Articolo pubblicato il 11 Aprile 2025 da Vittorio Pigini
Fin dalla sua opera prima del 2015, il nome di Robert Eggers ha iniziato fin da subito a circolare come tra gli astri nascenti più interessanti degli ultimi anni. Targato A24, l’ormai celeberrimo The Witch ha infatti lanciato il nome del regista newyorkese non solo fra gli amanti del cinema horror, ma anche tra i più attenti estimatori del cinema indipendente.
Da lì a poco, Robert Eggers ha conosciuto una crescita di notorietà costante che, dalla realtà degli “sconosciuti”, lo ha portato ai grandi palcoscenici internazionali fino agli Oscar. Dai classici del cinema di genere all’horror psicologico, passando per l’avventura in salsa norrena, il cinema di Robert Eggers riesce a mutare film dopo film, mantenendo coerenti i punti fermi della sua filosofia artistica che lo hanno reso uno dei registi più importanti degli ultimi anni. Ecco di seguito la classifica dei film di Robert Eggers, dal peggiore al migliore.
La classifica dei film di Robert Eggers dal peggiore al migliore
Nato nel 1983 a New York, Robert Houston Eggers non ha mai conosciuto il suo padre biologico, prendendo il cognome dal patrigno Walter. Fin da piccolo è costretto a viaggiare molto, trasferendosi prima nel Wyoming e successivamente nel New Hampshire, nutrendo una forte fascinazione verso il New England. Durante i vari luoghi visitati nell’infanzia, Eggers cattura differenti usanze, costumi e soprattutto un’idea mutevole della Natura stessa, per i continui cambiamenti che offrono i diversi Stati Oltreoceano. Robert torna a New York per studiare al AMDA (American Musical and Dramatic Academy), coltivando la sua passione artistica verso il teatro, la regia, la scrittura delle sue storie e la costruzione dei suoi mondi. Non a caso i primi impieghi nella Grande Mela sono quelli di scenografo e di regista di produzioni teatrali, i quali gli permisero di accrescere una devozione alla costruzione immaginifica.
Uno dei punti cardinali della sua filmografia, infatti, è il peculiare attaccamento alla ricostruzione e ricercatezza storica, la quale non funge “solo” ed esclusivamente come fattore di coerenza narrativa, quanto soprattutto per il prezioso e minuzioso realismo dei suoi racconti fantastici (?). A tal proposito, il secondo e determinante punto fermo della carriera di Robert Eggers, è quello dello speciale rapporto con la materia dell’occulto, della superstizione, della mitologia, inscindibile dalla realtà che ci circonda, secoli fa come oggi. Ultimo, ma sicuramente non per importanza, è l’amore viscerale del regista verso l’arte del passato, tanto cinematografica e specialmente riferita alla tradizione espressionista, quanto quella letteraria di H. P. Lovecraft, Edgar Allan Poe ed i Fratelli Grimm.
Non è un caso che, il suo primo lavoro regia cinematografica, risulta infatti essere una delle fiabe più celebri di sempre, ovvero quella di Hansel and Gretel. Il cortometraggio del 2007, rudimentale ma che già certificherebbe tutti gli stilemi del regista, è stato poi seguito l’anno dopo dal gotico The Tell-Tale Heart e dal dramma Brothers del 2015. Quest’ultimo è anche l’anno che ha ufficialmente dato il via alla carriera cinematografica di Robert Eggers, ed ecco la classifica dei suoi film dal peggiore al migliore.

4) The Northman – 2022
Successivamente ai suoi primi film, che navigano nelle tumultuose e tormentate acque del cinema horror (sebbene ognuno a loro modo), il regista Robert Eggers con The Northman cambia completamente rotta, per una storia d’avventura in salsa norrena. Il risultato finale, il primo blockbuster della sua carriera (inteso proprio nella commerciale costruzione produttiva), ha fatto storcere il naso ad una bella fetta di pubblico, arrivando anche a “bollare” il talento “bollito” del regista. Sebbene possa rappresentare il suo lavoro più “debole”, soprattutto rispetto al resto della sua filmografia, The Northman è con ogni probabilità uno dei titoli non solo più ambiziosi ma anche più interessanti del panorama del cinema d’avventura negli ultimi decenni.
