Someday: quando la pubblicità diventa arte

Nonostante si tratti solamente di una pubblicità, Someday segna il ritorno dietro la macchina da presa di Spike Jonze e vede come protagonista assoluto Pedro Pascal. Ma di cosa si tratta?
La recensione del nuovo cortometraggio di Spike Jonze, Someday

Articolo pubblicato il 20 Marzo 2025 da Gabriele Maccauro

La recensione di Someday, spot pubblicitario diretto da Spike Jonze per promuovere le nuove AirPods 4 della Apple. Questo cortometraggio, della durata di cinque minuti e mezzo, segna il ritorno dietro la macchina da presa del regista di Essere John Malkovich (1999), Il Ladro di Orchidee (2002), Nel Paese delle Creature Selvagge (2009) e Lei (2013) che, oltre a questi noti lungometraggi, è stato anche un importantissimo regista di videoclip per gruppi come Beastie Boys, Sonic Youth, Weezer e The Chemical Brothers. Disponibile gratis su youtube dal 18 marzo 2025 – potete trovare il link alla fine di questo articolo – questo corto vede come protagonista assoluto Pedro Pascal. A seguire, trama e recensione di Someday.

La trama di Someday, con protagonista Pedro Pascal

Prima di passare all’analisi e recensione del cortometraggio, è bene spendere due parole sulla trama di Someday, spot pubblicitario diretto da Spike Jonze per Apple e con protagonista Pedro Pascal. Della durata di cinque minuti e mezzo, Someday segue il personaggio di Pascal mentre affronta un viaggio emotivo per andare avanti dopo la fine di una relazione. Quando l’uomo affranto dal dolore attiva la cancellazione attiva del rumore sui suoi AirPods 4, il suo mondo si trasforma ed egli ha una sorta di esperienza extracorporea: tutto intorno a lui cambia, la fredda tavolozza invernale si trasforma in un paesaggio onirico primaverile e tutto e tutti diventano parte della musica. Someday è la seconda collaborazione tra Jonze ed Apple dopo Welcome Home del 2018.

Pedro Pascal in Someday (2025), diretto da Spike Jonze

Pedro Pascal in Someday (2025), diretto da Spike Jonze

La recensione di Someday, diretto da Spike Jonze

Le pubblicità. Parliamoci chiaramente, nessun spettatore le sopporta: che vengano proiettate prima dell’inizio di un film in sala, che vadano ad interrompere la visione di un programma televisivo o di video su youtube, nessuno le sopporta. Spesso e volentieri sponsorizzano infatti prodotti che o non ci interessano o per cui non abbiamo bisogno di un avviso per sapere che esistono e che ne abbiamo bisogno. Ogni tanto però, arriva l’eccezione: sempre più spesso infatti, grandi aziende come Apple si affidano a registi affermati per realizzare lo spot del loro nuovo prodotto, lasciando loro carta bianca e molti di loro ne approfittano per sperimentare. Ecco, Spike Jonze lo ha appena fatto con Someday, pubblicità della sopracitata Apple che non fa che aumentare a dismisura la malinconia per il suo cinema, considerando il fatto che il suo ultimo lungometraggio è uscito ormai 12 anni fa.

Malinconia e nostalgia. In 5 minuti e mezzo, Spike Jonze crea un turbinio di emozioni che travolge lo spettatore, con la mente che viaggia e ripercorre i momenti più importanti della propria vita trascendendo il tempo, con una storia tanto semplice quanto efficace che è a tutti gli effetti universale, che riguarda ogni persona e, tra queste, in primis lo stesso Jonze. Sono infatti evidenti i richiami a Lei, ma non si tratta di citazionismo, quanto di portare e mettere in scena se stessi, senza filtri, mettendosi a nudo consapevoli che ciò potrebbe portare all’essere feriti, ma consci del fatto che l’audiovisivo – che si tratti di cinema, serie tv, spot pubblicitari, videoclip o programmi televisivi – sono un’esperienza condivisa e che quindi non si è mai soli, nella felicità come nel dolore.

Ecco allora che una semplice pubblicità si eleva dallo status cui tutti l’hanno sempre considerata e diventa arte, una scusa per lasciare spazio alla propria creatività senza però dimenticarsi l’obiettivo centrale, che resta comunque quello di sponsorizzare un prodotto e, in questo caso, le cuffie diventano MacGuffin e veicolano le emozioni stesse, facendo sì che a mescolarsi non siano solo generi ma arti, perché questo piccolo musical prende vita grazie a due brani perfetti come Conticinio di Guitarricadelafuente e Perfect di Sam i & Tropkillaz (feat. Bia & MC Pikachu).

Nulla sarebbe stato però possibile senza che ogni ingranaggio fosse al posto giusto e la scelta di Pedro Pascal come protagonista è semplicemente perfetta e, francamente, ci sentiamo tranquillamente di dire che qui ha dato vita ad una delle migliori interpretazioni della sua carriera perché, mai come in questo caso, è stata evidente l’intesa con Spike Jonze, che ha preso questo sex symbol e star di Hollywood e, comprendendo la sua vera essenza come se gli avesse letto l’anima, ha capito che dietro quegli occhi c’è una profonda tristezza, un dolore forse impossibile da eliminare, ma che si può alleviare. Così è stato perché, allo stesso tempo, grazie a questa loro consonanza, Pascal si è sentito totalmente libero e l’opera ne ha potuto solamente beneficiare. Forse quindi, dovremmo iniziare a smettere di etichettare la qualunque e comprendere come la chiave per il successo (in questo caso di un prodotto audiovisivo ed artistico) non sia cosa si tocca ma come, perché Spike Jonze in 5 minuti e mezzo ha surclassato metà dei film che vengono realizzati di questi tempi.

4,0
Rated 4,0 out of 5
4,0 su 5 stelle (basato su 1 recensione)
La locandina ufficiale di Someday, cortometraggio diretto da Spike Jonze con protagonista Pedro Pascal
Someday
Someday

Disponibile gratis su youtube, Someday è un cortometraggio realizzato per Apple che segna il ritorno dietro la macchina da presa di Spike Jonze e che vede come protagonista Pedro Pascal, qui in un ruolo inedito eppure perfetto per la sua persona

Voto del redattore:

8 / 10

Data di rilascio:

18/03/2025

Regia:

Spike Jonze

Cast:

Pedro Pascal

Genere:

Musical, Sentimentale

PRO

L’infinita creatività di Spike Jonze
L’interpretazione di Pedro Pascal
Nessuno