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Il Buco 2: come finisce? La spiegazione del finale del film Netflix

Si tratta di uno dei film Netflix più attesi dell’anno ed ha lasciato storditi molti spettatori. Ma come finisce Il Buco 2? La spiegazione del finale del nuovo lungometraggio di Galder Gaztelu-Urrutia?
La spiegazione del finale del nuovo film di Galder Gaztelu-Urrutia, Il Buco 2

Dopo il grande successo di Il Buco del 2019, il regista spagnolo Galder Gaztelu-Urrutia torna alla regia con un sequel, firmato sempre in collaborazione con Netflix. Il Buco 2 – di cui vi abbiamo parlato qui – è infatti disponibile sulla piattaforma streaming dal 4 ottobre 2024 ed ha lasciato a bocca aperta molti spettatori che, a fine visione, si sono interrogati su ciò che avevano appena visto. Ma per quale motivo? A seguire, trama, come finisce e la spiegazione del finale di Il Buco 2, diretto da Galder Gaztelu-Urrutia per Netflix.

Come finisce Il Buco 2? La trama completa del film di Galder Gaztelu-Urrutia

Prima di passare alla spiegazione del finale, è fondamentale capire di che tipo di opera si parla e dare un po’ di contesto riportandone la sinossi ufficiale:

“Mentre un misterioso leader impone il proprio dominio nel Buco, un nuovo inquilino viene coinvolto nella lotta contro questo controverso metodo per combattere il brutale sistema di alimentazione. Ma quando mangiare dal piatto sbagliato diventa una condanna a morte, fino a che punto saresti disposto a spingerti per salvarti la vita?”.

Prima di sottolineare quale sia la spiegazione del finale di Il Buco 2, però, opporre considerare innanzitutto come finisce il film in questione: come viene spiegato all’interno del film, la protagonista del film Perempuam ha l’opportunità di salvarsi dal gas che viene diffuso – nella piattaforma – alla fine di ogni mese; questo porta tutti coloro che si trovano nella piattaforma ad addormentarsi, in modo che l’intera struttura venga ripulita e che tutti i cadaveri vengano smaltiti prima di un nuovo mese e di una nuova riassegnazione. Ciò che è importante è che c’è un modo, suggerito esplicitamente durante il film, per salvarsi: ingoiare il pezzo di un quadro, per cui va alla ricerca la protagonista all’interno di tutto il lungometraggio, in modo da soffocare e riuscire a salvarsi dall’azione del gas. In questo modo, Perempuam riuscirebbe a salvarsi ma, quando fingendo di essere morta giunge al livello 333, scopre che c’è bambino che potrebbe essere condannato alla sua stessa sorte e, per questo motivo, decide di salvalo.

La spiegazione del finale di Il Buco 2

Una volta aver compreso meglio le tematiche presenti al suo interno, si può procedere con la spiegazione del finale di Il Buco 2. Una spiegazione complicata da fare in primis perché, come nel caso del primo titolo, esso lascia tutto aperto a futuri capitoli, senza avere dunque una conclusione canonica e senza dare neanche delle vere e proprie risposte a quesiti presenti non solo in questo lungometraggio, ma anche in quello del 2019.

Il concetto centrale e scheletro della pellicola resta quello del primo capitolo, ma con un approccio leggermente diverso. A differenza di Il Buco, dove i tempi sono più compassati e si approfondiscono maggiormente i rapporti tra personaggi ed il funzionamento di livelli e piattaforma, nel nuovo lungometraggio di Galder Gaztelu-Urrutia buona parte della pellicola ha un ritmo molto più frenetico, ricco di combattimenti, armi e morti. Durante questo primo atto, ci rendiamo conto di trovarci a tutti gli effetti un sequel del film del 2019, perché si parla più volte di un Messia, una figura quasi divina che ha segnato la strada a tutti i futuri “inquilini” di questa struttura, andando a stabilire quelle che potremmo definire essere a tutti gli effetti delle leggi, come anche la creazione di fazioni, alcune delle quali hanno l’obiettivo di far arrivare il cibo più in profondità possibile, per far sì che tutti mangino e ne escano vivi, altre invece mosse da egoismo e spirito di sopravvivenza che vivono nel caos.

A differenza del primo film in cui si entra in una fase onirica soprattutto nei suoi ultimi minuti, in Il Buco 2 si spinge molto di più su questo aspetto fantastico e surreale: ci si rende conto che sul fondo, superati tutti i livelli, vivono molte persone, oltre al fatto che ci viene svelato come funziona il cambio di livelli per tutte le persone lì presenti e come ci sia effettivamente un qualcuno di superiore che muove i fili del tutto. Ciò entra in chiaro contrasto con le dichiarazioni che il regista Galder Gaztelu-Urrutia fece poco dopo l’uscita della sua opera prima – in risposta ai tanti spettatori che non avevano compreso il finale di Il Buco – ovvero che, dal suo punto di vista, il protagonista era già morto prima di raggiungere quella zona e che quindi tutto ciò che accade lì non è reale e non è altro che un momento onirico. Il Buco 2 sembra invece suggerirci che quella zona esiste eccome e che forse nasconde qualcosa di più grande, che però non viene trattato per lasciare spazio ad un opinabile finale con cliffhanger. In realtà, nell’offrire la spiegazione del finale di Il Buco 2 bisogna ancora una volta considerare la doppia opzione: quel mondo in cui giunge Perempuam, alla fine della piattaforma, è abitato sì da tante altre persone, ma attraverso un altro sguardo potremmo anche pensare – ancora una volta – ad una realtà soltanto metaforica di persone che hanno deciso di redimersi prima della loro morte, di fatto non rimanendo soggiogate al potere della piattaforma; in questo senso, allora, quel momento potrebbe quasi essere un limbo, un purgatorio verso l’effettiva salvezza in cui queste persone restano intrappolate.

Perché nel finale di Il Buco 2 c’è di nuovo Goreng?

Avendo considerato qual è la spiegazione del finale di Il Buco 2, è necessario considerare un altro punto che di seguito viene offerto nel dettaglio. Al netto di quanto detto precedentemente, a sorprendere e spiazzare gli spettatori è l’ultima scena del film, quando la vera protagonista Perempuam – una volta essere presumibilmente sopravvissuta ed aver raggiunto il fondo della struttura – incontra Goreng, protagonista del primissimo titolo del 2019. Ma perché Goreng è nuovamente nella piattaforma e si trova nel secondo film su Netflix? Durante il film si sente Perempuam raccontare, pezzo per pezzo, la sua storia: il figlio del suo fidanzato è morto a causa di una sua installazione artistica, ricca di artigli, che gli ha perforato l’occhio. La simbologia viene ripresa all’interno del film, dal momento che il principale antagonista della donna è proprio un uomo senza occhi; non solo, poiché Perempuam e Goreng si abbracciano alla fine del film: che si tratti proprio di quel fidanzato di cui la donna ha parlato e che, avendo perso suo figlio, decide di abbandonarsi alla legge della piattaforma?

Ciò che importa, al di là della spiegazione del finale di Il Buco 2, è che questa scena permette anche di comprendere un altro aspetto: durante il film si sente spesso parlare di Messia e di Rivoluzione, e si è per questo motivo indotti a credere che gli eventi raccontati siano quelli del primo film. Così non è, però, dal momento che il secondo film costituisce, di fatto, un prequel del primo: in altre parole, Goreng arriva alla fine della piattaforma dopo Perempuam e salva anch’egli una bambina così come ha fatto la donna e tanti altri. Ma chi è il Messia? Per scoprirlo, si immagina che bisognerà attendere i futuri capitoli del film.