I Migliori Film In Streaming del 2022 : La Classifica Dal Peggiore Al Migliore

La lista ordinata dal peggiore al migliore dei 10 film distribuiti in streaming nel 2022

Articolo pubblicato il 28 Dicembre 2022 da Christian D'Avanzo

Il 2023 è alle porte ed è giunto quindi il momento di tirare le somme sull’annata cinematografica che ci stiamo per lasciare alle spalle. Se da un lato le sale di tutto il mondo stanno lentamente tornando a riempirsi, da un altro non abbiamo mai avuto così tante piattaforme ricche di contenuti. La quantità non è sinonimo di qualità, per cui la seguente classifica ha l’obiettivo di parlare di 10 film che in questo 2022 non hanno visto la sala ma sono stati distribuiti direttamente in streaming, su piattaforme disponibili in Italia, con la volontà non di recensirli ma semplicemente di consigliarli, sperando che possano raggiungere un pubblico sempre più vasto ed in modo tale che prodotti del genere, in futuro, possano non limitarsi a questo tipo di distribuzione.

10) Barbarian – Zach Cregger (Disney+)

Oltre ai noti brand come Marvel, Disney, Pixar e Star Wars, Disney+ ha al suo interno alcuni prodotti interessanti ma che rischiano di passare in sordina, motivo per cui, in decima posizione, troviamo uno degli horror rivelazione dell’anno. Barbarian non è assolutamente un film rivoluzionario, non vuole neanche esserlo ma, soprattutto nella sua fase finale, piuttosto che seguire quelli che sono ormai i soliti cliché ed il modus operandi degli horror che vengono prodotti al giorno d’oggi, prende un’altra direzione, diventando più intimo, riflessivo, senza fare leva su Jumpscares o mostri privi di caratterizzazione ma regalandoci qualcosa che, ormai, è sempre più raro trovare in un film horror.

9) Glass Onion – Rian Johnson (Netflix)

Tre anni dopo il successo di Cena con Delitto, Rian Johnson torna a raccontarci un misterioso caso con protagonista il Detective Benoit Blanc : Glass Onion. Nonostante la grande interpretazione di Daniel Craig e la presenza di Edward Norton, il film non sembra avere la potenza del predecessore, ma riesce comunque ad intrattenere e si trova in nona posizione non solo perchè è uno dei migliori Blockbuster dell’anno, ma anche perchè la speranza è che essa possa dare definitivamente vita ad un vero e proprio universo cinematografico che, con film più o meno riusciti (cosa che, d’altronde, non sarebbe strana per una saga di questo tipo), sa comunque ciò che deve fare e porta sempre a compimento il proprio obiettivo : divertire, intrattenere e sorprendere.

8) The Humans – Stephen Karam (Mubi)

Ottava posizione per The Humans, l’opera prima di Stephen Karam, tratta dall’omonima pièce teatrale del 2014 che, dopo essere stata presentata in anteprima al TIFF (Torono International Film Festival), sbarca in Italia direttamente su Mubi. Ci vengono raccontate le vicende della famiglia Blake che, in occasione della festa del ringraziamento, decide di riunirsi a New York, nell’appartamento della figlia Brigid. Nel corso della giornata però, vecchie tensioni e questioni irrisolte torneranno a galla, andandosi poi ad intrecciare con alcuni fenomeni paranormali che sembrano manifestarsi all’interno della casa. Lavoro intimo, personale e che viene favorito da un ottimo lavoro di scrittura e caratterizzazione dei diversi personaggi presenti e che si relazionano tra loro, tra cui spicca Richard Jenkins. Film di pregevolissima fattura ed in cui ogni spettatore non potrà non riconoscersi in alcuni attegiamenti, gesti e problematiche che Karam ci racconta. Opera abbastanza invisibile qui in Italia ma che si spera possa venir scoperta da un pubblico maggiore.

