la sua spiegazione?
Maledetta primavera: come finisce? La spiegazione del finale del film con Micaela Ramazzotti

Con un racconto parzialmente autobiografico, Elisa Amoruso dirige, nel 2020, Maledetta primavera, film diventato noto soprattutto per il suo riferimento cinematografico all’omonima canzone. Il film, a metà tra commedia e drammatico, ha la durata di 94 minuti e vede l’interpretazione di Micaela Ramazzotti nei panni della protagonista. Ma come finisce? Di seguito, si indica tutto ciò che c’è da sapere a proposito della spiegazione del finale del film tratto liberamente da Sirley, romanzo della stessa regista.

Maledetta primavera: la trama completa, di parla e come finisce?

Per comprendere come finisce e qual è la spiegazione del finale di Maledetta primavera, è importante sottolineare innanzitutto di che parla il film di Elisa Amoruso, soprattutto per quanto riguarda la sua trama completa. Il racconto riguarda Nina, una ragazza di 13 anni che, alla fine degli anni ’80, vive in una situazione familiare molto complicata: i suoi genitori litigano costantemente e suo fratello Lorenzo è colto da numerosi attacchi di ira. Per necessità economiche, l’intera famiglia si trasferisce dal centro di Roma ad un quartiere della periferia, che ha funzione di dormitorio ma in cui Nina vive delle condizioni piuttosto difficoltose, dettate soprattutto dal panorama triste e piuttosto depressivo, ricco di palazzi in cemento e case popolari. L’ambiente è molto grigio e, soprattutto, lontano da tutto ciò che era riuscita a conquistare nel corso degli anni, soprattutto in termini di amicizie.

La spiegazione del finale di Maledetta primavera

Considerata la condizione di Nina e gli aspetti fondamentali della trama di Maledetta primavera, è possibile proseguire anche con la spiegazione del finale del film: la situazione cambia quando Nina conosce Sirley, una ragazzina che spicca all’interno del panorama piuttosto desolante della scuola governata da suore: la bambina è una tredicenne sudamericana che presenta un carattere molto forte ma difficile da gestire, essendo anticonformista e ribelle nei confronti delle regole che sono stabilite all’interno della scuola. Nina inizia ad affezionarsi sempre più a Sirley e tra le due c’è un avvicinamento molto importante, che supera l’amicizia e permette di far nascere una vera e propria forma di sorellanza. Entrambe potranno, in questo modo, superare il difficile periodo dell’infanzia e affrontare l’adolescenza.