Se hai amato Adolescence, dovresti guardare questo film dello stesso regista (e tutto in piano sequenza)

Coloro che hanno amato Adolescence per la tecnica e per la narrazione della serie Netflix, probabilmente dovrebbero vedere un film dello stesso regista e tutto in piano sequenza: quale?
Se hai amato Adolescence, dovresti guardare questo film dello stesso regista (e tutto in piano sequenza)

Articolo pubblicato il 19 Marzo 2025 da Bruno Santini

Fin dal momento in cui è stato inserito all’interno della piattaforma di streaming Netflix, Adolescence ha conquistato gli spettatori. Il motivo è tanto narrativo quanto tecnico ed estetico: in molti si affrettano a definire la serie diretta da Philip Barantini, in quattro episodi, una delle migliori dell’anno fino ad ora e, soprattutto, uno dei migliori prodotti televisivi degli ultimi anni. Anche per chi non mastica troppo la conoscenza di elementi tecnici, è particolarmente chiaro l’utilizzo del piano sequenza in tutti e quattro gli episodi, in cui si apprezzano dei momenti eccezionali che spiccano sia per l’interpretazione di Owen Cooper, sia per i movimenti della macchina da presa. Ebbene, non è la prima volta che Philip Barantini si confronta con una materia di questo genere e con tale cura stilistica, dal momento che già in un film aveva avuto modo di dare prova delle sue grandi qualità estetiche e tecniche. Stiamo parlando di Boiling Point, che vi consigliamo di vedere: di seguito, cerchiamo di spiegarvi perché nel dettaglio.

L’utilizzo del piano sequenza in Boiling Point

La rappresentazione del mondo della cucina è cambiata molto negli ultimi anni, evolvendo nelle sue formule tradizionali rispetto a quanto si poteva osservare in passato, soprattutto per quell’ormai sempre meno marcata forma di estetica legata ad mondo professionale e artistico. Philip Barantini aveva già sperimentato l’utilizzo di un prodotto interamente in piano sequenza con Boiling Point, un film in cui Stephen Graham interpretava lo chef Andy Jones, in un contesto molto frenetico e stressante, rappresentato dalla cucina e da tutto ciò che ruota intorno alla preparazione di un piatto.

Pur non trattandosi di un film perfetto, soprattutto nel suo finale che tende ad appiattire il senso della narrazione cedendo al didascalico, Boiling Point è un film interessantissimo, che si avvale sostanzialmente di un solo asse sul quale si sviluppano tutti i movimenti. Il piano sequenza è pregevole non soltanto perché riduce l’intera rappresentazione (salvo qualche soluzione in digitale) in un unico shot, ma anche perché aggiunge delle componenti fortemente claustrofobiche, che sfruttano la linea intermedia tra cucina e sala come confine tra la produzione e il consumo di una forma d’arte che si materializza sotto forma di prodotto. L’azione nevrotica del protagonista, che segue la linea precisa su cui si struttura il movimento della macchina da presa, si focalizza in alcuni attimi di pausa, che coincidono con il suo fermarsi all’interno della cucina o il sedersi ad un tavolo. Chi ha avuto modo di guardare Adolescence sa che le direttrici fondamentali della serie televisiva, che però aggiunge un elemento molto più forte nel piano sequenza frontale (specie nei momenti degli interrogatori e dei confronti psicologici), sono essenzialmente le stesse, a dimostrazione del grandissimo talento di Philip Barantini unito alla consapevolezza di un mezzo estetica non solo fine a se stesso, ma anche perfettamente calabile nel mezzo-cinema.

La rappresentazione della cucina e i sotto-testi di Philip Barantini

Un motivo fondamentale per cui vi consigliamo di vedere Boiling Point, se avete amato Adolescence, deriva sicuramente dalla portata narrativa del film con Stephen Graham protagonista, che del resto ritorna anche all’interno della serie Netflix collaborando con l’ambizioso regista statunitense. Come dicevamo, il mondo della cucina è cambiato tanto nel corso degli anni, rispetto al modo in cui viene rappresentato: in passato luogo di pace e di relax, anche piuttosto estetizzato nella sua forma, oggi la cucina è colta in atteggiamenti totalmente differenti. Nevrosi, stress, ma anche assunzione di sostanze stupefacenti che tentano di stimolare artificialmente la resa sono costanti oggetto di narrazione cinematografica, con la cucina che ormai diventa anche un luogo di espressioni sensoriali.

Boiling Point rappresenta il marcio della cucina, che esso lo si voglia o meno vedere in maniera concreta: assunzione di cocaina, problemi finanziari, recensioni negative e tanta competizione, che si unisce a condizioni disagevoli all’interno della cucina, programmazione fallace, dipendenti che vivono in maniera sgradevole e tanto altro ancora. Osservare Boiling Point, nella claustrofobia del suo modo di essere in scena e nel modo in cui si è aggressivi rispetto al tema trattato, offre sicuramente un’idea molto concreta di quanto le rappresentazioni possano agire in maniera molto più cruda rispetto a ciò a cui siamo abituati. In questo, Barantini riesce anche con Adolescence, dove riesce a parlare non soltanto di omicidio e cyberbullismo, ma anche di cultura maniacale, di patriarcato che si esprime nelle forme di mascolinità tossica e di quei deliri umani e sociali che si osservano nel mondo di Internet.

Un'immagine da Boiling Point di Philip Barantini, il regista di Adolescence
Un’immagine da Boiling Point di Philip Barantini, il regista di Adolescence

Dove vedere Boiling Point in streaming?

Se la nostra descrizione e il nostro invito vi hanno convinto a recuperare Boiling Point, è importante considerare anche dove vedere Boiling Point in streaming. Il film di Philip Barantini non è più presente sul catalogo gratuito di Netflix e Amazon Prime Video, a differenza del passato: attualmente, si trova sul canale streaming di iWonderfull, in cui si può sottoscrivere anche una prova gratuita. Disponibile sia attraverso il sito ufficiale della casa di distribuzione, sia attraverso il canale annesso a Prime Video: ricordiamo anche, per chi è interessato, che Philip Barantini ha ufficializzato che è in produzione una serie sequel di Boiling Point, in cui immaginiamo che si ritornerà a parlare di piano sequenza visivamente molto simile a quanto osservato con Adolescence.