Cerca
Close this search box.

Recensione – Gli Anelli del Potere 2×06: Lui Dov’è?

La serie prodotta dagli Amazon Studios arriva alle ultime e cruciali puntate dello show, tra pregi e difetti anche questa sesta puntata de “Gli Anelli del Potere” prosegue la storia della Seconda Era della Terra di Mezzo.
Gli Anelli del Potere creata da J. D. Payne e Patrick McKay

Dopo una quinta puntata ai limiti della perfezione, questa seconda stagione de “Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere” presenta un nuovo episodio che appare fin da subito un po’ più debole rispetto ai precedenti. Oramai ad un passo da un attesissimo finale, la posta in gioco pare essere sempre più importante, puntando dritto verso un’unica direzione, ma, come spesso accade per prodotti seriali di grande spessore, non mancano quelle puntate meno aggressive e chiare. Lo show ideato da J. D. Payne e Patrick McKay, diretto ad oltranza da Charlotte Brändström, Louise Hooper e Sanaa Hamri, presenta comunque un altro importante tassello del racconto. Di seguito la trama e la recensione del sesto episodio della seconda stagione de “Gli Anelli del Potere”

La trama del sesto episodio della seconda stagione de Gli Anelli del Potere 

La puntata numero sei dello show televisivo targato Amazon Studios si apre con Arondir (Ismael Cruz Córdova) che si addentra nella foresta e finisce per imbattersi in un piccolo gruppo di orchi disertori. L’elfo se ne libera facilmente, ma nel controllare i loro corpi trova una mappa dove è simboleggiato l’Eregion e scopre dove è realmente diretto l’esercito di Adar (Sam Hazeldine). Nel frattempo nella regione di Arda Lord Celebrimbor (Charles Edwards), vista la carenza di mithril, non riesce a forgiare i Nove e si trova costretto a delegare il lavoro ad Annatar (Charlie Vickers). Il Signore Oscuro sotto mentite spoglie è sempre più in controllo, tanto da creare un’illusione ed ingannare per l’ennesima volta il noto fabbro e signore di Eregion, così da fargli credere che vada tutto per il meglio, mentre gli orchi in realtà si preparano all’assedio. 

Il comandante dell’esercito degli orchi ha un solo obiettivo: distruggere Sauron, ma ha bisogno di più potere e confrontandosi con la sua prigioniera, Galadriel (Morfydd Clark), le mostra la famosa corona di Morgoth raccontandole di come ha ucciso il Signore Oscuro la prima volta. Il piano è quello di unire le forze ovvero il potere dell’antica reliquia e degli Anelli del Potere, così da porre fine all’esistenza di Sauron. Un confronto che porta la guerriera elfica a rivelare dettagli cruciali sulla posizione e identità di Hallbrand e dell’esercito guidato da Gil-Galad (Benjamin Walker), un inganno messo in piedi da Adar che ora è pronto a marciare verso l’Eregion, una mossa che non fa altro che essere quello che vuole il Signore Oscuro. 

I problemi non mancano, però, nemmeno a Khazad-dûm, dove il Re Durin III (Peter Mullan) è sempre più vittima dell’influenza del suo anello, ordinando ai suoi minatori di recuperare più oro possibile, ma soprattutto di mithril, ingrediente che serve ad Annatar, il quale si presenta nella dimora dei nani ottenendo un secco rifiuto dal re. Il piano di Durin è, infatti, ottenere così tanto mithril da rivenderlo in tempo di guerra, uno scontro sempre più imminente, che si scatenerà nella Terra di Mezzo. Il principe Durin IV (Owain Arthur) è, però, sempre più inquieto e preoccupato, tenta di esortare suo padre a liberarsi dell’anello, ma senza successo e confrontandosi con la sua compagna Disa (Sophia Nomvete), decide di opporsi al volere del re occupando le miniere e scacciando i vari minatori. 

Una delle storie che occupa una fetta importante della puntata è, invece, la story-line degli uomini: a Númenor va in scena il processo di Elendil (Lloyd Owen), il quale viene condannato a morte per alto tradimento dal nuovo re Pharazôn (Trystan Gravelle), una sentenza che cela quanto accaduto nell’antico santuario. Il capitano giura ancora una volta fedeltà alla regina Miriel (Cynthia Addai-Robinson), per questo motivo il nuovo sovrano lo condanna al giudizio del verme del mare, ma ad offrirsi al suo posto si presenta proprio la regina, decidendo di pagare il prezzo per il suo fidato e fedele condottiero. La terribile creatura marina, però, la risparmia e tornando in superficie Miriel viene accolta da una folla che invoca il suo nome ed il nuovo titolo di “Regina del Mare”. 