Sulla scia di Valhalla Rising e di altri cult come Conan il barbaro del 1982, il film di Robert Eggers mostra i muscoli nel svelare la fragilità e i veleni di una storia di vendetta. In tutto questo, come scenario, uno dei migliori approcci alla mitologia norrena che si siano mai viste sul grande schermo. The Northman, tuttavia, si trova fuori dal podio di questa speciale classifica, per un film che mostra il fianco nella sua “spettacolarità commerciale” e nel non riuscire a perfezionare la presenza di ogni personaggio in scena.
3) Nosferatu – 2024
Subito dopo il film con protagonista il possente Alexander Skarsgard, nel 2024 è il tempo della nuova versione del Nosferatu firmata da Robert Eggers, un sogno rincorso da molti anni. Proprio il sogno, o meglio l’incubo e l’onirico, diviene centrale in questa nuova faccia del Classico dei Classici che mostra non solo il talento, ma anche il coraggio del regista. Se non è definibile volgarmente come “capolavoro”, Nosferatu resta comunque uno dei migliori film horror contemporanei, capace di plasmare il “sacro” materiale originale alla volontà del nuovo autore senza dimenticarsi di rendere omaggio ai suoi illustri predecessori.
Una magnificenza visiva che entra a gamba tesa anche nella stagione dei premi (4 le candidature all’Oscar), per un gotico feroce che eleva i suoi protagonisti e con Eggers che pesca nuovamente in casa Skarsgard uscendo assoluto vincitore. Nonostante Nosferatu del 2024 resti un’opera a suo modo monumentale, si trova tuttavia al terzo posto di questa speciale classifica, guidata da 2 film che ascendono la singola esperienza cinematografica.

2) The Witch – 2015
Medaglia d’argento (praticamente ex aequo) per uno dei debutti cinematografici più importanti e travolgenti del cinema moderno e contemporaneo. Fin dalla sua uscita, The Witch si è abbattuto sul panorama cinematografico internazionale come un lacerante terremoto, non soltanto per le sue eccezionali doti tecniche ed analitiche.
Dopo un periodo storico di “stagnazione”, quando critica e pubblico si stanno riempiendo la bocca di titoli come Babadook e It Follows, ecco che The Witch rilancia infatti definitivamente l’horror indipendente su larga scala. Entrando però nel merito del film, l’opera prima di Robert Eggers entra di diritto tra i migliori folk-horror di sempre, per un’opprimente storia di stregoneria e fede messa in scena in modo impeccabile.
1) The Lighthouse – 2019
Se la medaglia d’argento viene assegnata ad uno dei migliori folk-horror di sempre, nonché una delle opere prime più importanti ed affascinanti non soltanto degli ultimi anni, per la prima posizione serve una spinta ulteriore. La medaglia d’oro di questa speciale classifica, sull’eccezionale filmografia di Robert Eggers, non poteva quindi che essere conferita ad un’opera come The Lighthouse, più di una “semplice” esperienza cinematografica. Il film del 2019, che vede protagonisti due titanici Robert Pattinson e Willem Dafoe, è uno degli esempi di perfezione cinematografica più puro che si sia potuto vedere negli ultimi decenni. A cominciare dalla messa in scena, con questo suo secondo film il regista tira fuori dal cilindro la pura essenza di quel cinema espressionista, di un secolo fa, che ha contribuito ha rendere grande la Settima Arte.
Ogni dettaglio, ogni inquadratura, ogni movimento di macchina viene reciprocamente supportato ed elevato dalla magniloquente fotografia in bianco e nero di Jarin Blaschke, con il perturbante comparto sonoro che facilita l’immersione in questa spirale di follia. Per quanto concerne poi l’analisi del film, la sceneggiatura dello stesso regista offre un ritratto definitivo sull’essenza e natura umana, attraverso la maniacale ricercatezza storica che contraddistingue la sua carriera e che qui si riversa nella tradizione dei Classici e del folklore marinaresco. In tutti i suoi aspetti, tanto nella forma quanto nella sostanza, The Lighthouse di Robert Eggers rasenta semplicemente la perfezione cinematografica.
