Dopo aver presentato in anteprima Queer nel contesto del Festival di Venezia 2024, Luca Guadagnino non si è fermato e ha quasi completato il suo nuovo lavoro, già annunciato da tempo: trattasi di un documentario su Bernardo Bertolucci che il regista ha quasi finito di montare e che costituirà un progetto sicuramente molto personale. Da sempre, infatti, Guadagnino ha indicato Bertolucci come il suo vero e proprio modello, oltre che come il motivo per il quale lavora nel mondo del cinema.

Le dichiarazioni di Luca Guadagnino sul documentario su Bernardo Bertolucci

Potrebbe intitolarsi “Io e Bertolucci”, in virtù della personalizzazione del contenuto e del modo in cui Luca Guadagnino si rapporta al suo maestro di cinema e di vita, ma difficilmente il regista di Queer accetterà questo titolo. Per questo motivo, con molta probabilità, il documentario in questione prenderà il titolo definitivo di Joie de Vivre. Luca Guadagnino ha parlato dello stato di avanzamento del suo prodotto, spiegando che è quasi terminato e che avrebbe bisogno ancora di qualche conversazione; queste le sue parole:

“Sono impegnato al montaggio ora. Ho ancora un altro paio di conversazioni che vorrei avere. Voglio parlare di lui con Martin Scorsese. Stiamo girando da un po’. Non sono interviste, si tratta di una conversazione ed è un film davvero personale. Sono il protagonista del film. Potrebbe essere intitolato ‘Io e Bertolucci’, ma non lo sarà.”

Di che cosa parlerà il documentario di Luca Guadagnino su Bernardo Bertolucci?

Dal momento che è stato presentato come progetto sicuramente molto personale, è lecito chiedersi di che cosa parlerà il documentario di Luca Guadagnino su Bernardo Bertolucci. Al riparo da interviste nette, ma realizzando conversazioni che permettano di rievocare il Bertolucci uomo e regista, Guadagnino affronterà sicuramente la vita del celebre regista, ma anche le sue controversie personali, come quella di Ultimo tango a Parigi che di recente è stata rievocata attraverso il film Maria presentato al Festival di Cannes 2024. Naturalmente, l’oggetto fondamentale sarà il rapporto tra Guadagnino e Bertolucci:

“Un maestro è tale perché lui, lei, loro, ti fa capire te stesso in un modo che potresti non aver avuto prima, perché ti apre a un’improvvisa visione di te stesso in un modo inaspettato. Quindi si tratta principalmente di toglierti qualcosa piuttosto che aleggiare su di te“.