Articolo pubblicato il 24 Dicembre 2024 da Christian D’Avanzo
That Christmas è un film d’animazione disponibile sul catalogo di Netflix a partire da mercoledì 4 dicembre 2024, tratto dalla trilogia di libri (La calza vuota, Il giorno della neve e Quel Natale) per bambini scritti da Richard Curtis, regista e sceneggiatore vincitore del premio BAFTA, conosciuto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti per aver lavorato a film di culto come Notting Hill (1999) e Love Actually – L’amore davvero (2003). Questo lungometraggio d’animazione dalla durata di 90 minuti circa, è sceneggiato proprio da Curtis (nominato anche agli Oscar) e diretto da Simon Otto, qui all’esordio alla regia di un film dopo aver fatto esperienza con l’episodio L’erba alta della serie tv animata Love, Death & Robots; Otto è anche l’animatore di film come la trilogia di Dragon Trainer, Il principe d’Egitto (1998), La strada per El Dorado (2000) e Shark Tale (2004). Inoltre, la colonna sonora è stata composta dallo stesso autore della trilogia di Dragon Trainer e di Shrek, ovvero John Powell. Com’è That Christmas e di cosa parla? Di seguito la trama e la recensione del nuovo film d’animazione presente su Netflix.
That Christmas: la trama del film d’animazione Netflix
That Christmas segna il debutto nel campo dell’animazione dello stimato regista e sceneggiatore Richard Curtis, nonché l’esordio dietro la macchina da presa di Simon Otto. Il nuovo film animato targato Locksmith Animation e distribuito su Netflix, mette insieme diverse storie tra loro intrecciate per narrare di temi universali come la famiglia, l’amicizia, l’amore e persino la solitudine. Si tratta di una commedia alquanto commovente la cui trama parte dalle difficoltà meteorologiche che causano il grave errore di Babbo Natale, motore d’azione dei vari racconti di That Christmas.
La recensione di That Christmas: un film d’animazione dai buoni sentimenti, ma da cui ci si aspettava di più
Simon Otto ha dimostrato di essere un grande animatore, nonché un regista interessante data la qualità dell’episodio da lui diretto nella serie tv animata Love, Death & Robots, mentre Richard Curtis è da apprezzare per la genuinità dei sentimenti che hanno contraddistinto film di culto come quelli sopracitati. Il Natale è un tema nelle corde sia dell’uno che nell’altro professionista, per potenzialità legate alle animazioni e al character design, così come per l’elaborazione di una storia emotivamente d’impatto. Non ci si attendeva di certo una qualità visiva e narrativa al pari di Klaus – I segreti del Natale (2019), sempre restando nell’ambito Netflix, eppure, date le premesse, era lecito attendersi comunque un film sopra la media.
Da questo punto di vista, That Christmas delude sul fronte animazione e sul piano dell’elaborazione del racconto, ma resta pur sempre un buon prodotto per tutta la famiglia. Infatti, il buon incipit del film introduce gli spettatori all’interno della cittadina di Wellington-on-Sea, la quale presenta un design dettagliato e immersivo, in grado quindi di generare un’atmosfera accogliente e alquanto autentica. In aggiunta, la miglior intuizione comica e registica è rappresentata dalle poche scene con protagonisti Babbo Natale e la sua renna, specie quando si ritrovano per caso faccia a faccia in aria. Le relazioni tra i personaggi costituiscono un altro punto a favore poiché, in qualunque situazione presentata, il contenuto arriva forte e chiaro a chi osserva, e con una rassicurante semplicità.
Tenero, ad esempio, il rapporto che evolve tra Danny e la temibile insegnante, così come il ritratto familiare di entrambi questi personaggi risulta commovente. Funzionale a riguardo la canzone Under the Tree di Ed Sheeran, ma più per il testo che per la melodia, ragion per la quale non è così memorabile come invece ci si sarebbe aspettati dalla pop star britannica, che invece delude proprio per la forma. Ben più scanzonate le storie relative alla coppia di sorelle gemelle, “buona” e “cattiva” che trovano un interessante seppur scontato punto d’incontro, e dei genitori, che per un mix tra ingenuità e tormenta di neve si ritrovano costretti a stare lontani dai figli durante la notte di Natale. A tal proposito, Bernadette incarna un punto chiave del film perché rivitalizza le tradizioni delle feste con grande ingegno.
Tuttavia, è proprio la creatività la grande assente nella sceneggiatura di That Christmas, e lo stesso discorso in realtà varrebbe per le animazioni: pur figurando molteplici contesti nei quali i personaggi potrebbero agire sfruttando appieno gli elementi circostanti, gli ambienti restano abbastanza limitati nel trasmettere l’energia natalizia auspicata. Ciò scaturisce una staticità quasi letale, dato che, in combinazione con la mancanza di esplorazione delle tematiche presentate, il film di Simon Otto non alza l’asticella e decide di conseguenza di rivolgersi ad un target perlopiù infantile. That Christmas non va oltre l’essere un buon prodotto natalizio da guardare con tutta la famiglia sul divano; sfortunatamente ce lo si dimentica davvero in fretta a causa del ritmo non proprio incalzante e per un impianto visivo abbastanza piatto. Ci si sarebbe potuti sia emozionare che divertire di più, ma il duo Otto-Curtis non scopre qui le sue carte.