In un mondo cinematografico e televisivo dove la fanno oramai da padrone prodotti e storie di stampo teen, che si rifanno alla cultura nerd e tutto ciò che gira intorno agli anni 80, basti citare film come “Super 8”, “Ready Player One” o serie tv come “Stranger Things”, ecco che si ritaglia un posto anche “Ghostbusters: Legacy” (“Ghostbusters: Afterlife”) di Jason Reitman. Si tratta del terzo capitolo della serie che ci racconta degli acchiappafantasmi, senza contare il remake/reboot di Paul Feig del 2016, operazione fortunatamente completamente slegata dal franchise. Il primo film del 1984 riscosse all’epoca un successo strepitoso, grazie ad una storia che mescola alla perfezione commedia, azione, horror e che si rivela fin da subito un vero e proprio cult. Qualche anno dopo, nel 1989, viene prodotto anche un secondo capitolo diretto sempre da Ivan Reitman e con la squadra originale degli acchiappafantasmi formata da Dan Aykroyd, Bill Murray, Harold Ramis ed Ernie Hudson. Successivamente si parla in più di un’occasione della realizzazione di un possibile sequel diretto delle prime due pellicole. Finalmente nel 2019 quest’operazione prende vita quando viene assunto Jason Reitman, si proprio il figlio di Ivan, per scrivere e dirigere il nuovo film sui “Ghostbusters”. Un progetto con una storia e personaggi nuovi, ma che non si dimentica del passato tra citazioni ed easter egg, dai più visibili a quelli più nascosti. “Ghostbusters: Legacy” racconta la storia di Callie (Carrie Coon), la mamma e dei suoi due figli Trevor e Phoebe (rispettivamente Finn Wolfhard e McKenna Grace), una famiglia costretta a trasferirsi a Summerville, una piccola cittadina dell’Oklahoma, per scoprire la segreta eredità lasciata dal nonno. Una nuova avventura alla riscoperta del mondo degli acchiappafantasmi attraverso una storia più improntata verso un cinema per ragazzi, ma senza forzare mai la mano. Il personaggio attorno al quale ruota l’intero film è la piccola Phoebe: la giovane McKenna Grace si cala alla perfezione nei panni di questa tosta ragazzina appassionata di scienza. Il film si concentra sul ripercorrere i passi del primo capitolo riuscendo a dare vita a quel mix perfetto che mescola proprio come il primo film commedia, azione e horror (molto leggero naturalmente). Il regista a sua volta ripercorre le orme del padre e tutta la sua passione per la storia e per il mondo dei “Ghostbusters” viene incanalata nel personaggio  di Gary Grooberson, interpretato da un’ottimo Paul Rudd. “Ghostbusters: Legacy” è un altro film che ha passato una fase di distribuzione parecchio travagliata perché come tanti altri progetti, per via della pandemia, ha dovuto subire più di una volta lo slittamento dell’uscita al cinema. Disponibile finalmente in sala dal 18 Novembre 2021, un film che un vero appassionato della saga non può perdere. Un operazione riuscita grazie ad uno splendido lavoro di scrittura, delle ottime interpretazioni ed una messa in scena che riesce a restituire quell’atmosfera incredibile dei primi capitoli senza provare ad emularne la potenza o cercando di riscuotere più successo, ma semplicemente porta vanti la storia dando nuova linfa vitale ad un franchise che sembrava aver definitivamente fallito con il remake/reboot del 2016.

“Tuo padre non era di molto aiuto in casa, girava gli interruttori al massimo – Quindi non ci ha lasciato niente? – Proprio niente non direi.”

Dialogo tra Janine Melnitz (Annie Potts) e Callie (Carrie Coon).

Fanno parte del cast, oltre ai già citati in precedenza, anche il piccolo Podcast, un ragazzino che stringe fin da subito amicizia con Phoebe ed interpretato da Logan Kim, Lucky, una ragazza che lavora assieme a Trevor in un fast food ed interpretata da Celeste O’Connor, Bokeem Woodbine nei panni dello sceriffo Domingo, oltre ad una grande serie di camei che solo i fan dei precedenti capitoli possono cogliere. 

Insomma “Ghostbusters: Legacy” è il sequel che il franchise degli acchiappafantasmi meritava da tempo. Un film probabilmente in ritardo di un paio d’anni, ma che riesce a riproporre alla perfezione la vera essenza che ha reso indimenticabili le prime due pellicole. Un operazione nostalgia a cui non manca senza ombra di dubbio il cuore, soprattutto sul finale. Un film capace di emozionare lo spettatore, in particolare modo per chi ha vissuto o chi col tempo si è appassionato alle avventure dei fantastici acchiappafantasmi. “Ghostbusters: Legacy” è quindi una sorta di passaggio di testimone che tenta di appassionare una nuova generazione di ragazzi. Un vero e proprio omaggio ai primi due capitoli e soprattutto al compianto ed indimenticabile Harold Ramis.

Voto: 8/10

– Andrea Boggione