Recensione – The Penguin 1×07: Cappello a cilindro

La nuova serie TV spin-off di The Batman è in dirittura d’arrivo, con il settimo episodio di The Penguin portato sullo schermo: ma qual è il risultato?
Recensione - The Penguin 1x07: Cappello a cilindro

Articolo pubblicato il 4 Novembre 2024 da Bruno Santini

The Penguin, la nuova serie televisiva HBO che costituisce uno spin-off di The Batman di Matt Reeves e che vede Colin Farrell nei panni del protagonista, si trova in dirittura di arrivo, con la distribuzione settimanale del settimo episodio dal titolo Cappello a cilindro, sulla piattaforma di NOW TV e sui canali di Sky. Dopo aver osservato quanto avviene nel sesto episodio di The Penguin, con l’accordo tra Sofia Falcone e Salvatore Maroni, nella puntata 1×07 si osserva un nuovo capovolgimento di fronte nell’universo di The Penguin: ma qual è il risultato? Di seguito, si indica tutto ciò che c’è da sapere a proposito della recensione del settimo episodio di The Penguin.

La trama di The Penguin 1×07: Cappello a cilindro

Come sempre, prima di procedere con la recensione del settimo episodio di The Penguin, è importante sottolineare innanzitutto quale sia la trama dello stesso, che prende il nome di Cappello a cilindro. All’interno della puntata 1×07 di The Penguin si racconta degli effetti dell’accordo tra Sofia Falcone e Salvatore Maroni: la madre di Oz Cobb, Francis, viene rapita da Sofia Falcone che ferisce Victor Aguilar, pur lasciandolo vivo. Il ragazzo tenterà di portare alla parte di Oz tutti coloro che possono fronteggiare i nemici, a partire da Salvatore Maroni, che intanto irrompe nel covo di Oz portando i suoi uomini a lavorare con lui: nello scontro che segue, Sal muore, mentre Oz tenta di contrattaccare cercando un accordo con Sofia Falcone, basato sullo scambio tra il Bliss e sua madre. Nel corso dell’episodio si osserva il passato del protagonista interpretato da Colin Farrell, soprattutto nel difficile rapporto con i suoi fratelli che ha lasciato a morire nei bassifondi della città, pur di essere più vicino a sua madre: proprio Francis rappresenta il tassello definitivo della nuova mossa di Sofia che, decidendo di non ragionare più come suo padre Carmine, invia un furgone-bomba verso il covo di Oz, portando intanto sua madre nel locale dove i due avevano ballato a seguito della morte dei figli di lei.

La recensione del settimo episodio di The Penguin

Avvicinandosi alla fine della serie, The Penguin continua a mettere insieme i pezzi e a costruire un puzzle globalizzante, generato soprattutto dall’insieme dei rapporti e delle panoramiche storiche e umane dei personaggi. È evidente già da qualche episodio, come si diceva anche per la puntata 1×06, che il punto focale dell’interesse di The Penguin non sia riempire i suoi episodi di trama orizzontale, con la narrazione che avanza di pochi passi alla volta e che, piuttosto, si arricchisce di una componente fortemente dialogica. Nel corso della serie abbiamo osservato il passato di ognuno dei personaggi: con il quarto episodio, che ha permesso di scoprire quello di Sofia Falcone, sono state raggiunte delle vette sicuramente altissime, dunque la formula di riportare sullo schermo la storia di Oz Cobb appare sicuramente riuscita, oltre che consolidata; nel suo essere, allora, così impegnata nel tentare di studiare e ricostruire i rapporti tra i personaggi, la serie creata e sceneggiata da Lauren LeFranc continua a saturare di dettagli l’universo narrativo di ogni protagonista del racconto, non risparmiando alcun elemento e permettendo così un’introspezione completa di ogni figura.

Certo è che ciò non sarebbe possibile senza una messa in scena ideale, che si basa soprattutto sull’interpretazione magistrale degli attori e sulla capacità di ridefinire costantemente i rapporti di potere: com’era semplice immaginare, la globalità dei personaggi e delle diverse ambientazioni si spoglia sempre di più, lasciando al confronto finale tra Oz e Sofia il giusto palcoscenico; il modo in cui si giunge a questo punto della storia, però, è il vero elemento di forza della serie, che non ha mai accelerato di un passo e che non ha mai lasciato per scontato alcun elemento, accettando di rallentare là dove sarebbe stato più semplice esagerare con l’azione. Il settimo episodio portato sullo schermo, in effetti, è un ennesimo ponte verso il tanto atteso finale della serie, ma il punto – lo si ribadisce ancora una volta – non è necessariamente quella richiesta spasmodica di storia e di trama che appiattirebbe il senso della narrazione, quanto più il modo in cui questi elementi vengono messi in scena; ben vengano, allora, puntate come la settima di The Penguin, in cui ancora una volta è la verticalità delle storie a farla da padrona e, soprattutto, il complesso approfondimento della psicologia dei personaggi ad essere reso sullo schermo.

5,0
Rated 5,0 out of 5
5,0 su 5 stelle (basato su 1 recensione)
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