7) Argentina, 1985 – Santiago Mitre (Amazon Prime Video)

Presentato in concorso alla 79° Mostra Internazionale D’arte Cinematografica di Venezia, in settima posizione troviamo il nuovo film di Santiago Mitre. Argentina, 1985 racconta una delle storie vere più importanti degli ultimi decenni, quel 1985 che vide, in Argentina, un processo senza precedenti, ovvero quello contro il presidente Jorge Rafael Videla ed i capi della giunta militare che ha governato il paese dal 1976 al 1983. Un processo d’importanza capitale, che non solo aveva l’obiettivo di assicurare il proseguio della democrazia in Argentina ma anche di affrontare, una volta per tutte, il tema dei Desaparecidos ed i crimini contro l’umanità che il vecchio regime aveva sempre taciuto. Mitre, grazie ad un grandioso lavoro di scrittura ed alle prove attoriali dei suoi interpreti, in primis Ricardo Darìn, ci regala un film di grandissima fattura e che racconta una storia di cui, forse, non molti erano davvero a conoscenza e lo fa con la qualità di una grandissimo regista. Da non perdere.

6) Pinocchio – Guillermo Del Toro, Mark Gustafson (Netflix)

Sesta posizione per uno dei film più attesi dell’anno, la nuova trasposizione dell’opera di Carlo Collodi che, piuttosto che essere riportata fedelmente, viene presa da Guillermo Del Toro (con l’aiuto di Mark Gustafson) e modificata, apportando sì diverse modifiche, ma senza snatura completamente lo spirito del racconto. Come se non bastasse, il film è stato realizzato in stop-motion, arte difficile da realizzare ed ancor più da rendere con un impatto visivo come questo, complice evidentemente il classico stile del regista di Città Del Messico. Qui risiede una delle grandi qualità del film : nonostante la storia sia nota praticamente a chiunque e molti, nel tentare di riportarla, abbiano fallito (basti pensare al goffo tentativo sempre di quest’anno di Robert Zemeckis, grande regista che sembra purtroppo aver smarrito la bussola), Del Toro invece è riuscito a realizzare un film d’autore, perfettamente riconoscibile nello stile e nelle tematiche. Non è un regista apprezzato da tutti, ma chiunque dovrebbe voler bene a Guillermo Del Toro, un vero cinefilo ed appassionato che, qualsiasi opera faccia, non smette mai di ricordarci che arte meravigliosa sia il cinema.

5) Bardo, La Cronaca Falsa Di Alcune Verità – Alejandro G. Inarritu (Netflix)

Quinta posizione, centro classifica, per l’ultimo lavoro di Alejandro G. Inarritu, opera che ha a dir poco diviso (molto più in negativo che in positivo) pubblico e critica. Le accuse a Bardo sono state di ogni tipo : dall’essere una totale manifestazione dell’egocentrismo del regista messicano, all’essere tutta forma e niente sostanza, al fatto che Inarritu, dall’alto dei suoi oscar, del suo essere benestante e dell’essersi ormai “americanizzato“, finge di interessarsi ad un popolo e ad una terra che sembrano ormai non appartenergli più. Nonostante ci sia un velo di verità, il film ha però una potenza visiva e di immagini che pochissimi film hanno avuto quest’anno, con sequenza a dir poco meravigliose, con un Daniel Giménez Cacho in forma strepitosa e con una riflessione molto più stratificata e meno superficiale di quello che è sembrata ai più. Una cosa sembra certa : chi ha visto il film sembra avere una posizione inamovibile, ammaliato dalla sua bellezza o infuriato per le posizioni a dir poco discutibili del regista e, di conseguenza, del film. Ciò che possiamo fare è quindi, semplicemente, guardare questo film, perchè il cinema è di tutti e perchè perdersi nell’infinita sfida che, purtroppo, sempre più cinefili portano avanti, ovvero quella su chi ha ragione e chi torto, su chi ci capisce di più, è totalmente inutile, nonchè stupido. Ognuno può pensarla come preferisce ma, di sicuro, questo film merita una visione.

