Anora: come finisce? La spiegazione del finale del film Palma d’Oro a Cannes77

La spiegazione del finale del film Anora del 2024, scritto e diretto da Sean Baker, Vincitore della Palma d’Oro a Cannes77 con protagonista Mikey Madison: qual è il suo finale e qual è la sua interpretazione?
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Articolo pubblicato il 31 Dicembre 2024 da Arianna Casaburi

Tra i titoli più discussi, fin dalla sua vittoria della Palma d’Oro come Miglior Film alla 77esima edizione del Festival di Cannes, Anora è un film scritto e diretto da Sean Baker del 2024 che continua a far parlare di sé. Di fatti, Anora sembra aver messo d’accordo quasi la totalità dei suoi spettatori, non tanto per la sua struttura narrativa peculiare che alterna il genere commedia, romantico e si conclude nel drammatico ma piuttosto per una capacità di trasmettere una genuina naturalezza dei sentimenti e delle emozioni. In particolare, il finale di Anora racchiude la vera essenza di questo concetto espresso dal film. Seguono come finisce Anora e la spiegazione del finale del film di Sean Baker del 2024, vincitore della Palma d’Oro a Cannes77.

Come finisce Anora? Il finale del film Palma d’Oro a Cannes77

Prima di passare alla sua spiegazione, occorre riportare come finisce Anora, il finale del film di Sean Baker. Come dichiarato ufficialmente dal regista, tra le curiosità del film Anora, vi è quella del finale che prende ispirazione da quello di Le notti di Cabiria (1957) di Federico Fellini, in cui la camera inquadra il volto dell’attrice Giulietta Masina, che interpreta una prostituta, e una lacrima scende rigata di mascara. Nel finale Anora si trova in macchina con Igor, il tirapiedi del prete e tutore del suo neo marito mandato appositamente dai genitori del ragazzo per annullare il matrimonio, presso Brighton Beach appena tornati da Les Vegas mentre fuori la neve scende forte. Anora vorrebbe restituire sessualmente il favore della gentilezza di Igor, ma dopo un po’ lui cerca di baciarla, lei si scansa e scoppia a piangere. Nella scena finale, con in sottofondo il rumore dei tergicristalli che tolgono la neve dal parabrezza, vediamo Anora cadere tra le braccia di Igor piangendo.

Anora: la spiegazione del finale del film di Sean Baker

Dopo aver riportato come finisce il film e dunque il suo finale, passiamo alla spiegazione del finale di Anora. La scena ambientata nel microluogo dell’auto è la rappresentazione perfetta di quello che dovrebbe essere un luogo sicuro per Anora, “una caverna di neve” come l’ha definita Sean Baker stesso, dopo tutto quello che la ragazza si è ritrovata a dover subire sulla sua pelle. Nel suo spontaneo e senza alcuna malizia gesto di voler contraccambiare il favore a Igor per la sua estrema gentilezza nei suoi confronti con una prestazione sessuale, Anora palesa quali sono i suoi modi per dimostrare affetto, amore e riconoscenza nei confronti degli altri e fingere di avere potere di controllo su cosa le sta accadendo. Si tratta di un sentimento incondizionato, che ha sempre dovuto mettere in atto sul suo posto di lavoro come sex worker ma a cui non si può chiedere più di quello. Per accadere ciò, c’è bisogno che Anora riesca a creare un legame di fiducia, come successo con Ivan, che poi è stata frantumata in mille pezzi come il suo cuore.

Ecco perché nel finale Anora rifiuta il bacio di Igor, si blocca, crolla tra le sue braccia e scoppia a piangere. Anora si trova in uno stato in cui in poco tempo le è stato sottratto il mondo, l’amore, la felicità e per la prima volta nel film riprende contatto con questa realtà, con la verità davanti ai suoi occhi, fino a quel momento negata nella sua testa e che non voleva vedere. Quello che le è successo è per Anora un evento traumatico a tutti gli effetti, che l’ha portata inevitabilmente a compiere il gesto nella macchina senza accorgersene, in uno stato di trance, come segnalato anche dal rumore dei tergicristalli sul parabrezza che crea un’atmosfera ipnotica e di perdita di contatto della realtà in Anora. Come in ogni film di Sean Baker, i personaggi sono costantemente schiacciati dalla vita che li relega ai margini della società, peggio ancora che li abbandona da soli con la loro accentuata umanità di fronte all’ineluttabilità degli eventi che accadono. Con il gesto di respingere e di fermarsi Anora è come se prendesse consapevolezza del fatto di avere finalmente il controllo della situazione e di sapere cosa vuole, senza dover accontentare il piacere degli altri, e poter dire che starà bene.