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Il robot selvaggio: come finisce? La spiegazione del finale del film d’animazione

Tra le proposte animate del 2024 cinematografico, è arrivata finalmente anche in Italia quella di Dreamworks Animation: qual è il significato del finale de Il robot selvaggio?
La spiegazione del finale de Il robot selvaggio

Il nuovo progetto della casa di produzione Dreamworks Animation è la trasposizione dell’acclamato omonimo romanzo illustrato di Peter Brown ed in attesa di conoscere il suo destino al box office mondiale ha ottenuto un pressoché unanime consenso da parte della critica, raccogliendo al momento il 98% di recensioni positive sull’aggregatore Rotten Tomatoes. Ma come finisce Il robot selvaggio? Di seguito la spiegazione del finale del film d’animazione diretto da Chris Sanders (Lilo e Stitch), con le voci di: Lupita Nyong’o, Pedro Pascal, Bill Nighy, Catherine O’Hara e Mark Hamill.

Il robot selvaggio, il finale del film di Chris Sanders

ATTENZIONE!!! SPOILER!!!

Dopo che Vontra e la sua schiera di RECO sono stati respinti, la pace sull’isola è stata ristabilita e la casa di legno viene man mano ricostruita durante tutta la bella stagione. Roz però è consapevole di quanto la situazione sia precaria: per evitare il ritorno dei robot della Universal Dynamics riattiva il trasmettitore geo localizzatore e si consegna alla compagnia, tornando così alla fabbrica d’origine. Arrivato l’inverno, Beccolustro migra col suo stormo, entra di nascosto nella serra in cui Roz sta lavorando dopo essere stata riprogrammata; quest’ultima si presenta ad un’assistente donna, che se ne va subito, con suo numero di serie ROZZOM 7134, girandosi poi verso l’ochetta aggiunge: «Ma tu puoi chiamarmi Roz»; i due si lasciano così andare ad un “abbraccio” affettuoso.

Il robot selvaggio, la spiegazione del finale del film

L’evoluzione della protagonista Roz è definitivamente compiuta: il freddo e calcolatore robot ha maturato dei sentimenti, una coscienza e quindi una personalità, scrivendo da sola il suo destino, andando ben oltre la sua prestabilita programmazione. Il traguardo finale di un percorso in cui viene risaltata l’umanità, contro la perfezione tecnologica, efficace ma priva di anima, dimostrando come gli autentici sentimenti siano più forti di qualsiasi algoritmo e rimangono indelebili nella memoria; sono loro infatti ad indicare la strada da seguire cosicché ognuno possa trovare il proprio posto nel mondo, formando la propria famiglia, fiera delle sue diversità e delle sue peculiarità.