Articolo pubblicato il 23 Marzo 2025 da Giovanni Urgnani
In occasione del quarantesimo anniversario dalla sua uscita al cinema, per quanto riguarda il mercato italiano, grazie al contributo di Lucky Red il film pluripremiato agli Oscar, diretto da Milos Forman, viene ridistribuito in versione restaurata in 4K su grande schermo, come evento speciale nei giorni 24-25-26 marzo 2025. Un occasione per il pubblico di rivivere le vicende di uno degli artisti più importanti della storia dell’umanità, interpretato da Tom Hulce, con F. Murray Abraham nel ruolo di Antonio Salieri. Ma come finisce Amadeus? Di seguito la spiegazione del finale del film.
Amadeus, il finale del film di Milos Forman
ATTENZIONE!!!! SPOILER!!!!
Dopo aver passato tutta la notte a dettare alcune parti della Messa da Requiem ad Antonio Salieri, l’ormai morente Mozart chiede di riposare un attimo, nonostante il compositore italiano ostenti freschezza e voglia di continuare. Nel frattempo, la carrozza di Costanza e del figlio ha raggiunto la loro casa viennese e la donna entrata nella stanza nota il marito addormentato, così come lo è Salieri nella stessa stanza. Costanza sveglia quest’ultimo e gli intima di andarsene, ma lui insiste nel rimanere poiché è stato lo stesso Mozart ha chiedergli di non abbandonarlo; la donna poi nota che il requiem non è stato continuato in scrittura dal marito e chiude gli spartiti in una specie di teca, ormai convinta che questa commissione lo stia facendo impazzire. Non ci vorrà molto a Costanza per capire che purtroppo il suo amato ha spirato per sempre e giace privo di vita sul suo letto, sotto gli occhi attoniti dello stesso Salieri.
Dopo la privata funzione funebre, il corpo di Wolfgang Amadeus Mozart viene portato al cimitero di Vienna e gettato in una fossa comune, assieme ad altri cadaveri e coperto con la calce. Si torna quindi definitivamente nel presente, a distanza di trentadue anni dagli eventi raccontati, con il prete visibilmente commosso da quello che ha ascoltato. L’anziano Salieri si rivolge a lui sfogandosi ancora una volta contro Dio, sentendosi nuovamente vittima di un atto di crudeltà, facendo morire Mozart senza che la composizione del requiem sia stata conclusa. Sopraggiunto un infermiere dell’ospedale, Salieri viene portato in carrozzina verso i bagni e durante il passaggio in corridoio si mette a benedire dicendo: «Mediocri, ovunque voi siate, io vi assolvo…io vi assolvo…io vi assolvo…io vi assolvo tutti».

Amadeus, la spiegazione del finale del film premio Oscar
Fino all’ultima scena, il personaggio di Antonio Salieri dimostra di avere sempre avuto un rapporto con la fede religiosa alquanto distorto se non addirittura tossico; la sua benedizione a mo’ di scherno, pronunciando più volte il termine “mediocri”, trasmette tutta la sua frustrazione nell’aver passato una vita all’insegna del sacrificio, senza essere dovutamente ricompensato, poiché l’arrivo di Mozart ha oscurato la sua popolarità, sia ai contemporanei sia ai posteri, ma soprattutto si è reso conto di non essere neanche lontanamente il miglior musicista di tutti. L’incolpare Dio di questa insoddisfazione è dovuto principalmente dal suo modo d’interpretare gli eventi, dando una lettura personale, esattamente come in tutta la narrazione del film.
Il pubblico dovrebbe chiedersi se la storia raccontata sia davvero autentica oppure no, dato il fatto che il punto di vista del narratore non sia affatto obiettivo o lucido, al contrario, più volte si palesa la sua incapacità di valutare e considerare gli accadimenti in maniera distaccata. La sconfitta di Salieri si riscontra nell’aver estremizzato la mentalità rigida e repressiva dell’alta società dei tempi, convincendosi di entrare nelle grazie del Signore tramite le rinunce, il duro sacrificio e il proibizionismo, scatenando una crisi profonda nel in sé stesso nel momento in cui si è reso conto che il destino viaggia su altri binari, assegnando il talento a modo suo, in contrasto con le sue convenzioni e i suoi dogmi.