Cerca
Close this search box.

Oscar 2025: tutti i film internazionali in corsa per una nomination nella cinquina

La lista dei film proposti dalle nazioni per ottenere una candidatura agli Oscar 2025 nella categoria di miglior film internazionale è molto ampia: ma quali sono i favoriti?
Oscar 2025: tutti i film internazionali in corsa per una nomination nella cinquina

Come in occasione di ogni anno, anche per quanto riguarda gli Oscar 2025 c’è grande attesa per le candidature e le nomination ufficiali in tutte le categorie, benché sia già possibile avere idea di qualche nome che andrà a comporre le varie cinquine. Di sicuro, una delle categorie più interessanti è quella del miglior film internazionale, che contiene – come sempre – cinque film e che permetterà di premiare il miglior film dell’anno che non arriva da una produzione statunitense. Grandi speranze per l’Italia, con Vermiglio di Maura Delpero, di ritrovare una candidatura in cinquina dopo il risultato ottenuto agli Oscar 2024 con Io Capitano. Ma quali sono tutti i film in lizza per una candidatura?

I film che possono ottenere una candidatura agli Oscar 2025 nella categoria di miglior film internazionale

Nel tentare di comprendere quali sono i film che potrebbero ottenere una candidatura agli Oscar 2025 nella categoria di miglior film internazionale, è importante sottolineare innanzitutto quali siano i lungometraggi che sono stati scelti dalle rispettive nazioni. La lista è in aggiornamento dal momento che non tutti i paesi hanno comunicato il loro film, ma molte delle scelte sono sicuramente interessanti ed è stato possibile dare loro uno sguardo sia nel contesto del Festival di Cannes 2024, sia a Venezia 2024. Trattasi dei seguenti film:

  • Irlanda: Kneecap (Rich Peppiatt)
  • Austria: The Devil’s Bath (Severin Fiala, Veronika Franz)
  • Lettonia: Flow (Giants Zilbalodis)
  • Taiwan: Old Fox (Ya-chuan Hsiao)
  • Uruguay: The Door is There (Facendo Ponce de León, Juan Ponce de León)
  • Germania: Il seme del fico sacro (Mohammad Rasoulof)
  • Lituania: Drowning (Laurynas Bareisa)
  • Kirghizistan: Heaven is Beneath Mother’s Feet (Ruslan Akun)
  • Palestina: From Ground Zero (AA.VV.)
  • Canada: Universal Language (Matthew Rankin)
  • Iraq: Baghdad Messi (Sahim Omar Kalifa)
  • Turchia: Life (Zeki Demurkubuz)
  • Giappone: Cloud (Kiyoshi Kurosawa)
  • Chile: In Her Place (Maite Alberdi)
  • Cambogia: Melting with Pol Pot (Rithy Panh)
  • Romania: Tre chilometri alla fine del mondo (Emanuel Parvu)
  • Corea del Sud: The Day (Kim Sung-su)
  • Bulgaria: Triumph (Kristina Grozeva, Petar Valchanov)
  • Armenia: Yasha e Leonida Brezhnev (Edgar Baghdasaryan)
  • Marocco: Everybody Loves Touda (Nabil Ayouch)
  • Estonia: 8 Views of Lake Biwa (Marko Raat)
  • Croazia: Beautifil Evening, Beautiful Day (Ivona Juka)
  • Costarica: Memories of a Burning Body (Antonella Sudasassi)
  • Repubblica Ceca: Waves (Jirí Mádl)
  • Perù: Yana-Wara (Óscar Catacora, Tito Cotacora)
  • Ucraina: La Palisiada (Philip Sotnychenko)
  • Panama: Wake Up (Arianna Benedetti)
  • Portogallo: Grand Tour (Miguel Gomes)
  • Ungheria: Semmelweis (Lajos Koltai)
  • Serbia: Russian Consul (Miroslav Lekic)
  • Slovenia: Family Therapy (Sonja Prosenc)
  • Paesi Bassi: Memory Lane (Jelle de Jonge)
  • Grecia: Murderess (Eva Nathena)
  • Kenia: Nawi (V. Chelluget, A. Mourine, K. Schmutzler, T. Schmutzler)
  • Nepal: Shambhala (Min Bahadur Bham)
  • Ecuador: Behind the Mist (Sebastián Cordero)
  • Georgia: The Antique (Rusadan Glurjidze)
  • Belgio: Julie Keeps Quiet (Leonardo Van Dijl)
  • Benin: Dahomey (Mati Diop)
  • Islanda: Touch (Baltasar Kormákur)
  • Slovacchia: The Hungarian Dressmaker (Iveta Grófóva)
  • Algeria: Algiers (Chakib Taleb-Bendiab)
  • Finlandia: Family Time (Tia Kouvo)
  • Israele: Come Closer (Tom Nesher)
  • Francia: Emilia Pérez (Jacques Audiard)
  • Bolivia: Own Hand (Gory Patino)
  • Spagna: Saturn Return (Isaki Lacuesta, Pol Rodríguez)
  • Norvegia: Armand (Ullmann Tøndel)
  • Ecuador: La Suprema (Felipe Holguin)
  • Danimarca: The Girl with the Needle (Magnus von Horn)
  • Egitto: Flight 404 (Hani Khalifa)
  • Polonia: Under the Volcano (Damian Kocur)
  • Hong Kong: Twilight of the Warriors: Walled In (Soi Cheang)
  • Svezia: The Last Journey (Filip Hammar, Frederik Wikingsson)
  • Venezuela: Children of Las Brisas (Marianela Maldonado)
  • Indonesia: Women from Rote Island (Jeremias Nyangoen)
  • Albania: Waterdrop (Robert Budina)
  • Malta: Castillo (Abigail Mallia)
  • Montenegro: Supermarket (Nemanja Becanovic)
  • India: Laapataa Ladies (Kiran Rao)
  • Brasile: I’m Still Here (Walter Salles)
  • Iran: In the Arma of the Three (Babak Khajehpasha)
  • Italia: Vermiglio (Maura Delpero)
  • Argentina: El Jockey (Luis Ortega)

I film favoriti per una candidatura agli Oscar 2025 nella categoria di miglior film internazionale

Con una cinquina che appare sicuramente molto restrittiva, rispetto ai numerosissimi titoli che sono stati proposti all’Academy, è molto difficile riuscire a immaginare quali siano i cinque film favoriti per una candidatura. Di sicuro, c’è un titolo che parte avanti a tutti e che sembra essere spinto addirittura verso una vittoria finale della statuetta: Emilia Pérez di Jacques Audiard, su cui la produzione spinge molto anche per le attrici, con Zoe Saldana e Selena Gomez che potrebbero ottenere una candidatura come migliori attrici non protagoniste e Karla Sofia Gascon in lizza per una candidatura tra le migliori attrici protagoniste agli Oscar 2024; altro titolo, e non solo per campanilismo, piuttosto favorito è Vermiglio di Maura Delpero, forte del Leone d’Argento ottenuto a Venezia 2024 e delle importantissime critiche positive internazionali.

Dai Festival arriva un altro film premiato, Il seme del fico sacro, che potrebbe rappresentare la Germania e che porterebbe un regista sicuramente molto apprezzato (anche per la difficilissima storia personale) agli Oscar 2025; gli altri due favoriti per una candidatura potrebbero arrivare tra The girl with the Needle, I’m still here, Grand Tour, El Jockey e Cloud.