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Joker – Folie À Deux: tutte le differenze con i fumetti

Tutte quello che c’è da sapere sulle differenze che Joker – Folie À Deux presenta con i fumetti da cui è tratto.
Joker – Folie À Deux: le differenze con i fumetti

Joker: Folie À Deux è uno dei film più attesi dell’anno ed ha spaccato in due l’accoglienza critica dopo l’anteprima al Festival del Cinema di Venezia 2024. Una delle cose che farà maggiormente discutere sarà, al di là delle provocazioni inserite all’interno del sequel, l’attinenza con i fumetti, probabilmente ancora più lontana rispetto a quella del primo capitolo. Nonostante si possano trovare storie forse lontanamente ispirate, le divergenze con il materiale cartaceo sono gigantesche. A seguire quindi tutte le differenze con i fumetti che presenta Joker: Folie À Deux. Ovviamente Joker è stato rappresentato in numerose storie e non esiste una sola versione da cui bisogna attingere, per questo le differenze saranno confrontate su quelle che sono le caratteristiche più iconiche del personaggio. In alcuni paragrafi ci saranno, inevitabilmente, grandi spoiler.

L’Arkham Asylum

Nei fumetti il manicomio di Arkham è una struttura per malati di mente estremamente pericolosi che devono essere rinchiusi e curati. Spesso quindi, nella maggior parte delle storie, l’Arkham Asylum è rappresentato quasi come una struttura che contiene super criminali. In Joker: Folie À Deux Arthur è l’unico famoso antagonista di Batman ad essere presente nell’edificio e l’unico la cui presenza abbia avuto un particolare impatto mediatico che ha stravolto Gotham. Anche nel fumetto Amanti & Pazzi scritto da Michael Green Joker è il primo supercriminale del manicomio, ma è anche il primo detenuto in assoluto a differenza di Arthur, il quale è solo uno degli ultimi arrivati. In ogni caso, tra tutte le differenze con i fumetti presenti in Joker: Folie À Deux, la rappresentazione dell’Arkham Asylum non è così stravolgente ed è semplicemente una versione più realistica.

Bullock

In Joker: Folie À Deux è presente un paziente del manicomio di Arkham che si chiama Bullock. Nei fumetti Harvey Bullock è uno dei poliziotti principalmente legati al Commissario Gordon, anche se, a differenza di quest’ultimo, utilizza dei metodi particolarmente brutali (è anche un agente corrotto in base alle versioni scritte su da vari autori). Bullock non è mai stato ricoverato ad Arkham nelle storie a fumetti. Tuttavia nel film di Todd Phillips non viene mai fatto un riferimento al suo passato e le analogie con il personaggio finiscono al di fuori del suo nome. Quindi, più che una differenza con i fumetti, l’inserimento di Harvey Bullock può essere visto come un semplice easter egg.

L’assenza di Batman

Anche stavolta Batman non è presente in Joker: Folie À Deux, scelta che rimane coerente con quella del primo film. Tuttavia nel sequel è assente anche la figura di Bruce Wayne, la quale era comunque apparsa nel capitolo precedente. In questo modo il sequel di Todd Phillips cancella completamente il legame con il personaggio di Batman che dovrebbe essere la caratteristica più importante di Joker nei fumetti, anche se il primo capitolo di Todd Phillis mostrava la possibile connessione tra i due in un modo completamente diverso (Arthur e Bruce potrebbero essere fratellastri).

Harley Quinn

Nei fumetti, Harleen Quinzel è una psichiatra che avrebbe dovuto curare Joker e che invece, innamoratasi perdutamente di quest’ultimo, si è poi trasformata nel suo braccio destro diventando la famigerata compagna con il soprannome Harley Quinn, assassina e ladra come il suo amato. In Joker: Folie À Deux Harleen, che si fa chiamare Leen dagli amici, è invece una paziente che si innamora di Arthur ancor prima di conoscerlo, essendo lei una fan dell’assassino che è diventato dopo la notte al Murray Show. Diversamente dai fumetti, nel film di Todd Phillips Harleen, che viene soprannominata Harley Quinn dai media, non è una criminale ricercata dalla polizia come Arthur, ma diventa la leader del movimento di fanatici che vorrebbero il rilascio di Joker.

Inoltre nei fumetti Harleen ha una relazione tossica con Joker: lei lo ama, ma lui non ricambia mai il suo amore e la picchia costantemente, senza contare le manipolazioni che applica su di lei affinché faccia quello che vuole. In Joker: Folie À Deux (a seguire forti spoiler nel paragrafo) non solo Arthur ricambia l’amore della sua fidanzata, ma è Harleen la manipolatrice della coppia, dato che si viene a sapere che lei mente sul suo passato per spronare Arthur a comportarsi sempre più come il Joker amato dalla folla. Ad un certo punto infatti viene anche rivelato che la protagonista ha studiato psichiatria, un riferimento ai corsi che il personaggio ha svolto nei fumetti prima di diventare dottoressa. Inoltre Harley, a differenza delle storie cartacee, non uccide nessuno. Nel finale del film Harley rinuncia a stare con Joker, cosa che succede anche nei fumetti, ma nelle storie cartacee Harley abbandona il clown assassino perché si ribella dall’essere sfruttata e abusata, mentre in Joker: Folie À Deux Harley rinuncia ad Arthur perché lui smette di essere Joker.

