This Is Zodiac Speaking: c’è ancora bisogna di (questi) prodotti sul killer dello Zodiaco?

Sulla piattaforma di streaming di Netflix ha fatto il suo esordio This Is Zodiac Speaking, che racconta la storia del killer dello Zodiaco: ma qual è il suo risultato?
This Is Zodiac Speaking: c'è ancora bisogna di (questi) prodotti sul killer dello Zodiaco?

Articolo pubblicato il 8 Novembre 2024 da Bruno Santini

Distribuita sulla piattaforma di streaming Netflix a partire dal 23 ottobre 2024, in un momento storico sicuramente molto legato al tema del true-crime e delle sue rappresentazioni, This Is Zodiac Speaking è una docu-serie in tre puntate che racconta la complessa ed enigmatica figura del killer dello Zodiaco, attraverso diverse testimonianze che permettono di parlare – con uno sguardo più ravvicinato – di Arthur Leigh Allen. Il tutto, ovviamente, con diversi riferimento al celebre Zodiac di David Fincher: ma qual è il risultato di questo prodotto?

La trama di This Is Zodiac Speaking: di che cosa parla la docu-serie Netflix?

Prima di procedere con la recensione della docu-serie This Is Zodiac Speaking, si vuole innanzitutto sottolineare quale sia la trama di quest’ultima, presente sul servizio di streaming Netflix. La sinossi recita quanto segue:

Nel corso dei decenni di indagini che sono stati dedicati all’ineffabile Killer dello Zodiaco, le forze dell’ordine statunitensi hanno dichiarato pubblicamente l’identità di un unico sospettato, Arthur Leigh Allen, senza mai riuscire tuttavia a produrre le prove sufficienti per poterlo accusare, men che meno per incriminarlo. Una nuova indagine, però, rivolta ancora una volta il caso come un calzino, a partire dall’intervista che il reporter di una tv locale è riuscito a fare ad Allen nei primi anni 90, poco prima che morisse.

La recensione di This Is Zodiac Speaking: la solita minestra riscaldata

David Fincher è diventato una delle figure di punta della nuova direzione di Netflix, che ha puntato forte sul regista il quale – dopo aver siglato un accordo con la piattaforma per la distribuzione del suo Mank – si è lanciato in una serie di prodotti in collaborazione con il servizio di streaming, tra cui il suo ultimo The Killer e il tanto atteso nuovo progetto western. In mezzo a questi elementi, anche diversi contributi creativi per prodotti di vario genere: paradossalmente, non c’è David Fincher al centro della nuova docu-serie This Is Zodiac Speaking, che guarda da vicino alla figura di Arthur Leigh Allen e che tenta di ricostruire (pur non allontanandosi mai dall’oggetto della narrazione che era stato già tracciato perfettamente da Fincher) una delle storie sicuramente più affascinanti nell’ambito del true crime.

Pur partendo da una visione non nettamente schierata nel definire Allen il vero colpevole, la serie fa esattamente ciò che ci si aspetta da un approccio documentaristico: rimette insieme le prove, fornisce quegli elementi che erano già ampiamente conosciuti – scrittura, grafia, ricostruzione degli avvenimenti e collaborazione nell’ambito del processo – concedendosi anche una porzione piuttosto netta di interviste a Robert Graysmith, che nel film Zodiac viene interpretato da Jake Gyllenhaal. Proprio i riferimenti al film, numerosi nel tentare di avvicinare la materia allo spettatore, appaiono riusciti nella loro cornice crossmediale, riuscendo anche a semplificare parte del dialogo soprattutto nella sua funzione estetica e nella sua messa in scena; allo stesso tempo, è interessantissimo sentir parlare Robert Graysmith di quel suo lavoro che si trasforma – ben presto – in ossessione, con un modo di fare e di cadenzare la rappresentazione della sua storia che sembra ancora cedere al desiderio di conoscere, a tutti i costi, la verità.

Per il resto, però, This Is Zodiac Speaking non sembra aver proprio nulla da offrire: sarebbe sbagliato aspettarsi da Netflix, che del resto ha semplicemente bisogno di capitalizzare, un contributo risolutivo a proposito delle vicende, ma è evidente che questi prodotti vengano venduti con la falsa promessa di tanti elementi aggiuntivi che, nella maggior parte dei casi, si rivelano essere poca poca. In questo caso, le interviste a tutti coloro che erano vicini ad Allen possono essere sì interessanti, nell’offrire qualche dettaglio in più a proposito della personalità di un uomo che si sapeva già essere metodico ed eccentrico, ma allo stesso modo non spostano alquanto gli equilibri della narrazione. Il risultato, un nulla di fatto piuttosto acerbo nella sua messa in scena tanto quanto nella sua cornice, fa porre a chi scrive un interrogativo: c’è davvero bisogno di prodotti simili sul killer dello Zodiaco? Se sulla narrazione in sé del serial killer si potrebbe anche glissare, di fatto considerando già saturo un argomento che appartiene ad ogni medium, è proprio nella pochezza di una docu-serie di questo genere che si ritrova un atteggiamento stanco e facilone del servizio di streaming. Gli ultimi anni hanno dimostrato che il true crime funziona, di certo, ma la formula non è sempre infallibile e, a giudicare dai dati, il risultato ottenuto non sembra essere così tanto notevole.

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This Is Zodiac Speaking
This Is Zodiac Speaking

Il caso Zodiac, conosciuto principalmente per il celebre film di David Fincher del 2007, viene rianalizzato in questa docu-serie che presenta più da vicino un approfondimento della figura di Arthur Leigh Allen

Voto del redattore:

5.5 / 10

Data di rilascio:

23/10/2024

Regia:

Phil Lott, Ari Mark

Cast:

Arthur Leigh Allen (repertorio), Robert Graysmith, Rita Williams

Genere:

True crime

PRO

La presenza nel cast di Robert Graysmith
I riferimenti a Zodiac di David Fincher
L’intera impostazione del prodotto mai troppo approfondita