Non esiste film o serie tv Marvel Studios senza una o più scene dopo i titoli di coda, capaci di aumentare l’hype degli spettatori per quello che potrebbe succedere in futuro, addirittura spesso sono più attese del film stesso. Sarà anche questo il caso? Di seguito tutte le informazioni necessarie sul contenuto e sulla spiegazione delle sequenze post-credits di Captain America – Brave New World, pellicola diretta da Julius Onah (Luce), prodotta da Kevin Feige e Louis D’Esposito.
Captain America – Brave New World, quante sono e cosa contengono le scene post-credits?
ATTENZIONE!!! SPOILER!!!!!
Di scene post-credits c’è né solo una, alla fine di tutti i titoli di coda verticali: l’ambientazione è la prigione speciale di massima sicurezza del RAFT, Captain America va a trovare “Il Capo”, rinchiuso per essere il colpevole della macchinazione internazionale che ha portato alla crisi tra USA e Giappone, ma soprattutto della trasformazione in Hulk Rosso da parte di Thaddeus Ross. Il personaggio nuovamente interpretato da Tim Blake Nelson espone a Sam uno scenario futuro apocalittico: secondo i suoi super calcoli di probabilità, il “loro” mondo non è l’unico e presto si consumerà uno scontro tra esseri di vari altri mondi; la minaccia del multiverso è in arrivo. Il tutto si conclude con la classica scritta in bianco su sfondo nero che recita: «Captain America tornerà».

Captain America – Brave New World, la spiegazione delle scene post-credits
Già il film in sé non si è dimostrato nulla di particolarmente trascendentale, per di più nemmeno la sempre tanto attesa scena non ha assolutamente contribuito ad alzare molto l’asticella dell’entusiasmo. L’impressione è che sia stata messa lì giusto per non lasciare lo spazio vuoto, ma a conti fatti non aggiunge e non fornisce nulla di significativo rispetto ai progetti cinematografici Marvel futuri. La faccenda del multiverso si conferma confusionaria e priva di una vera costruzione, da molti film a questa parte non trova centralità nella narrazione, relegata appunto esclusivamente alle sequenze finali, dimostrandosi perciò avulsa e non invece protagonista delle vicende degli eroi in questione.
L’informazione fornita risulta inutile, è l’ennesima promessa di qualcosa di grosso che sta per arrivare, di cui si sente sempre meno la portata, proprio perché la sua presenza non è concreta, almeno non più, a differenza di come invece faceva pensare l’inizio della “Fase 4”. A questo punto bisognerà davvero attendere l’arrivo dei Fantastici 4, poiché nemmeno Thunderbolts*, in uscita al cinema dal prossimo 30 aprile, sembra cambiare registro sotto questo aspetto. Infine, si poteva quantomeno aggiungere una scena in merito a dei potenziali candidati per la nuova formazione del Avengers, con lo stesso Sam Wilson in prima fila trovare i nomi giusti, ma evidentemente non esiste ancora un piano preciso a riguardo.