Cerca
Close this search box.

Recensione – DanDaDan 1×01: È così che nasce l’amore

Su Netflix ha fatto il suo esordio il nuovo anime DanDaDan che, fin dal primo episodio È così che nasce l’amore, dimostra di avere numerose frecce al suo arco: ma qual è il risultato?
Recensione - DanDaDan 1x01: È così che nasce l'amore

Ha fatto il suo esordio su Netflix e Crunchyroll, a partire da giovedì 3 ottobre 2024, il nuovo anime DanDaDan, che adotta l’omonimo manga di grandissimo successo in tutto il mondo; in virtù della grandissima trasmissione del prodotto, in grado di convincere numerosi lettori (non soltanto nel pubblico degli adolescenti), DanDaDan ha potuto ottenere una cura strutturale di grandissimo valore, in termini di produzione, affidandosi niente meno che al lavoro di animazione di Science SARU, studio di animazione che si trova alle spalle di grandissimi lavori come Inu-Oh e Devilman Crybaby. Ma qual è il risultato dell’anime in questione? Per comprenderlo, è possibile prendere in esame la recensione del primo episodio di DanDaDan 1×01, È così che nasce l’amore.

La trama di DanDaDan 1×01: di che cosa parla È così che nasce l’amore?

Prima di proseguire con la recensione di DanDaDan 1×01, vale la pena sottolineare innanzitutto di che cosa parla la prima puntata dell’anime, che prende il titolo di È così che nasce l’amore? L’anime su Netflix, che adatta il manga omonimo di grandissimo successo, racconta di Momo Ayase e Ken Takakura. La prima è una ragazza che va alla ricerca di un amore perfetto ma che, spesso, vive relazioni tossiche; il secondo è invece costantemente oggetto di bullismo a causa di una strana passione per l’occulto che lo porta ad essere schernito dai suoi compagni di classe: quando i due si incontrano per la prima volta, con lei che difende lui fingendo di appassionarsi a ciò che sta leggendo, tra i due protagonisti dell’anime nasce anche una certa rivalità in merito al tema dell’occulto e dei fantasmi. Momo, infatti, crede nei fantasmi poiché sua nonna è una medium, mentre Ken crede soltanto alle teorie dell’occulto e degli alieni; quando i due, per scommettere su cosa esista davvero, si recano in luoghi sinistri per smentire la teoria dell’altro, si ritroveranno di fronte a realtà paranormali.

La recensione di DanDaDan 1×01: un esordio di grande livello

In soli due giorni dalla pubblicazione del primo numero, DanDaDan è stato letto da più di un milione e mezzo di utenti sulla piattaforma di Shonen Jump+, diventando così uno dei manga con il miglior esordio di sempre in termini di attenzione e di letture; con premesse di questo genere, il risultato non poteva che essere quello che si può adesso osservare sulle piattaforme di Crunchyroll e Netflix, con il colosso dello streaming che ha subito colto la palla al balzo per ottenere i diritti di distribuzione in tutto il mondo dell’anime in questione. Il primo episodio di DanDaDan, È così che nasce l’amore, rappresenta più che un semplice pilot in grado di far immergere immediatamente e perfettamente lo spettatore entro le tipologie di racconto e di comunicazione visiva che sono richieste (e per certi versi imposte) da un prodotto di questo genere: una commistione post-moderna di generi, un’abbondanza di citazioni, psichedelia che si ritrova nell’ambito delle immagini e, soprattutto, una volontà di centrare immediatamente il punto, senza mai indugiare sul trattamento dei personaggi e delle narrazioni.

Non si conosce ancora il numero totale degli episodi della prima stagione di DanDaDan (dovrebbero essere 12, ma si parla di possibili aggiunte data l’alta quantità di materiale disponibile), ma i presupposti sono assolutamente notevoli: l’anime impiega pochissimi minuti per esprimersi al meglio e, dopo una breve quanto caratteristica presentazione dei due personaggi protagonisti – e delle relative, ma abbozzate, storie – si passa subito alla trasformazione del prodotto che diventa meta-cinematografico e quasi videoludico nelle sue fattezze: mostri, alieni e fantasmi dominano il territorio della narrazione che si arricchisce di negativi e colori perfettamente saturati, anche grazie al notevole lavoro dello studio di animazione Science SARU. E non è da meno l’opening di Creepy Nuts, il celebre duo giapponese che qui regala una sigla in grado di diventare istant cult: insomma, considerando anche l’intercedere di Netflix che non è mai banale in fatto di anime – basti considerare il successo di Devilman Crybaby sulla piattaforma, dello stesso studio di DaDanDan – il futuro appare sicuramente roseo per il prodotto in questione.

L’esordio di DaDanDan, nella sua puntata 1×01, insomma, è assolutamente convincente: la scrittura dell’anime sembra avere immediatamente un punto di riferimento preciso e, al netto di qualche esagerazione che si ritrova nel turpiloquio e nelle esagerazioni tipiche della cultura shonen, si percepisce tutta la volontà di generare un prodotto che viva non soltanto del soprannaturale che promette attraverso la sua etichetta, ma anche di corpi e sessualità costantemente evocate lungo tutti i 24 minuti. Non si può che rimanere positivamente sorpresi e in attesa di ciò che il futuro della serie prevede, a partire dal secondo episodio la cui uscita – sempre su Netflix e Crunchyroll – è prevista il 10 ottobre 2024.

0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO