Articolo pubblicato il 9 Ottobre 2024 da Andrea Barone
Joker: Folie À Deux è stato estremamente odiato, ma anche molto amato: il cinecomic di Todd Phillips ha infatti diviso fortemente la critica non solo a causa della sua inaspettata natura da musical, ma anche per il modo in cui ha trasformato il personaggio di Joker, ponendolo come riflesso di un’America che esalta i serial killer e come simbolo di una critica metacinematografica nei confronti dell’industria di Hollywood che si lascia costantemente governare dalle richieste del pubblico senza possibilità di reinterpretazione. Tuttavia, dopo la visione del sequel, si è ancora desiderosi di guardare qualcosa che possa connettersi a quest’ultimo? Allora occorre conoscere 10 film come Joker: Folie À Deux da vedere se è piaciuto.
Un Sogno Lungo Un Giorno (1982) di Francis Ford Coppola
Il primo film che viene in mente è sicuramente il celebre musical di Francis Ford Coppola, il quale è stata la principale ispirazione per le sequenze di canto e di ballo di Joker: Folie À Deux, soprattutto per quanto riguarda il lavoro sulla fotografia. L’opera di Francis Ford Coppola mostra una coppia in crisi che non riesce più a reggere la loro incomunicabilità, così entrambi decidono di passare la notte separati. Durante la loro passeggiata, entrambi incontrano due artisti ambiziosi (una ballerina ed un aspirante pianista) di cui si infatuano, inseguendo la speranza di una vita diversa. Se all’epoca della sua uscita il film fu un disastro al botteghino che quasi uccise la carriera di Coppola, oggi è considerato uno dei più grandi musical di tutti i tempi.

Nightmare: Nuovo Incubo (1994) di Wes Craven
Se è piaciuto l’attacco all’industria di Hollywood in Joker: Folie À Deux, il quale ha giocato sull’idea del personaggio di Joker governato esclusivamente dagli appassionati, allora un altro film da vedere è sicuramente Nightmare: Nuovo Incubo. L’horror mostra infatti gli attori della saga di Nightmare (che intepretano loro stessi) mentre si lasciano investire dall’aurea in cui il personaggio di Freddy Krueger è divenuto ormai un idolo della cultura pop al pari di Babbo Natale e Michael Jackson. Tutto questo finché il reale Krueger non compare improvvisamente, ricordando il vero simbolo del male che è sempre stato e che ormai le persone hanno dimenticato. Per godersi al meglio la visione di questa incredibile satira horror metacinematografica, basta anche solo recuperarsi i primi tre film della saga di Nightmare.

Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo (1975) di Miloš Forman
Nel sequel di Todd Phillips sono presenti numerose scene in cui si vedono le condizioni dei malati di mente all’Arkham Asylum, spesso abbandonati a sé stessi e bullizzati (anche fisicamente) dalle guardie come se fossero pupazzi. Un film come Joker: Folie À Deux che parla della stessa tematica è sicuramente Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo, il quale all’epoca fu una vera rivoluzione per aver mostrato al grande pubblico le reali condizioni dei pazienti all’interno degli istituti psichiatrici. Nel film, con protagonista un indimenticabile Jack Nicholson, c’è una critica spietata nei confronti del sistema americano che trasforma i medici in esseri insensibili mentre l’umanità delle persone, che cercano libertà, viene sempre più dimenticata.

Sweeney Todd: Il Diabolico Barbiere Di Fleet Street (2007) di Tim Burton
Se dopo Joker: Folie À Deux si è alla ricerca di un altro musical dalle tinte dark ed estremamente violento sia sul lato psicologico che su quello fisico, allora è perfetta la visione di Sweeney Todd: Il Diabolico Barbiere Di Fleet Street. Nel capolavoro di Tim Burton, un barbiere innocente di nome Benjamin viene condannato alla prigione per oltre quindici anni: la sua condanna è stata organizzata dal giudice Turpin soltanto per ottenere il piacere carnale della moglie di Benjamin. Quando il barbiere, con il nuovo nome di Sweeney Todd, torna a Londra con il cuore indurito e scopre che sua moglie è morta mentre sua figlia è stata presa in adozione dallo stesso giudice, si lascia governare dalla sua feroce vendetta cominciando ad uccidere anche altre persone appartenenti all’alta borghesia.

