Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2022 da Bruno Santini
Umberto Carteni, dopo “Divorzio a Las Vegas“, è tornato dietro la macchina da presa per dirigere “Quasi orfano”, remake del film francese “Ti ripresento i tuoi” di Dany Boon. Dispiace che in Italia, quando ci si riferisce alla commedia leggera, nove volte su dieci ci si ritrovi di fronte a rifacimenti, quasi a confermare la palese mancanza di idee per un qualcosa di originale. Ci vorrebbe maggiore equilibrio e omogeneità: a tal proposito si0 offre una recensione di Quasi orfano di Umberto Carteni.
La trama di “Quasi Orfano”, il nuovo film di Umberto Carteni
Il film è scritto a quattro mani dal regista assieme a Herbert Simone Paragani. Si racconta la storia di Valentino e Costanza – rispettivamente interpretati da Riccardo Scamarcio e Vittoria Puccini – due designer di successo a Milano, che si sono arricchiti col loro marchio e che stanno per vendere ai francesi la propria attività.
Se il padre della ragazza è un fedele collaboratore – Bebo Storti – non possiamo dire la stessa cosa della famiglia di Valentino, che vive a Monopoli e che non ha più nessun rapporto col figlio, per dei dissapori passati. L’invito per errore ad una cerimonia importante, il giorno della compravendita dell’azienda con gli acquirenti stranieri, porterà l’intera allegra banda di pugliesi nel Nord Italia, dando vita a situazioni spiacevoli e imbarazzanti.
Il film, nella sua ora e quaranta, gioca con stilemi già visti, soffermandosi sulla comicità che scaturisce dall’esasperazione dello stereotipo. Questa cosa può divertire chi apprezza questo tipo di film, e allo stesso tempo contrariare chi ricerca un tipo di risata più elevata e meno di pancia.
Scamarcio e la Puccini sono molto in alchimia fra loro, ma non sono da meno i coprotagonisti, fra cui figurano Adriano Pappalardo, Nunzia Schiano, Antonio Gerardi e Grazia Schiavo.
Gli attori di “Quasi Orfano” e il cast del film
Il regista si diverte a mostrare il contrasto fra il vecchio e il nuovo, con la famiglia pugliese rimasta attaccata a radici del passato, non aperta alla novità ma con quel cuore e quell’animo che manca invece alle generazioni dei figli.
Nel corso della pellicola, che parte in sordina, si vuol mettere in primo piano un legame di famiglia che rinasce, che si solidifica, che muta per dar vita ad un domani diverso da dove poter ricominciare.
Ovvio che quindi non possa mancare la celebre canzone “Ricominciamo” di Pappalardo.
Oltre al divertimento, l’ultimo atto è in grado di regalare, per quanto possa essere prevedibile, delle emozioni.
Quasi Orfano: la recensione del nuovo film di Umberto Carteni
A questo punto, si può prendere in considerazione – nel dettaglio – la recensione del nuovo film di Umberto Carteni “Quasi Orfano”.
Questi tipi di film, portatori allegria, non hanno lo scopo di cambiare la storia del cinema, ma sicuramente l’umore delle persone sì. Commedia leggera dai buoni sentimenti, dove l’ironia non sempre va a segno, ma che comunque sa intrattenere, seppur non esente da difetti.
Interessante constatare quanto Riccardo Scamarcio continui a dimostrarsi versatile, passando da ruoli drammatici a comici senza alcuna difficoltà: il suo smaccato accento pugliese ritornante dopo un incidente sarà portatore di risate genuine.
Si poteva lavorare di più sulla presa diretta, specialmente nel primo atto, in dei momenti in cui la musica sovrasta il parlato.
Nel complesso un prodotto carino, indirizzato a chi apprezza anche un tipo di cinema più scanzonato, e che invece verrà criticato da altri tipi di cinefili più esigenti.
