Follemente è un remake o si ispira a Inside Out? Tutto sull’idea del film di Paolo Genovese

Follemente è il nuovo film di Paolo Genovese che sta facendo tanto parlare di sé: ma si tratta di un remake o si ispira a Inside Out? Proviamo a rispondere a questo dubbio.
Follemente è un remake o si ispira a Inside Out? Tutto sull'idea del film di Paolo Genovese

Articolo pubblicato il 21 Febbraio 2025 da Bruno Santini

Quando pensiamo a Paolo Genovese, probabilmente il primo film che viene in mente è sicuramente Perfetti sconosciuti, un vero e proprio capolavoro mediatico in grado di conquistare un successo incredibile con i suoi innumerevoli remake e con l’attenzione internazionale per un prodotto che ha già fatto la storia del cinema per una serie di motivi. Con il suo Follemente, probabilmente il regista ci riprova con una storia e un impianto che a molti ha ricordato Inside Out, soprattutto per quanto riguarda il dialogo con elementi della propria mente: ma si tratta di un remake o il film si ispira soltanto al celebre prodotto Disney?

L’idea di Follemente e il legame con Inside Out

Fin dal trailer di Follemente, ci si può rendere conto di un elemento assolutamente peculiare per il lavoro del regista italiano, che esordisce al cinema a febbraio 2025 e che è destinato a diventare uno dei prodotti sicuramente più interessanti e seguiti nella stagione cinematografica in questione. Il riferimento a Inside Out è chiaro, e ha portato tanti spettatori a chiedersi addirittura se il film si ispirasse a Inside Out poiché, così come avviene anche nel film d’animazione di cui c’è stato anche un sequel nel 2024 (recentemente scalzato da Ne Zha 2, diventato il film d’animazione con il più alto incasso della storia), anche in Follemente le azioni dei due protagonisti sono dettate da una serie di persone che affollano la mente e che si suddividono in virtù di ruoli differenti, che tentano di suggerire cosa dire o fare in determinati momenti.

Intervistato a tal proposito, Paolo Genovese ha spiegato che l’ispirazione a Inside Out va letta in modo differente: in realtà, l’idea di Follemente è molto più lontana di quanto si possa pensare e ha portato il regista a lavorarci nel corso degli anni, perfezionando molti elementi e curando molto i dialoghi per venire incontro alle sensibilità del momento storico in cui viviamo, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione femminile o del rapporto tra uomo e donna. Insomma, di sicuro Follemente non è un remake (né chiaramente un plagio di Inside Out), ma ne condivide l’impianto di base per quanto guarda il processo delle idee e del caos mentale, rappresentato visivamente con la folla di personaggi che abitano il proprio pensiero.

Il successo di Paolo Genovese con film con un solo setting

Chi pensa a Perfetti Sconosciuti sa che, tra i dettagli che rendono il film celebre e particolarmente apprezzabile anche oggi – accanto alle interpretazioni e al tema generale del lungometraggio con cast corale – c’è anche il setting unico, all’interno di un prodotto che ha fatto scuola per quanto riguarda il suo modo di esprimersi e di strutturarsi lungo tutta la sua durata. Stesso dicasi anche del film successivo di Paolo Genovese, The Place, che in effetti sfrutta un unico setting per la maggior parte del tempo, con Valerio Mastandrea seduto al tavolo di un bar e in attesa di confronto con tutti coloro che gli chiedono favori di ogni genere; Follemente, allora, rappresenta soltanto l’ultimo passaggio di un lavoro che il regista ha sempre realizzato con grande maestria, sapendo lavorare perfettamente negli spazi più ristretti e non soffrendo mai di quella claustrofobia che i setting unici sembrerebbero portare con sé.