Harvey Dent

Nei fumetti Harvey Dent è un procuratore distrettuale di Gotham City che si impegna a combattere contro la malavita, partecipando a molti processi per mandare dentro i criminali e proteggere gli innocenti. Ad un certo punto, a causa della sua costante lotta per la giustizia, un criminale assunto da un boss versa una bottiglia d’acido in faccia ad Harvey Dent durante un processo. Harvey finisce ustionato gravemente per mezzo volto, così si crea una doppia personalità che lo fa diventare il pazzo criminale omicida soprannominato Due Facce. In Joker: Folie À Deux Harvey Dent è un procuratore distrettuale che si occupa del capo di accusa con l’intento di far condannare Arthur Fleck per gli omicidi commessi. Nel cinecomic quindi viene dato spazio al personaggio prima di diventare il celebre criminale di Gotham ed è forse la cosa più fedele ai fumetti presente nel film.

Tuttavia ad un certo punto (a seguire enormi spoiler nel paragrafo), durante il processo fatto ad Arthur Fleck esplode una bomba che fa a pezzi l’aula e fa svenire tutti i presenti tranne Arthur che rimane l’unico cosciente. Arthur nota Harvey Dent che presenta parte del volto sfigurato dopo l’esplosione: la ferita sembra guaribile a differenza dei fumetti (assomiglia più ad un occhio gonfio) e Harvey non è vittima di un attentato fatto direttamente contro di lui perché lo scopo della bomba era quello di aiutare Arthur. Inoltre, dopo l’attentato, non si hanno più notizie di Harvey Dent e non si sa se diventerà un criminale o se è stato psicologicamente danneggiato dall’evento.

Joker

Da questo paragrafo in poi ci saranno soltanto pesanti spoiler per spiegare le differenze tra i fumetti e Joker: Folie À Deux, quindi si consiglia di non proseguire se non si ha ancora visto il film. Nel film di Todd Phillips viene rivelato che Arthur Fleck ha due personalità: una legata al bravo ragazzo la cui storia viene spiegata nel primo film e l’altra legata interamente a Joker, l’assassino anarchico che ha ucciso diverse vittime. Tuttavia nel cinecomic di Todd Phillips Arthur Fleck non diventa il giullare del genocidio come nei fumetti di Batman o in altre trasposizioni del personaggio ed è soltanto un paziente di Arkham che deve essere processato. Solo in alcuni momenti, quando decide di sfruttare la folla inferocita di fanatici che lo lodano, prende il controllo del processo e trasforma tutto in uno show comico che si fa beffe dell’autorità e delle tragedie che ha fatto passare, proprio come il Joker nei fumetti prende momenti seri e gravi per renderli barzellette divertenti soltanto per lui.

Ma nonostante questa base impartita durante il processo, Arthur non compie mai il passo definitivo svolto già nel primo film: in Joker: Folie À Deux, incredibilmente, Joker non ammazza nessuno, risultando quindi la cosa più lontana che un appassionato può aspettarsi dopo aver letto i fumetti. Al contrario, Arthur, verso la fine del film, rinuncia ad essere Joker perché non riesce più a sopportare tutta quella negatività che sta causano. Questo elemento potrebbe collegarsi alla storia Tornare In Sé scritta da J.M. Matteis, in cui Joker decide di tornare ad essere un cittadino normale dopo aver creduto di aver ucciso Batman. Tuttavia nei fumetti il cambiamento di Joker è legato esclusivamente a Batman e lui infatti ritorna pazzo dopo aver scoperto che il vigilante è ancora vivo, mentre nel cinecomic Arthur si rifiuta di indossare la maschera che la società gli impone di assumere e decide di non essere più Joker per sempre.

Una nuova nascita

In Joker: Folie À Deux viene rivelato un grande colpo di scena: Harleen dice ad Arthur di essere incinta. Nei fumetti Harley Quinn ogni tanto esprime il desiderio di avere un figlio con Joker, ma la cosa non si è mai concretizzata davvero. Inoltre nel cinecomic di Todd Phillips non viene mai rivelato se le parole di Harley sono vere oppure un’ennesima bugia per entrare nelle grazie di Arthur.

Eredità

Nella scena finale di Joker: Folie À Deux, Arthur viene ucciso da un giovane paziente del manicomio di Arkham, il quale, dopo aver commesso l’omicidio, ride e si taglia le guance per diventare il nuovo Joker. Nella storia a fumetti Tre Joker scritta da Geoff Johns si parla di più Joker esistenti nella stessa Terra, mentre nella saga di Il Cavaliere Oscuro creata da Frank Miller ci sono più persone che assumono l’identità di Joker dopo la morte di quest’ultimo. Nei fumetti però non è mai successo che un altro detenuto uccidesse Joker per diventare lui stesso il nuovo Joker. Inoltre, con la morte di Joker, si capisce che Arthur non incontrerà mai Batman, divenendo il primo Joker di sempre a non avere possibilità di confrontarsi con l’Uomo Pipistrello.