Articolo pubblicato il 17 Marzo 2025 da Gabriele Maccauro
Disponibile su Netflix, arriva in Italia in contemporanea col Giappone Sakamoto Days, Anime tratto dall’omonimo manga di Yuto Suzuki, una delle opere più amate ed apprezzate degli ultimi anni che, come di consueto, ottiene una sua trasposizione televisiva a cura di TMS Entertainment. L’opera è diretta da Masaki Watanabe e vede Taku Kishimoto alla sceneggiatura, Yō Moriyama come Character Designer e Yūki Hayashi alla colonna sonora, con la sigla di apertura – Hashire Sakamoto – cantata da Vaundy. Divisa in due parti, gli episodi della prima metà verranno rilasciati con cadenza settimanale ogni sabato a partire dall’11 gennaio, mentre la seconda metà arriverà su piccolo schermo solamente a luglio. A seguire, trama e recensione di Modalità Bagni Pubblici, decimo episodio di Sakamoto Days.
La trama di Sakamoto Days, anime tratto dal manga di Yuto Suzuki
Prima di passare all’analisi e recensione della puntata, è bene spendere due parole sulla trama generale di Sakamoto Days, anime tratto dall’omonimo manga di Yuto Suzuki. L’opera segue la storia di Taro Sakamoto, che un tempo era un leggendario sicario dalla forza smisurata e senza eguali, membro di spicco dell’Ordine, il gruppo più potente e spietato dell’Associazione degli Assassini. Dopo anni però, egli si innamora di una ragazza e decide di abbandonare il suo lavoro per sposarsi con lei e mettere su famiglia, gestendo insieme un konbini (Convenience Store) e mettendo su peso. La sua vita tranquilla ed il suo ritiro dalle scene verranno però turbati nel momento in cui viene posta una taglia sulla sua testa. Gli incontri con Shin prima – un sicario con il potere di leggere la mente – e Lu poi – erede di un’importante triade cinese – obbligheranno Sakamoto a dover ricorrere nuovamente alle sue abilità per proteggere la propria vita e quella delle persone a lui care.
I personaggi di Taro Sakamoto, Shin e Lu Shaotang in Sakamoto Modalità Bagni Pubblici, decimo episodio di Sakamoto Days
La recensione di Modalità Bagni Pubblici, decimo episodio di Sakamoto Days, anime Netflix diretto da Masaki Watanabe
Giunti ormai in doppia cifra e ad un passo dal termine della sua prima parte, Sakamoto Days continua a sorprendere. Modalità Bagni Pubblici rallenta il passo, lascia lo spettatore rifiatare dopo gli ultimi frenetici episodi, ma non si dimentica di raccontare una storia, di portare a suo modo avanti la narrazione e, per quanto a conti fatti si tratti di una puntata filler, non annoia neanche per un secondo, merito del character design e di una sceneggiatura di pregevolissima fattura. Se prima c’era il parco divertimenti, adesso è il turno dei bagni pubblici, non quelli cui potrebbe pensare uno spettatore italiano ed europeo, bensì un onsen in pieno stile giapponese, per noi più vicino al concetto di terme e spa.
Per quanto esistano da sempre nel Sol Levante, questo decimo episodio riporta alla mente anche il capolavoro di Wim Wenders, quel Perfect Days apprezzatissimo in Giappone, tanto da decidere di farsi rappresentare dal regista tedesco e non da un proprio autore ai 96esimi Academy Awards, scrivendo a modo suo la storia della cinematografia nipponica. Modalità Bagni Pubblici sembra riprendere un po’ l’essenza del film con protagonista Kōji Yakusho, accettando di rallentare i tempi, godersi i piccoli momenti ed amare ciò che si è e si vuole davvero essere piuttosto che vivere con il rimpianto di non essere chi non si è mai voluto.
Per quanto ciò faccia parte della cultura giapponese in generale, sappiamo anche benissimo come sia un paese estremamente complicato da un punto di vista lavorativo e di rapporti umani, per cui vedere Taro Sakamoto spendere del tempo così prezioso con la propria famiglia, Shin e Lu, rendersi conto che anche in questo caso stanno provando ad ucciderlo, eppure comprendere come l’animo del proprio rivale sia buono e spingerlo ad accettarsi e volersi bene piuttosto che inseguire un obiettivo che non gli appartiene, è un messaggio che vale la puntata. Fino a questo momento possiamo dunque dire che in Sakamoto Days c’è tutto, da combattimenti all’ultimo sangue e tecniche segrete al thriller, passando per dei momenti slice of life di pregevole fattura. Non potremmo chiedere di meglio.