4) Wendell & Wild – Henry Selick (Netflix)

Nonostante il Pinocchio di Guillermo Del Toro sia un grande film, più in alto in classifica, in quarta posizione, troviamo il maestro assoluto della stop-motion, Henry Selick, che torna finalmente a realizzare un film grazie a Netflix ed alla sceneggiatura di un altro grande autore di questa nostra contemporaneità, ovvero Jordan Peele. Wendell & Wild è un film che fa bene al cinema e che ci fa sognare ad occhi aperti, attraverso totale attenzione per i dettagli, grande colonna sonora e la capacità di alternare momenti di paura a momenti di sorrisi e risate, l’horror alla commedia. Inoltre, il ritorno di Henry Selick non può non essere premiato e la sua presenza in classifica serve anche per ricordare a tutti non solo il fatto che è lui il regista del tanto amato Nightmare Before Christmas ma che, probabilmente, ha fatto addirittura di meglio, toccando vette altissime col capolavoro Coraline. Bentornato.

3) The Tragedy Of Macbeth – Joel Coen (AppleTV)

Gradino più basso del podio per la nuova trasposizione del Macbeth di William Shakespeare, che vede alla regia Joel Coen, per la prima volta senza suo fratello Ethan. Il film è, senza ombra di dubbio, una delle migliori trasposizioni Shakespeariane mai fatte, che ha come protagonisti due giganti assoluti come Denzel Washington e Frances McDormand e che ha un bianco e nero tra i migliori degli ultimi decenni, da mozzare il fiato. Se la trasposizione è ottima ma comunque classica, la forza delle immagini, delle scenografie e della fotografia è tale da poter, eventualmente, mettere qualsiasi altra cosa in secondo piano, poco da dire. Passato sorprendentemente in sordina, è un’opera meravigliosa e da non perdere, nonostante si trovi su Apple TV, una delle piattaforme meno utilizzate in Italia.

2) Apollo 10 e Mezzo – Richard Linklater (Netflix)

Seconda posizione e medaglia d’argento per il terzo film d’animazione in classifica, l’ultima fatica di un regista meraviglioso come Richard Linklater, autore di quel capolavoro che è la Trilogia Before, che torna all’animazione dopo A Scanner Darkly del 2006. Apollo 10 e Mezzo, ispirandosi liberamente sull’infanzia dello stesso Linklater, ci racconta l’estate del 1969 e la corsa allo spazio che culminerà con l’allunaggio dell’Apollo 11. Linklater è un maestro assoluto nel raccontare l’infanzia, l’adolescenza, la crescita e tutto ciò che comporta nella vita di un ragazzo, il Coming of Age, il romanticismo, l’amore e la fine di esso e quindi, in una sola parola, la vita, in maniera realistica e mai banale. In questo caso poi, attraverso un film d’animazione dallo stile unico, ricordando a tutti un punto fondamentale : l’animazione non è un genere ma una tecnica tramite la quale si può raccontare qualsiasi tipo di storia. Un film a dir poco meraviglioso ed adatto ad ogni tipo di spettatore. Da non perdere.

1) What Do We See When We Look At The Sky? – Alexandre Koberidze (Mubi)

Al primo posto troviamo What Do We See When We Look At The Sky?, film del Georgiano Alexandre Koberidze, presentato in anteprima alla 71° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Opera meravigliosa, intima, con una delle fotografie migliori viste negli ultimi anni e che richiama lo stile del Nord Europa, essa non è altro che una fiaba : il film infatti ci racconta la storia di Lisa e Giorgi, due giovani che si incontrano casualmente e tra cui sboccia l’amore ancor prima che i due si presentino ma che, nonostante questo, si danno un appuntamento per rivedersi. I due vengono però maledetti a risvegliarsi ogni giorno con un aspetto diverso e, per questo, condannati a non riconoscersi mai, nonostante magari si trovino nello stesso bar o passino per la stessa strada e che, nonostante ciò rappresenti una maledizione, si dimostra essere la benzina necessaria per raccontare questa straordinaria storia che vuole mostrarci la magia del quotidiano, la bellezza delle piccole cose, dei piccoli gesti, attraverso un racconto indirizzato ed adatto a chiunque. Un film certamente non perfetto ma che rappresenza una perla nel panorama cinematografico attuale e che purtroppo, in Italia, non ha mai visto la sala ed è arrivato solamente grazie a quella piattaforma tanto di nicchia quanto di assoluta qualità che è Mubi. Esso viene quindi premiato con la prima posizione, sperando che venga scoperto e riscoperto da più persone possibili, sperando che ciò possa servire, in futuro, a portare film del genere in sala, ovvero dove meritano di essere.