Hot Frosty: Una magia di Natale, anche fare film natalizi dev’essere un lavoro

Sulla piattaforma di streaming Netflix è giunto un nuovo film di Natale, dal titolo Hot Frosty: Una magia di Natale. Ma qual è il risultato sul lungometraggio?
Hot Frosty: Una magia di Natale, anche fare film natalizi dev'essere un lavoro

Articolo pubblicato il 24 Dicembre 2024 da Christian D’Avanzo

Inaugurato dal film Appuntamento a Natale, Netflix prosegue con il suo periodo natalizio attraverso Hot Frosty: Una magia di Natale, dalla durata di 92 minuti totali e pregno di quelle che sono tutte le – ormai ben note – caratteristiche dei film dedicati alla festività più amata dell’anno. La magia, in questo caso finalizzata a dare vita ad un pupazzo di vita, prende forma attraverso Hot Frosty: Una magia di Natale, con la regia di Jerry Ciccoritti e con la sceneggiatura di Russell Hainline. Ma qual è il risultato che si può osservare sul piccolo schermo? Di seguito, se ne può avere maggiore comprensione attraverso la recensione del film su Netflix.

La trama di Hot Frosty: Una magia di Natale, di che cosa parla il nuovo film di Netflix?

Nel procedere con la recensione di Hot Frosty: Una magia di Natale, è importante indicare innanzitutto la trama del lungometraggio in questione. Trattasi della seguente:

Hot Frosty – Una magia di Natale, il film diretto da Jerry Ciccoritti, racconta la storia di Kathy (Lacey Chabert), una giovane vedova che, a due anni dalla perdita del marito, fatica ancora a superare il dolore e il senso di solitudine, soprattutto adesso che si avvicina il periodo natalizio. Nonostante cerchi di tenersi occupata gestendo la sua tavola calda, le ferite della perdita sono ancora profonde. Un giorno, però, un evento straordinario cambia la sua vita. Mentre cammina per le strade innevate della città, nota un pupazzo di neve dall’aspetto decisamente insolito, con un fisico scolpito che ricorda una statua greca. Colpita da un impulso di gentilezza, Cathy decide di avvolgergli attorno alle spalle una sciarpa di lana rossa che le è stata appena regalata, quasi a volerlo proteggere dal freddo. Questo gesto semplice, ma pieno di calore umano, innesca una magia che dà vita al pupazzo, trasformandolo in un affascinante giovane (Dustin Milligan).

La recensione di Hot Frosty: Una magia di Natale

Portando all’estremo un discorso di ripetitività e di ridondanza tipica dei film natalizi, tra gli ultimi grandi romantici nel difendere l’amore a tutti i costi e la magia che vince su tutto e sulle situazioni più disperate, verrebbe da chiedersi: perché continuare allora a farli? Del resto, la neve è neve (e dai tempi di Frank Capra con La vita è meravigliosa si è smesso di servirsi dei fiocchi d’avena per portarla sul set), così come gli amori che possono essere tali al termine di una serie di problemi, che siano essi più o meno gravi. Ecco, al di là della grande macchina di lavoro che un film di Natale può generare, essendo potenzialmente molto semplice e veloce da realizzare, tanto quanto da replicare in termini di formula, un lungometraggio come Hot Frosty: Una magia di Natale è parzialmente la risposta a quell’interrogativo. Per quanto il risultato non possa dirsi sicuramente riuscito, con numerosi elementi grossolani fin dai primi istanti del lungometraggio, Hot Frosty porta con sé un ragionamento che potrebbe essere in grado – anche se soltanto in termini ideologici, poiché la resa è certamente risibile – di offrire una valutazione alternativa, a proposito del tema dei film natalizi, spesso preda di quei confini troppo stringenti della rom-com che impone ritmi dilatati, finali felici e amori ad ogni costo.

L’ironia, in queste rappresentazioni, è spesso relegata a fattore di sfondo, collante per i vari momenti della trama, spesso sovrapposta a situazioni drammatiche o troppo esacerbata per essere vera, diventando dunque caricaturale: con Host Frosty c’è invece un ragionamento differente, realizzato soprattutto nel tentare di mettere – uno contro l’altro – due aspetti di una stessa comunità che, per certi versi, tende a prendersi troppo sul serio. Il miglior ruolo del film è allora quello di Craig Robinson, che interpreta lo sceriffo Nate Hunter accompagnato dallo Schatz di Joe Lo Truglio, che i più appassionati ricorderanno essere uno dei poliziotti di Brooklyn Nine Nine; è una chiave di lettura sicuramente molto interessante che, proprio grazie alla comunicazione tra mondi così distanti, genera l’ironia in quello sceriffo costantemente esagerato e ossessionato dal crimine, che si vanta per l’assenza di omicidi in una città dove gli omicidi non ci sono mai stati, che ripete una battuta fino a ottenere la frase a effetto e che, infine, si lascia andare ad un brano suonato al pianoforte, mentre dietro di lui ci sono degli sparaneve che lo accompagnano. Un senso dell’umorismo così netto, per quanto si parli comunque di una volontà di far ridere spiattellata sullo schermo e non ottenuta per mezzo di un ragionamento più preciso, può dirsi comunque positivo: in genere, Natale non è soltanto il modo per innamorarsi e superare le avversità, ma è anche il momento della gioia, della risata e della condivisione, almeno stando a ciò che la tradizione di questa festività porta con sé, dunque i film natalizi possono dire assolutamente altro.

Certo è che qualsiasi altro elemento di Hot Frosty cede all’imbarazzo: l’ambiguità tra il calore che scioglie un pupazzo di neve e quello dei pettorali che riscalda gli spiriti di donne di mezza età sembra appartenere ad un’epoca differente, forse addirittura – e giustamente – superata in termini di concetto; per non parlare di quanto scialba sia la storia d’amore tra i due protagonisti, con un passato appena accennato (ce n’era davvero bisogno? L’ossessione di dare profondità ai personaggi talvolta genera degli scempi), una serie di interrelazioni semplicistiche e interpretazioni su cui è giusto tralasciare. Nel leggere queste righe, allora, sembrerebbe quasi un controsenso bocciare un film come Hot Frosty: Una magia di Natale; e in effetti, ragionando in termini quasi scolastici, si tratta di un incoraggiamento necessario da parte di chi scrive: l’idea alla base di coniugare ironia e caratteristiche melense e pure della rom-com natalizia funziona, per quanto tutto il resto sia assolutamente da dimenticare e neanche troppo meritevole di analisi. Ma c’è ancora tempo, e Natale è piuttosto lontano, per osservare addirittura di meglio: del resto, anche fare film natalizi è un lavoro, che si può svolgere con meno sciatteria.

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Hot Frosty: Una magia di Natale
Hot Frosty: Una magia di Natale

Ennesimo film natalizio che arriva nel periodo più atteso dell'anno, Hot Frosty: Una magia di Natale è un lungometraggio che arriva direttamente sulla piattaforma di streaming Netflix.

Voto del redattore:

4 / 10

Data di rilascio:

13/11/2024

Regia:

Jerry Ciccoritti

Cast:

Lacey Chabert, Dustin Milligan, Craig Robinson, Joe Lo Truglio, Katy Mixon

Genere:

Romantico, commedia

PRO

L’ironia del personaggio di Craig Robinson
Le interpretazioni tra i protagonisti
La sciatteria della messa in scena
La classica ripetitività della storia