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I migliori film con Maggie Smith

Nota in tutto il mondo per i suoi ruoli in Downton Abbey e nella saga di Harry Potter, la carriera di Maggie Smith è invece ricca di tante altre opere che meritano di essere menzionate. Quali sono dunque i migliori film con l’attrice britannica?
La classifica dei film con Maggie Smith

Nata a Ilford il 28 dicembre 1934 e morta a Londra il 27 settembre 2024, Maggie Smith è stata una delle più note attrici britanniche di sempre, principalmente per i ruoli di Violet Crawley in Downton Abbey e della professoressa Minerva McGranitt nella saga di Harry Potter. Nonostante il successo delle due opere, si tratta di prodotti relativamente recenti, ma la storia di Maggie Smith ha radici profonde e la sua carriera è iniziata sul finire degli anni ’50, motivo per cui di lungometraggi che meritano di essere menzionati ce ne sono a bizzeffe. Oltre all’amore dei fan, Maggie Smith ha inoltre ottenuto diversi riconoscimenti di assoluto spessore – per le sue interpretazioni sia su grande che su piccolo schermo – come un Tony Award nel 1990, due premi Oscar nel 1970 e 1979, tre Golden Globes nel 1979, 1987 e 2013, quattro Emmy Awards nel 2003, 2011, 2012 e 2016 e cinque BAFTA nel 1970, 1985, 1987, 1989 e 2000. Considerando i tanti anni di attività, sorge spontanea una domanda: quali sono i migliori film con Maggie Smith? Di seguito, la classifica in ordine crescente.

5) Harry Potter e la Pietra Filosofale – Chris Columbus (2001)

In rappresentanza dell’intera saga, Harry Potter non poteva non essere presente all’interno di questa classifica e La Pietra Filosofale, in quanto primo capitolo, è la scelta migliore possibile, soprattutto se si considera che poi, degli 8 titoli realizzati – 11 se si contano i dimenticabili Animali Fantastici – questo è uno dei migliori in assoluto. Minerva McGranitt è uno dei personaggi più iconici ed amati del brand ed ha reso Maggie Smith – che lo ha interpretato con grazia, disinvoltura e consapevolezza dei propri mezzi – immortale, dunque valeva la pena inserirlo in classifica.

4) Camera con Vista – James Ivory (1985)

Nonostante esista un nutrito gruppo di detrattori della pellicola, Camera con Vista è un titolo che da questa classifica non poteva mancare. Il film di James Ivory ottenne 8 candidature ai 59esimi Academy Awards e si aggiudicò 3 premi Oscar tra cui quello alla miglior scenografica, tra i quali autori risultano gli italiani Gianni Quaranta ed Elio Altamura. Maggie Smith fu candidata come miglior attrice non protagonista ma venne sconfitta da Dianne West per Hannah e le sue Sorelle. Poco male, perché l’attrice britannica, grazie a questa sua interpretazione, pochi mesi prima aveva trionfato ai Golden Globes sconfiggendo la stessa West, a riprova della grande qualità della sua interpretazione.

3) Invito a Cena con Delitto – Robert Moore (1976)

Presentato in anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1976, Invito a Cena con Delitto è un film ormai piuttosto dimenticato di Robert Moore – regista ben poco prolifico ed attivo solamente nella seconda metà degli anni ’70 – ed una parodia del genere giallo che vede, all’interno del suo cast stellare, la partecipazione straordinaria di Truman Capote, qui nell’unico ruolo della carriera che gli valse, in ogni caso, una nomination ai Golden Globes miglior attore debuttante. Ispiratosi al romanzo Dieci Piccoli Indiani di Agatha Christie, l’opera vede Maggie Smith – qui nel pieno della sua carriera – al fianco di giganti come Alec Guinness, Peter Falk, Peter Sellers e David Niven, cui tiene testa dimostrando il suo enorme talento. Sarà proprio sul finire del decennio che il suo nome diverrà noto a tutto e questo titolo ha indubbiamente contribuito all’ascesa della sua stella.

2) California Suite – Herbert Ross (1978)

A proposito di registi dimenticati, Herbert Ross è uno di quelli che meriterebbe di essere riscoperto. A differenza del precedentemente citato Robert Moore, Ross è stato un autore attivo per decenni ed ha firmato opere del calibro di Provaci ancora, Sam e Footloose. California Suite è un titolo poco ricordato che merita però l’attenzione collettiva e che è valso a Maggie Smith un premio Oscar come miglior attrice non protagonista ai 51esimi Academy Awards. A trainare il lungometraggio, inutile dirlo, è la chimica stratosferica creatasi tra l’attrice britannica e Michael Caine, capace di ammaliare lo spettatore ed accompagnarlo per tutti i 103 minuti di durata della pellicola.

1) La Strana Voglia di Jean – Ronald Neame (1969)

Quello ottenuto nel 1979 non è però il primo premio Oscar nella carriera dell’attrice nata a Ilford. Maggie Smith infatti era riuscita, quasi un decennio prima, ad aggiudicarsi l’ambita statuetta – come miglior attrice protagonista – grazie al suo ruolo in La Strana Voglia di Jean di Ronald Neame, altro regista ad oggi totalmente dimenticato che non ha di certo segnato la storia della settima arte ma ingiustamente cancellato.

Questa pellicola – come accade spesso con quelle candidate agli Academy Awards – funziona perfettamente e trova nella sua protagonista il motore e cuore dell’opera, che la trascina grazie al suo fascino ed all’indiscusso talento. Maggie Smith diventa così, agli inizi degli anni ’70, un nome sulla bocca di tutti per quello che sarà, senza troppi dubbi, il decennio migliore della sua intera carriera. Non solo per qualità dunque, ma anche per importanza storica, è La Strana Voglia di Jean ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica dei migliori film con Maggie Smith.