Karla Sofia Gascón squalificata agli Oscar 2025? Che cos’è successo e i suoi tweet incriminati

In vista della cerimonia degli Oscar 2025, la manifestazione cinematografica potrebbe perdere una delle sue protagoniste: sono stati ritrovati diversi tweet razzisti e Islamofobi di Karla Sofia Gascón.
Karla Sofia Gascón squalificata agli Oscar 2025? Che cos'è successo e i suoi tweet incriminati

Articolo pubblicato il 31 Gennaio 2025 da Bruno Santini

Spesso accade, soprattutto in occasione di una nomination agli Oscar o di una manifestazione importante che sta per svolgersi, di ritrovarsi di fronte a possibili controversie che interessino un attore, un regista o altri addetti ai lavori. Questa volta è stato il caso di Karla Sofia Gascón, attrice che ha già avuto modo di trionfare in diversi ambiti in virtù della sua interpretazione da protagonista in Emilia Pérez di Jacques Audiard e che ha ottenuto anche una candidatura come miglior attrice protagonista agli Oscar 2025. Oscar da cui potrebbe essere squalificata, in virtù del contenuto di numerosi tweet che sono stati scritti in passato e in cui l’attrice mostrava elementi di razzismo, Islamofobia e critiche stesse mosse agli Oscar e alla loro tendenza nel premiare determinate tipologie di prodotto: ma che cos’è successo e che cosa ha scritto l’attrice?

Il tweet di Karla Sofia Gascón contro gli Oscar 2021 e la vittoria di Nomadland

Probabilmente Karla Sofia Gascón non poteva immaginare che, a distanza di qualche anno dalle sue parole, sarebbe stata candidata agli Oscar come miglior attrice protagonista, in un film che ha fatto incetta di candidature e che ha conquistato l’Academy. Il web, però, è spesso un luogo in cui il passato viene riesumato per contestualizzare le azioni presenti e i pensieri di alcuni addetti ai lavori: nel caso specifico dell’attrice, è stata la giornalista Sara Hagi a ripescare numerosissimi tweet che sono stati pubblicati tra il 2020 e il 2021, dal contenuto piuttosto discutibile. Tra questi ce n’è uno contro gli Oscar 2021, in cui contestava la vittoria di Nomadland e, in generale, la tendenza a premiare certe tipologie di film:

“Gli Oscar sembrano sempre più una cerimonia per film indipendenti e di protesta, non sapevo se stavo guardando un festival afro-coreano, una manifestazione di Black Lives Matter o l’8M”. “A parte questo, un brutto, brutto gala”.

I tweet Islamofobi e razzisti di Karla Sofia Gascón

Accanto ai tweet in cui Karla Sofia Gascón dimostra insofferenza rispetto alle decisioni prese agli Oscar nel premiare determinate tipologie di film, sono da registrare altri contributi dell’attrice, che spesso si è scagliata contro la cultura dell’Islam soprattutto per quanto riguarda la scelta di utilizzare il velo per le donne e non soltanto. A proposito di Black Lives Matter, precedentemente citato, la donna ha parlato anche di George Floyd e della sua morte con queste parole:

“Penso davvero che a pochissime persone importasse di George Floyd, un truffatore tossicodipendente, ma la sua morte ha dimostrato ancora una volta che ci sono persone che considerano ancora i neri delle scimmie senza diritti e considerano i poliziotti degli assassin. […] Troppe cose su cui riflettere riguardo al comportamento della nostra specie ogni volta che si verifica un evento. Forse non è più una questione di razzismo, ma di classi sociali che si sentono minacciate l’una dall’altra. Forse questa è l’unica vera differenza”.

Quanto all’Islam, l’attrice ha scritto su X (ex Twitter) con post successivamente cancellati a seguito dello scandalo:

“Mi dispiace, è solo una mia impressione o ci sono più musulmani in Spagna? Ogni volta che vado a prendere mia figlia a scuola ci sono più donne con i capelli coperti e le gonne fino ai tacchi. L’anno prossimo invece dell’inglese dovremo insegnare l’arabo”.

In un altro tweet, con allegata foto di una famiglia musulmana in un ristorante in cui si vede una donna con burka, aggiunge:

“L’Islam è meraviglioso, senza alcun machismo. Le donne sono rispettate e quando lo sono vengono lasciate con un piccolo buco quadrato sul viso per far vedere gli occhi e la bocca, ma solo se si comportano bene. Anche se si vestono in questo modo per il loro divertimento. Quanto è PROFONDAMENTE DISGUSTOSO PER L’UMANITÀ”. Altri tweet fanno invece riferimento al suo essere stufa dell’Islam in Spagna, soprattutto perché non rispetta i diritti umani e perché si fa promotore di – citando letteralmente – “tanta merda”.

I tweet di Karla Sofia Gascón sul Coronavirus e contro i vaccini

A margine di tutti gli altri tweet che sono stati osservati in precedenza, c’è da registrare anche un’altra serie di pubblicazioni avvenuta durante il periodo del lockdown per Coronavirus, in cui Karla Sofia Gascón si è scagliata contro la Cina per la pandemia, ironizzando anche a proposito dei vaccini. Queste le sue parole:

“Il vaccino cinese, a parte il chip obbligatorio, include due involtini primavera, un gatto che muove la mano, 2 fiori di plastica, una lanterna pop-up, 3 linee telefoniche e un euro per il tuo primo acquisto controllato. Così tanti scienziati nel mondo che costruiscono bombe, così tanti studiosi che costruiscono oggetti per lo spazio, così tante fabbriche di medicinali e non c’è nessuno che possa mettersi in fila con questa merda cinese. Alla fine, è stato uno spettacolo tremendo per una nuova variante dell’influenza, aviaria o coronavirus”.

Le accuse di Karla Sofia Gascón contro la comunità brasiliana e le scuse

Quella dei tweet che sono stati ritrovati è sicuramente una pagina piuttosto cupa per l’attrice, che aveva messo in moto una serie di polemiche contro la comunità brasiliana, rea a suo dire di aver messo in piedi una serie di contenuti diffamatori per favorire Fernanda Torres, attrice candidata nella categoria di migliore attrice protagonista per il suo ruolo in Io sono ancora qui. La Gascón si è scusata prontamente, a seguito di tutti i tweet osservati in precedenza, ma ormai il suo percorso agli Oscar sembra essere segnato: difficile che l’Academy opti per una squalifica, cosa che in genere si tende ad evitare prima della cerimonia a meno di casi di compromissione dell’andamento della gara, ma è evidente che il suo sogno di conquistare la statuetta – già piuttosto basso in precedenza – sia ora nulla. Da capire, piuttosto, se Emilia Pérez come film risentirà di quanto osservato; intanto, le parole della Gascón sono le seguenti:

“Come persona di una comunità emarginata, conosco questa sofferenza fin troppo bene e sono profondamente dispiaciuta per coloro a cui ho causato dolore. Per tutta la vita ho combattuto per un mondo migliore. Credo che la luce trionferà sempre sull’oscurità”.