Articolo pubblicato il 19 Marzo 2025 da Arianna Casaburi
Fin dalla sua uscita nelle sale italiane il 7 novembre 2024, e con le proiezioni in anteprima dedicate alle scuola, il film Il ragazzo dai pantaloni rosa ha fatto parlare molto di sé soprattutto per il suo ottimo risultato ottenuto al box office italiano. Se già a suo tempo si potevano prevedere le eventuali distribuzioni su piattaforme per sapere quando e dove vederlo in streaming, e la possibilità di essere mandato in onda in prima TV italiana, Il ragazzo dai pantaloni rosa è ufficialmente disponibile gratuitamente per la visione a partire dal 19 marzo 2025 su Netflix per coloro che possiedono già un abbonamento o che intendono sottoscriverlo. Il film, che racconta la storia vera di Andrea Spezzacatena, un ragazzo delle scuole medie vittima di cyberbullismo che si è tolto la vita, divenuto noto a tutti come “il ragazzo dai pantaloni rosa” del titolo del film, presenta un finale alquanto carico di pathos tanto quanto l’intera storia tragica che lo vede protagonista. Seguono il finale de Il ragazzo dai pantaloni rosa e la spiegazione del finale del film di Margherita Ferri con protagonista Samuele Carrino nei panni di Andrea.

Il finale de Il ragazzo dai pantaloni rosa: come finisce?
Prima di passare alla spiegazione, occorre riportare il finale de Il ragazzo dai pantaloni rosa in modo da rammentare come finisce e dunque i fatti che costituiscono l’epilogo dell’adattamento cinematografico della storia vera di Andrea Spezzacatena. Nel finale del film vediamo la madre di Andrea, Teresa, interpretata da Caudia Pandolfi, che viene a conoscenza di tutte le angherie del cyberbullismo di cui era vittima il figlio e che lo hanno inevitabilmente portato a compiere il gesto di togliersi la vita. Nella sequenza finale vediamo la madre di Andrea seduta alla scrivania di casa sua, mentre legge ciò che sta scrivendo al computer. Infine, prima dei titoli dei coda, vediamo comparire in sovraimpressione la frase della madre di Andrea: «Con mio figlio ho fatto tanti errori, permettergli di indossare quei pantaloni rosa non è tra questi».
La spiegazione del finale de Il ragazzo dai pantaloni rosa
Dopo aver riportato il finale e dunque come finisce Il ragazzo dai pantaloni rosa, si procede dunque alla spiegazione del finale. Dall’epilogo del film si evince che Teresa, la madre di Andrea Spezzacatena, è intenta a scrivere al computer il libro Oltre il pantalone rosa, pubblicato nel 2013, il punto di svolta grazie al quale ha dato inizio alla sua attività di sensibilizzazione dei giovani nei confronti delle tematiche quali il bullismo, e il cyberbullismo nello specifico, così come accaduto a suo figlio, per cercare di contribuire nel suo piccolo condividendo non solo l’esperienza di suo figlio, ma anche la sua in qualità di madre con tutti i sensi di colpa gratuiti che sono emersi successivamente alla tragedia. La citazione finale inserita prima dei titoli di coda, tratta dallo stesso libro biografico da lei scritto su suo figlio, mette in luce la lotta che ha dovuto combattere contro se stessa dopo l’evento tragico in cui si è ritrovata a dover fare i conti con quanto successo e i sensi di colpa da genitore che ne sono derivati. Da questa combattuta riflessione, nasce dunque la consapevolezza che per il figlio non poteva andare diversamente, vista l’esperienza da lui vissuta sulla sua pelle, e che dunque il gesto di averlo motivato a indossare senza timore i pantaloni rosa, che per sbaglio si erano stinti in lavatrice, in realtà era in linea con il suo essere e lo ha in qualche modo aiutato a sentirsi veramente se stesso.