Articolo pubblicato il 23 Marzo 2025 da Giovanni Urgnani
Oltre ad ispirarsi ad una storia vera, la pellicola vincitrice di ben otto premi Oscar, tra cui “Miglior film”, è la trasposizione dell’omonima opera teatrale composta da Peter Schaffer nel 1978, a sua volta tratta da Mozart e Salieri, un microdramma facente parte della raccolta Piccole tragedie, firmate dal poeta russo Aleksandr Puškin. È chiaro dunque che all’interno del film diretto da Milos Forman vi siano delle divergenze rispetto alla realtà, staccandosi dunque dalla verità storica di determinati frangenti. Quali sono quindi le inesattezze e le omissioni di Amadeus? Di seguito tutte le in formazioni a riguardo.
1) La sorella Maria Anna “Nannerl” Mozart
Wolfgang Amadeus Mozart ha avuto sei fratelli, ma essendo la mortalità infantile molto diffusa a quell’epoca quasi tutti sono morti in tenerissima età. Oltre a lui, a sopravvivere è riuscita anche la sorella maggiore Maria Anna, di cinque anni più grande; almeno fino alla morte del padre, è stata un a figura importante per il compositore, in particolare durante i viaggi in Europa durante la loro infanzia, essendo anche lei di grande talento a livello musicale, accompagnandolo al clavicembalo durante i concerti. Nel film con protagonista Tom Hulce, il personaggio è stato completamente omesso.
2) Il librettista Lorenzo Da Ponte
Il prelato Emanuele Conegliano, conosciuto nella Storia come appunto Lorenzo Da Ponte, è stata una figura chiave nella carriera del giovane Mozart. Dal 1781 viene ingaggiato a Vienna come poeta di corte dall’imperatore Giuseppe II e ci rimarrà fino alla morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1791; in quel frangente conobbe l’ormai considerato ex ragazzo prodigio e per lui firmò i libretti delle sue più famose opere, quali: Le nozze di Figaro (1786), Don Giovanni (1787) e Così fan tutte (1790). Le realizzazioni delle prime due sono presenti nella pellicola del 1984, ma in entrambi i casi (come per l’intera durata) il personaggio di Da Ponte non è stato inserito.

3) La vita coniugale con Costanza
La prima scena in cui compare Amadeus corrisponde alla prima volta in cui Salieri lo conosce a Salisburgo, lo si vede protagonista di una scena ilare e romantica in compagnia di Costanza, la sua futura moglie, divertiti nel rincorrersi sotto i tavoli della sala da pranzo dell’arcivescovo. Fin dall’inizio, nel film la coppia si dimostra subito innamorata, soprattutto lei, nonostante si capisca quanto lui la tradisca più volte; nel corso della storia poi, Costanza tenta in diversi modi di far quadrare i conti in casa, fronteggiando una situazione economica disastrosa.
Nella storia vera in realtà le cose pare non siano mai state così idilliache: innanzitutto Mozart fu innamorato della sorella Aloysia Weber (assente nel film), un soprano conosciuto a Mannheim, senza però mai sposarla; inoltre, anche Costanza, a causa dei diversi aborti, è sempre stata cagionevole di salute, mentre nel lungometraggio il personaggio, interpretato da Elizabeth Berridge, non ha mai problemi di questo tipo. Le cronache riportano poi un episodio in cui la stessa Costanza ruppe intenzionalmente la maschera funebre del marito.
4) Il misterioso committente del requiem incompiuto
Sulla figura misteriosa che ha commissionato a Mozart il celeberrimo requiem incompiuto si è fantasticato molto in passato. Nel film, per esigenze narrative, l’identità dell’uomo viene fatta corrispondere ad Antonio Salieri stesso, poiché ha elaborato un piano meschino al fine di riacquistare la celebrità perduta, senza che però ciò corrispondesse alla realtà dei fatti. Invece, nella storia vera questo committente ha un nome e un cognome: trattasi del conte Franz von Walsegg; anch’egli deciso a far passare l’opera come sua, ma pare che lo stesso Mozart fu consapevole di ciò e che fosse pagato anche per nascondere la paternità dell’opera, una sorta di ghost writer ante litteram. Va ricordato inoltre, che la conclusione della partitura è stata effettuata dall’allievo di Mozart: Franz Xaver Süssmayr.