Matrix Resurrections (2021) di Lana Wachowski
Un altro film come Joker: Folie À Deux è sicuramente Matrix Resurrections, il quale è un manifesto dell’autrice Lana Wachowski che costruisce, attraverso la destrutturazione dei suoi personaggi, una lettera contro il cinema d’intrattenimento che resuscita i propri cadaveri soltanto per denaro. Nel film infatti, con un Neo stanco e disilluso che non ne può più di continuare a fare le cose contro la propria volontà, ci sono numerosi parallelismi tra l’ossessione delle macchine per la ripetitività esattamente come l’industria cinematografica. Eppure, in questa protesta in cui persino le immagini mostrano anche il dissenso dell’autrice con frecciate presenti all’interno delle inquadrature, i personaggi si evolvono comunque in un bellissimo ritratto sull’individualismo e sulla creatività. Ovviamente da vedere soltanto dopo aver guardato i primi tre film della saga di Matrix.

L’Illusionista (2010) di Sylvain Chomet
Se è piaciuta l’incredibile sequenza d’animazione che funge da inizio di Joker: Folie À Deux, allora bisogna sapere che quella scena è stata diretta dal regista Sylvain Chomet. Per questo, se si vuole ancora guardare qualcosa che vi ricordi quell’inizio, allora va assolutamente guardato L’Illusionista, opera dello stesso regista che mostra un vecchio prestigiatore che ha difficoltà a trovare lavoro mentre stringe un legame con una ragazza che sembra essere l’unica ad essere affascinata dal suo mestiere. Todd Phillips è un grande amante di Sylvain Chomet ed ha usato la poetica del regista come fonte di ispirazione per il suo sequel. Infatti in questo film d’animazione c’è una forte critica nei confronti della società che dimentica la bellezza degli artisti mentre tutti si lasciano fagocitare dal consumismo e dall’indifferenza.

Yentl (1983) di Barbra Streisand
Un’altra importante grande fonte di ispirazione per Joker: Folie À Deux è stato il rivoluzionario musical Yentl. L’opera di Barbra Streisand, a differenza dei film dello stesso genere, presenta delle canzoni che sono tutte nella testa della protagonista, la quale urla i propri sentimenti allo spettatore mentre la realtà attorno a lei si dimostra spietata e respingente. L’opera infatti racconta di una persona che cerca di emergere in un mondo che la discrimina in quanto ebrea ed in quanto donna, creando uno straordinario ritratto di emarginazione estremamente attuale ancora oggi.

Suicide Squad (2016) di David Ayer
Se in Joker: Folie À Deux è piaciuto il rapporto tra Joker e Harley Quinn, allora si sarà sicuramente curiosi di conoscere altri lati della celebre coppia DC. Per questo motivo è da vedere Suicide Squad, il quale mostra le origini della loro relazione attraverso una visione molto più fumettosa. Inoltre, diversamente dall’opera di Todd Phillips e dai fumetti di Paul Dini, la relazione tra Joker e Harley, per quanto perversa perché vede due pazzi criminali scappati dal manicomio, non presenta un dominatore che prevale sull’altro, perché la loro caratterizzazione è maggiormente ispirata a Bonnie e Clyde. Nonostante il film faccia parte del DC Extended Universe, non è necessario vedere altri lungometraggi per comprendere la storia ed i personaggi.

Pig: Il Piano Di Rob (2021) di Michael Sarnoski
Un altro film anticonformista che attacca l’industria di Hollywood è Pig: Il Piano Di Rob, il quale mostra un ex chef che si è ritirato nella sua casa in montagna, in compagnia del suo maiale a caccia di tartufi. Quando però il suo maiale viene rapito, Rob, per ritrovarlo, è costretto a ritornare nella stessa realtà che aveva abbandonato, dove i piatti dei cuochi vengono convertiti in catene di ristoranti cancellando ogni forma di espressione e di reale sentimento. Il film, oltre ad essere una delicata opera anti-action, presenta anche una delle performance più belle che Nicolas Cage abbia mai realizzato.

Chicago (2002) di Rob Marshall
Nei film da vedere se è piaciuto Joker: Folie À Deux non poteva non esserci Chicago. Il musical di Rob Marshall è infatti una rappresentazione spietata del sistema giudiziario degli Stati Uniti d’America. L’opera infatti mostra come l’abile avvocato Billy Flynn utilizzi tragedie umane come materiale da dare in pasto ai media, in modo che l’eccessivo coinvolgimento dei cittadini serva a manipolare la giuria ed il giudice per fare risultare innocenti delle persone anche quando queste ultime sono colpevoli. Emblematico è il personaggio di Roxy Hart, una donna accusata di aver ucciso il marito che diventa quasi una star grazie al potere dei giornalisti. Con le sue splendide canzoni e le straordinarie coereografie, accompagnate da performance strabilianti, l’opera di Marshall è assolutamente da non perdere.