Infine, tra le terre di Rhûn Lo Straniero (Daniel Weyman) è vittima di continue visioni spaventose riguardanti la sua amica Nori (Markella Kavenagh) per via del suo ancora incontrollabile potere. Tom (Rory Kinnear) decide, allora, di guidarlo verso una parte del deserto alla ricerca di questo fantomatico bastone così da controllare la sua forza, ma ora quale sarà la sua missione: tornare indietro è salvare la sua fidata amica oppure proseguire il suo percorso alla ricerca dell’oggetto magico? Nel frattempo la piccola Pelopiede è alle prese con la situazione degli Sturoi, Nori cerca di convincerli a lasciare questo posto, spaventata dalla presenza di questi cavalieri, ma Gundabale (Tanya Moodie) le fa capire che questa è la loro casa e non lasceranno mai il luogo dove hanno vissuto e crescono da sempre. 

Gli Anelli del Potere creata da J. D. Payne e Patrick McKay

La recensione de Gli Anelli del Potere: “Lui Dov’è?” 

Lui Dov’è?” si presenta come una puntata cruciale dopo lo splendido quinto episodio dello show televisivo statunitense, ma finisce per raccontare un nuovo tassello del racconto in maniera troppo frenetica. Alcuni dei passaggi tra differenti linee narrative avvengono troppo rapidamente, tra chi viene mostrato appena, come ad esempio Arondir o Elrond (Robert Aramayo), e chi non trova proprio spazio tra le fila di questa sesta puntata, come Isildur (Maxim Baldry). Una serie di scelte che dimostrano una certa superficialità all’interno di una serie che spesso ha saputo emozionare e colpisce sempre, fin dalla prima stagione, per la straordinaria componente tecnica e di messa in scena. Ovviamente mancano ancora due episodi e quindi, di conseguenza, c’è ancora tutto il tempo per dare il giusto spazio a tutti i personaggi, ma probabilmente qualche storia non è abbastanza corposa e finisce per ripetersi puntata dopo puntata. 

Tutto quello che accade a Lo Straniero e Nori risulta molto ripetitivo: se nella scorsa puntata i due personaggi si ponevano delle domande, ora la situazione non è cambiata e non si evoluta. Il loro percorso appare ancora lungo e c’è il rischio che il tutto subisca una brusca accelerazione in vista del tanto atteso finale di stagione. Un problema che spesso prende piega all’interno di queste grande produzioni che lungo più stagioni devono raccontare più di una storia, rischiandosi di perdersi qualcosa alle spalle o concentrandosi fin troppo su una determinata linea narrativa. In questa seconda stagione questa situazioni si presentata più di una volta, ma la speranza è che la serie riesca a rendere questa seconda parte apparentemente conclusiva. 

Gli sviluppi più interessanti riguardano Númenor e quanto accaduto nella terra degli uomini: il regno di Pharazôn non sembra poter avere vita lunga dopo l’ennesima prova superata dalla regina Miriel, ma il re utilizza il Palantir scorgendo solo per un istante Signore Oscuro, un messaggio di presagio che sicuramente troverà riscontro nelle ultime due puntate di questa stagione. Il rapporto tra Elendil e sua figlia Eärien (Ema Horvath) è ancora una volta un fattore importante, proprio come quello tra l’oramai ex capitano delle Guardie del Mare e la sua regina, la quale viene risparmiata dal Verme del Mare in una sequenza visivamente incredibile e di forte impatto. Se questa era inizialmente la story-line più scarna e partita a rilento, ora rappresenta quella più interessante e ricca di sviluppi, sicuramente dovuti dal fatto che nell’Eregion si stanno provando a forgiare proprio gli anelli destinati a loro. 

Tanti sono gli avvenimenti che prendono piede in questa nuova puntata, chiudendosi ovviamente sul più bello ovvero questo assedio da parte degli orchi guidati da Adar. Una mossa pianificata dallo stesso Sauron che pian piano e nell’ombra pare incontrastato e sempre più vicino al raggiungimento dei suoi obiettivi. La prossima puntata si presenta ricca di azione e di una nuova battaglia pronta a stuzzicare quei fan della trilogia di Jackson. Come di consueto sono, però, ancora troppe le domande ed i quesiti che affliggono le menti del pubblico, ma il tempo a disposizione è ancora tanto e ci sarà sicuramente modo di rivedere anche tutti quei personaggi lasciati un po’ in disparte in questa puntata che, ad oggi, è sicuramente la più debole di questa seconda stagione. 

Gli Anelli del Potere creata da J. D. Payne e Patrick McKay

La guerra è oramai imminente

Come da programma “Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere” si prepara al classico grande scontro che ha caratterizzato anche il finale della precedente stagione, una conclusione che, nonostante molti alti ed alcuni bassi, si prepara a stupire e colpire il proprio pubblico. Sono ancora molti, forse troppi, i fili di una storia così vasta da avere bisogno di più stagioni, ma come sottolineato in precedenza, mancano ancora due corposi tasselli per concludere questa seconda parte del racconto. La guerra è oramai imminente ed ora non resta che scoprire se il piano di Sauron di impadronirsi dell’esercito di Adar si completerà, come anche la forgiatura di questi nuovi nove anelli del potere destinati agli uomini. Quel che è certo è che questa produzione Amazon Studios in collaborazione con New Line Cinema continua a stupire per la meravigliosa messa in scena che dal punto di vista tecnico non tradisce fin dalla prima stagione, piazzandosi tra le migliori serie dell’anno, almeno fino ad ora. 

0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO