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Recensione – Chucky 3×01: Delitto Alla Casa Bianca

La recensione del pilot della terza stagione di Chucky, intitolato Delitto Alla Casa Bianca.
Chucky: la recensione della prima puntata della terza stagione

È ironico che la terza stagione di Chucky venga trasmessa in Italia nello stesso periodo in cui è stata annunciata la cancellazione della quarta, esattamente come quando venne distribuita la prima stagione di Peacemaker pochi giorni dopo l’annuncio del reboot della DC. Nel nostro paese l’icona horror ci ha messo più tempo a tornare poiché in America l’ultima stagione è stata divisa in due parti e trasmesse in periodi diversi a causa dello sciopero degli sceneggiatori ed in seguito a causa di quello degli attori, così la Mediaset ha aspettato di avere direttamente il pacchetto completo. Finalmente il primo episodio, intitolato Delitto Alla Casa Bianca, è stato trasmesso su Italia 1 e reso disponibile sulla piattaforma streaming Mediaset Infinity.

La trama di Chucky 3×01

La serie Chucky funge da sequel di tutti i film cinematografici, essendo ambientata nella stessa continuity e chiudendo il cerchio di diverse storie lasciate in sospeso nei lungometraggi. Dopo il finale della seconda stagione, la prima puntata della terza mostra un’ambientazione completamente inedita per la celebre bambola assassina ed ancora più ambiziosa. L’episodio infatti mostra la seguente trama:

Nove mesi dopo la fine della scorsa stagione, alla Casa Bianca, si verifica un guasto alla corrente e i Servizi Segreti degli Stati Uniti porta il presidente James Collins, la first lady Charlotte e i loro figli Grant e Henry in un bunker sotterraneo per sicurezza. Mentre Melanie, il vicepresidente Spencer Rhodes e il presidente Collins discutono del guasto nello Studio Ovale cercando di capire la causa, quest’ultimo mostra a loro Joseph, il bambolotto Tipo Bello che il figlio Henry ha insistito affinché fosse presente a lavoro. Mentre Chucky si nasconde alla Casa Bianca ingannando il figlio del presidente e programmando di sconvolgere l’America, la signora Rachel Fairchild è diventata la tutrice legale di Jake, Devon e Lexy. Questi ultimi usano i social per diffondere la storia di Charles Lee Ray e per cercare un aiuto per trovare Caroline e distruggere Chucky una volta per tutte.

Recensione - Chucky 3x01 Delitto Alla Casa Bianca

La recensione del primo episodio della terza stagione di Chucky

Spesso, quando un’icona horror sembra andare avanti all’infinito, i produttori ed i creativi tendono ad alzare la posta ad ogni capitolo, arrivando ad esagerare a tal punto che la trama del progetto sembra il titolo di una parodia. L’emblema di questa operazione è ancora l’imbattuto Jason X: Morte Violenta, il decimo capitolo di Venerdì 13 in cui l’assassino Jason Voorhees finisce nello spazio per poi diventare un cyborg potenziato (!). Eppure la penna di Don Mancini, da sempre l’autore che permette alla saga una qualità costante sia sul grande che sul piccolo schermo, si inventa una soluzione che permette di creare un espediente ancora più grande ma senza calare la tensione: cosa succederebbe se Chucky, l’assassino invisibile per eccellenza, avesse libero accesso alla Casa Bianca? Tutto ciò non solo si collega con l’interessante modo in cui Chucky influenza le vite altrui, distruggendole crudelmente (l’omicidio presente nel titolo arriva come un fulmine a ciel sereno nel modo più cattivo), ma aumenta la sensazione di pericolo, dal momento che stavolta le azioni della bambola assumono delle conseguenze che potrebbero ribaltare i media americani e creare scompigli internazionali.

Da qui l’idea che Chucky colpisca la famiglia più popolare dell’America è un modo interessante per fare discorsi sull’essere osservati in ogni singolo momento: il presidente, che ha scelto di promettere ai suoi elettori totale trasparenza, deve stare attento ad ogni singolo post pubblicato dal suo figlio adolescente e non può dire una sola parola fuori posto. Rari diventano i momenti in cui sia lui che sua moglie possono avere un po’ di respiro, mentre i giornalisti cercano qualsiasi scheletro nell’armadio. A questo punto sarà intrigante sapere come Don Mancini si approccerà nei confronti della politica, anche perché l’autore è famoso per non essere particolarmente buono con le figure autoritarie nella saga di Chucky, dal momento che ha sempre attaccato i lati più conservatori dell’America puntando il dito sull’insensibilità della società e sulla ricerca forzata dei consensi. Infatti si nota come altri politici, attorno al presidente, non siano particolarmente propensi alla trasparenza promessa da quest’ultimo, il quale dice più volte che la fiducia è l’unico modo per trasmettere sicurezza alla gente.

Chucky 3: Delitto Alla Casa Bianca

Ritorno alle origini nel pilot della terza stagione di Chucky

Oltre al cambiamento del contesto, ben più temibile delle altre stagioni, Chucky mira nuovamente un bambino, manipolandolo e credendosi un amico. Se tali elementi erano già presenti nella prima stagione ma servivano da scudo al personaggio, in questo pilot si capisce che stavolta avrà un impatto ancora più importante, riportando la cosa ad una centralità esattamente come il primo film in cui il protagonista era il piccolo Andy. L’idea che Chucky faccia finta di sostituirsi, lentamente, al fratello morto di Henry, il quale ha segnato in lui un profondo trauma, è un elemento tanto perverso quanto geniale, senza contare il modo in cui si riflette sulla famiglia, la quale ha sempre paura che l’eccessivo sfogo del piccolo sulla bambola possa avere delle conseguenze gravi a livello psicologico (cosa a cui si aggiungerebbe l’attacco dei media). Nonostante questi nuovi personaggi, lo showrunner Don Mancini non si dimentica del trio di Jake, Devon e Lexy, i quali continuano ad essere determinati anche se la loro vita rischia di essere eccessivamente influenzata da Chucky.

Da lodare la scena in cui Jake e Devon fanno l’amore per la prima volta ed entrambi hanno una grande paura, rimanendo coerente con l’ottima gestione dei personaggi che permettono ai giovani spettatori di emmedesimarsi in loro con totale credibilità e realismo. Inoltre, mentre il presidente degli Stati Uniti e la sua famiglia sentono la pressione di essere osservati da chiunque, è interessante che il trio utilizzi spesso i social e le loro community per trovare informazioni su Chucky e cercare aiuto, un contrasto molto intelligente che mostra le due facce di una stessa medaglia. Il primo episodio della terza stagione di Chucky non solo è un ritorno alle origini, ma è anche un esempio encomiabile su come si può continuare ad avere idee che aumentino le ambizioni senza risultare eccessive e tradire la qualità dell’opera, la quale è accompagnata da un umorismo macabro che sottolinea il concetto di orrore espandendolo.

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