Run: come finisce? La spiegazione del finale del film horror

Film horror dalla durata di circa 90 minuti, il lungometraggio Run horror presenta un insieme di elementi interessanti per lo spettatore: ma come finisce e qual è la spiegazione del finale?
Run: come finisce? La spiegazione del finale del film horror

Articolo pubblicato il 8 Aprile 2025 da Bruno Santini

Film horror del 2020 diretto da Aneesh Chaganty e con le interpretazioni di Kiera Allen, Sarah Paulson, Pat Healy e Sara Sohn, Run è un lungometraggio horror, accompagnando l’azione con elementi tipici del genere, permette di catturare l’attenzione degli spettatori per circa 89 minuti, la durata totale del film. Il lungometraggio in questione, prodotto dalla Lionsgate e distribuito in Italia dalla Lucky Red, rappresenta sicuramente un elemento degno di grande attenzione da parte di tanti spettatori, non soltanto per il trattamento delle scene più ordini fica, ma anche per la narrazione al cardiopalma. Ma come finisce Run? Di seguito, cerchiamo di saperne di più attraverso la spiegazione del finale del film.

Come finisce Run? La trama completa del film horror

Prima di proseguire con la spiegazione del finale di Run, è importante sottolineare innanzitutto come finisce il film horror. All’interno del lungometraggio si racconta di Diane, una donna che osserva sua figlia all’interno dell’incubatrice poco dopo averla partorita: con quest’immagine ha inizio il film che sposta la sua ambientazione a 17 anni dopo, quando la donna ha cresciuto sua figlia, Chloe, nonostante i numerosi problemi fisici di quest’ultima, relativi soprattutto ad asma, aritmia, emocromatosi, diabete e paralisi degli arti inferiori. La condizione di vita di Chloe è disastrosa e, per questo motivo, la diciassettenne non ha potuto ricevere un’educazione scolastica, di fatto annullando anche qualsiasi contatto con l’esterno, fatta eccezione per il postino del vicinato. Nonostante ciò, la ragazza si appassiona molto alla vita intellettuale, leggendo numerosi libri e ideando anche i progetti di ingegneria all’interno della sua stanza.

Ma come finisce Run? Per comprenderlo, giungiamo fino al momento in cui, dopo aver osservato lo sviluppo del film con tutte le sue componenti horror, Chloe si rende conto che, in realtà, la sua condizione di vita è stata manipolata dalla madre e che, nel corso degli anni e, era quest’ultima ad erogarla, impedendo l’utilizzo dei suoi arti inferiori che non funzionavano a causa degli effetti collaterali delle pillole.

La spiegazione del finale di Run

A questo punto, possiamo procedere anche con la spiegazione del finale di Run, dopo aver osservato come finisce il film horror. Chloe, in realtà, non è davvero figlia di Diane, che l’ha rapita e cresciuta in preda a tutte le sue manie ossessive, determinate dal trauma vissuto per la morte del suo neonato. La ragazza tenta di fuggire e, per farlo, ingerisce un organofosforilato, che determina un ricovero d’urgenza in ospedale, dove si trova in fin di vita. Tuttavia, Diane e la rapisce nuovamente ma viene fermata in tempo dagli agenti di sicurezza.

La narrazione si sposta ancora una volta nel tempo a sette anni dopo con Chloe, allora ventitrenne, che ha ancora difficoltà nel muoversi e che può spostarsi soltanto per brevi tratti con l’ausilio del suo bastone e su una sedia a rotelle: nonostante tutto ciò che ha vissuto nella sua vita, decide di visitare comunque Diane, che si trova all’interno di un istituto per la correzione mentale; la prospettiva, però, si ribalta totalmente poiché, adesso, è Chloe che fa ingerire alla donna tre pillole di lidocaina per cani, le stesse che, per anni, la ragazza è stata costretta ad assumere.