Buon sangue non mente. Come suo padre Ron Howard – che aprirà il prossimo Torino Film Festival con Eden, dopo anni passati a recitare, Bryce Dallas Howard si appresta a fare il suo debutto da regista. Se non si considerano infatti i primi cortometraggi ed il documentario Dads del 2019, All of Her segnerà il suo debutto dietro la macchina da presa per la regia di un lungometraggio. Il film è stato acquistato da Lionsgate.
Di cosa parla All of Her e le parole Nathan Kahane di Lionsgate
Le notizie trapelate sono ancora poche ma quello che è sicuro è che la figlia d’arte Bryce Dallas Howard debutterà alla regia con All of Her. Il film sarà diretto dall’attrice statunitense e scritto da Sarah Streicher, basandosi su un’idea originale della sceneggiatrice e di Colin Trevorrow, regista di Jurassic World, che produrrà il film insieme a Annys Hamilton con la sua Metronome Film Company. Dallas Howard ha così raggiunto un accordo con Lionsgate e Nathan Kahane – che del Lionsgate Motion Picture Group ne è presidente – si è così espresso riguardo al progetto ed alla regista:
“Questo film ha tutte le carte in regola: un’idea estremamente divertente, una parte incredibile per un’attrice protagonista e un talento straordinario dietro a tutto questo, con Bryce alla regia. Non vediamo l’ora di iniziare a girare”.
La carriera di Bryce Dallas Howard
Nonostante sia una regista ancora in fasce – ha diretto solamente due cortometraggi, Orchids (2006) e Solemates (2015), ed il documentario Dads (2019) – il nome di Bryce Dallas Howard è ben noto all’interno dell’industria cinematografica e tra gli appassionati di tutto il mondo.
Figlia di Ron Howard, Bryce nasce a Los Angeles il 2 marzo 1981 e debutta giovanissima davanti la macchina da presa proprio in un film del padre, Parenti, Amici e tanti Guai (1989). Sarà proprio grazie a lui che, per quanto giovane, inizierà a farsi le ossa in questo mondo, continuando questa collaborazione anche con titoli del calibro di Apollo 13 (1995), Il Grinch (2000) e A Beautiful Mind (2001).
A lanciare la sua carriera sarà però M. Night Shyamalan con The Village (2004) e Lady in the Water (2006), ma riuscirà a siglare altre collaborazioni con grandi autori che meritano di essere citate, come quelle con Lars von Trier in Manderlay (2005), con Sam Raimi in Spider-Man 3 (2007), con Clint Eastwood in Hereafter (2010) e con David Lowery in Il Drago Invisibile (2016). Da menzionare anche alcuni grandi successi e blockbusters cui ha preso parte, come la trilogia di Jurassic World ed Argylle, oltre ad uno dei migliori episodi della terza stagione di Black Mirror, Caduta Libera.