Captain America – Brave New World è la sintesi della confusione del post Endgame

È iniziato ufficialmente il 2025 cinematografico anche per Marvel Studios, con Sam Wilson nei panni del nuovo Captain America: un passaggio di testimone azzeccato?
La recensione di Captain America - Brave New World, con Anthony Mackie ed Harrison Ford

Distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 14 febbraio 2025, mentre in quelle italiane a partire dal 12 febbraio dello stesso anno, grazie al lavoro di Walt Disney Company. Trentacinquesimo tassello del Marvel Cinematic Universe, appartenente alla “Fase 5” della saga del multiverso, in cui Anthony Mackie torna a vestire i panni del personaggio di Sam Wilson, con la regia affidata a Julius Onah (The Cloverfield Paradox). Ma qual è il risultato di Captain America – Brave New World? Di seguito la trama e la recensione del film, con allegato il trailer ufficiale.

La trama di Captain America – Brave New World, il 35esimo film Marvel

A seguito della dipartita di William Hurt, a dare nuovamente volto al personaggio di Thaddeus Ross è stato il candidato all’Oscar Harrison Ford, inoltre, torneranno sia Liv Tyler che Tim Blake Nelson dopo le loro performance ne L’incredibile Hulk (2008), interpretando rispettivamente: Betty Ross e “Il Capo”. Ma di cosa parla quindi Captain America – Brave New World? Di seguito la trama ufficiale del film diretto da Julius Onah:

“Dopo aver incontrato il neoeletto Presidente degli Stati Uniti Thaddeus Ross, Sam si ritrova nel bel mezzo di un incidente internazionale. Deve scoprire le ragioni di un efferato complotto globale prima che il mondo intero sia costretto a vedere rosso.”

La recensione di "Captain America - Brave New World", il 35esimo film del Marvel Cinematic Universe, in uscita al cinema in Italia dal 12 febbraio 2025

La recensione di Captain America – Brave New World, con Harrison Ford

La realizzazione di un film può essere accumunata sotto certi aspetti alla preparazione di un dolce. Il cinema e la pasticceria condividono la necessità di precisione, la necessità di seguire coerentemente la strada indicata, con ordine e idee chiare. Naturalmente imprevisti di vario genere possono accadere in qualsiasi momento, ma i cambiamenti eventuali non devono stravolgere in maniera repentina l’intero progetto, altrimenti si rischia altamente di andare incontro ad un risultato sconclusionato. La storia recente dei blockbuster hollywoodiani ha dimostrato quanto le produzioni travagliate incidano irrimediabilmente nella qualità generale del prodotto audiovisivo, causate principalmente dall’instabilità dirigenziale che spesso colpisce queste giganti case di produzione.

Premessa doverosa per introdurre il principale problema del trentacinquesimo capitolo del Marvel Cinematic Universe, ossia la mancanza di fluidità nello sviluppo delle diverse sottotrame e tematiche presenti, tagliuzzate e sacrificate, frutto di una lavorazione turbolenta, con quelle che dovevano essere delle riprese aggiuntive, di fatto invece, pretesto per rigirare l’intero materiale. Fin dal primo contenuto promozionale si è puntato sull’atmosfera respirata in Captain America – The Winter Soldier (2014) dei fratelli Russo, mettendo in evidenza il contesto geopolitico che strizza l’occhio al dittico di Black Panther, senza reggere purtroppo il confronto con nessuno dei predecessori, nonostante si noti l’impegno nel confezionare una proposta d’intrattenimento all’altezza, dal punto di vista dell’azione e dello spettacolo.

Ci riesce soprattutto nel terzo atto, dove le sequenze mozzafiato regalano i momenti più piacevoli, in particolare lo scontro da Hulk Rosso e Captain America o le scene di volo sull’Isola Celestiale, anche se ancora una volta le difficoltà produttive hanno penalizzato la resa totale; infatti, gli effetti visivi non sono del tutto completi, soprattutto i green screen, incompleti di rifinitura. Nettamente più interessante è la caratterizzazione di Thaddeus Ross, forse addirittura sorprendente visto il tipo di personaggio mostrato in passato e anche per le premesse di questo lungometraggio, da cui potevano scaturire facili parallelismi con la situazione reale americana.

Si sceglie di evitare la rappresentazione trumpiana di turno, soluzione forse più scontata, ma si lascia spazio all’evoluzione di un individuo che nonostante il suo carattere tenta d’intraprendere una strada diversa; quello di Harrison Ford è un Ross pentito, determinato a riabilitare la sua immagine pubblica e la sua reputazione di padre assente, un uomo che sente vicino la morte e quindi incline alla riflessione sulle azioni compiute. Questo influenza anche il rapporto tra lui e Sam stesso, due generazioni di americani diverse (di età e di etnia) che hanno bisogno di dialogare tra loro per costruire una società migliore e per farlo occorre che entrambe le parti mettano da parte le incomprensioni di ieri e credano nel cambiamento in positivo della controparte di oggi.

Funziona anche l’interazione tra i nuovi Cap e Falcon, quest’ultimo ovviamente aggancio per il pubblico più giovane; tra i due regna una genuina alchimia, articolata certo da battute e momenti leggeri, piacevoli perché ben dosati e resi credibili da una convivenza lavorativa presentata in medias res, in cui Sam Wilson impara a vestire il ruolo del leader e della guida, a cui tocca la responsabilità di decidere e di salvaguardare la vita di chi gli sta intorno.

Si è giunti ormai agli sgoccioli di questa “Fase 5”, probabilmente la peggiore dall’inizio dell’intera saga, iniziata nel lontano 2008, ed onestamente si rimane non poco perplessi nel constatare ancora una volta la difficoltà di coesione vera tra un film e l’altro o comunque la mancanza di bastare a sé stessi, di brillare di luce propria. Sicuramente la pellicola diretta da Julius Onah può dirsi un passo avanti rispetto alle spazzature recenti, esclusi Deadpool e i mitici Guardiani, ma non si esce da una dimenticabile mediocrità, figlia di una generale confusione editoriale nell’organizzazione della macro-trama, scaturita da un insieme di fattori, che inevitabilmente azzoppa la riuscita del film singolo.

Trailer ufficiale di Captain America – Brave New World, diretto da Julius Onah
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
La recensione di Captain America - Brave New World, con Anthony Mackie ed Harrison Ford
Captain America - Brave New World
Captain America – Brave New World

"Dopo l'incontro con il neoeletto Presidente degli Stati Uniti, Thaddeus Ross, Sam Wilson, il nuovo Captain America, si ritrova a dover fronteggiare un incidente internazionale."

Voto del redattore:

5.5 / 10

Data di rilascio:

12/02/2025

Regia:

Julius Onah

Cast:

Anthony Mackie, Danny Ramirez, Shira Haas, Xosha Roquemore, Carl Lumbly, Giancarlo Esposito, Liv Tyler, Tim Blake Nelson, Rosa Salazar, Colby Lopez, Takehiro Hira, Phuong Kubacki, Rachael Markarian ed Harrison Ford

Genere:

Fantascienza

PRO

La caratterizzazione di Thaddeus Ross e il suo rapporto con Sam Wilson
L’interazione tra Cap e il nuovo Falcon
Disordine e mancato sviluppo delle sottotrame e delle tematiche del film, palesando le conseguenze dei reshoot
Gli effetti visivi, soprattutto nel terzo atto, sono incompleti e posticci
Dà l’impressione di essere una pallida imitazione di qualcosa di già visto