Parallel Tales: Isabelle Huppert e Vincent Cassel nel cast del film di Asghar Farhadi

Isabelle Huppert e Vincent Cassel entrano ufficialmente a far parte del cast stellare di Parallel Tales, il nuovo film del premio Oscar Asghar Farhadi.
Isabelle Huppert e Vincent Cassel in Parallel Tales, il nuovo film di Asghar Farhadi

Articolo pubblicato il 24 Aprile 2025 da Gabriele Maccauro

Asghar Farhadi è pronto a tornare dietro la macchina da presa. 4 anni dopo Un Eroe – ed alle conseguenti cause legali che lo hanno travolto – il regista due volte premio Oscar per Una Separazione e Il Cliente (rispettivamente Oscar al miglior film straniero nel 2012 e 2017) ha pronto un nuovo progetto ma, come preventivabile, fuori dai confini nazionali: Parallel Tales sarà infatti girato in Francia e potrà contare su un cast stellare cui si sono appena aggiunti ufficialmente Isabelle Huppert e Vincent Cassel. Non è la prima volta che Farhadi dirige in Francia: la prima volta risale al 2013 con Il Passato, con protagonisti Tahar Rahim e Berence Bejo. Parallel Tales sarà prodotto da Alexandre Mallet-Guy insieme allo stesso Farhadi e David Levine e verrà lanciato al Marchè del Festival di Cannes a maggio.

Il cast di Parallel Tales, il nuovo film di Asghar Farhadi

Uno dei più grandi registi contemporanei è pronto a tornare. Nonostante sia stato fermo 4 anni per tutte le vicissitudine legate a Un Eroe, il due volte premio Oscar Asghar Farhadi ha finalmente pronto un nuovo progetto ed è in procinto di iniziare le riprese di Parallel Tales, il suo prossimo lungometraggio, il prossimo autunno. Ma chi farà parte del cast? Oltre ai già citati Isabelle Huppert e Vincent Cassel, saranno infatti presenti Catherine Deneuve, Virgine Efira, Pierre Niney e Adam Bessa, per quello che sarà a tutti gli effetti un cast corale d’eccezione.

Una Separazione, diretto da Asghar Farhadi

Asghar Farhadi torna in Francia, no all’Iran in segno di resistenza al regime

L’annuncio del ritorno dietro la macchina da presa di Asghar Farhadi ha fatto esultare i cinefili di tutto il mondo. Nonostante le tante polemiche e cause legali che hanno investito il regista dopo l’uscita di Un Eroe infatti, si tratta di uno degli autori più importanti del cinema contemporaneo ed uno dei più apprezzati e premiati a livello internazionale, avendo vinto un Orso d’Argento per la miglior regia e Orso d’Oro alla Berlinale, un Prix du Scénario per la miglior sceneggiatura e un Grand Prix speciale della giuria al Festival di Cannes e due premi Oscar per il miglior film straniero. Farhadi tornerà a dirigere un lungometraggio in Francia – cosa già avvenuta nel 2013 con Il Passato – e dunque non in Iran. Come da lui stesso rivelato, la sua è una scelta ragionata ed un chiaro segnale di resistenza nei confronti del regime iraniano. A seguire, le sue dichiarazioni:

“Per quarant’anni, gli artisti iraniani hanno continuato a produrre, anno dopo anno, nonostante la repressione e la censura. Ma da un anno a questa parte la produzione, in particolare quella cinematografica, si è inaridita. Da parte mia, non posso più continuare a lavorare nelle stesse condizioni. Non voglio più coprire sistematicamente i capelli delle donne nel mio cinema. Non girerò più film in Iran finché non mi libererò da questo obbligo”.

Fonte: World of Reel