Box Office 16-22/01/2023: Me contro Te primi nel weekend e Avatar: La via dell’acqua oltre i due miliardi

i me contro te aiutano il cinema

Articolo pubblicato il 23 Gennaio 2023 da Bruno Santini

Avatar: La via dell’acqua”, come ormai da due settimane preventivato anche dal più scettico degli analisti, ha superato la soglia dei 2 miliardi. Soffermarsi ulteriormente circa questo traguardo appare insensato dal momento che oramai il film di Cameron è destinato a finire molto probabilmente oltre i 2,2 miliardi e l’unico dubbio che permane è se sarà in grado di superare il totale di “Titanic” (che nel weekend di San Valentino avrà l’ennesima re-realese a livello globale) per diventare il terzo incasso maggiore della storia del cinema.

 

Una tematica che invece da ormai mesi è cara a questa rubrica è quella relativa alla carenza di offerta di film nelle sale e in questo articolo si cercherà, a partire dai dati italiani e statunitensi degli ultimi sette giorni, di mettere in luce i paradossi che questa situazione sta generando nel mercato e anche gli eventuali spunti che può suscitare.

(Fonte Dati Cinetel.it)
(Fonte Dati The Numbers.com)

I pochi film in sala nel 2022

 

Me contro Te il film- Missione Giungla” ha sbaragliato la concorrenza nel mercato italiano, ponendo fine al predominio di “Avatar: La via dell’acqua”, che tuttavia mette a segno l’ennesimo weekend da oltre un milione di euro. Insieme al successo del film con protagonisti Sofì e Luì si assiste, sempre nel mercato italiano, a tutta una serie di commedie (da “Tre di troppo” passando per “Il grande giorno” fino ad arrivare a “Grazie ragazzi”) che, pur ottenendo incassi inferiori agli standard pre-pandemici, stanno decisamente rivitalizzando il settore delle sale, ottenendo dei risultati che fino a metà dicembre (ovvero poco più di un mese fa) parevano impensabili per un genere che sembrava destinato a scomparire.

 

Allo stesso modo osserviamo i risultati prodigiosi di “Le otto montagne” che con i suoi oltre 5 milioni di euro e quasi 800mila biglietti staccati sta ottenendo un totale che sarebbe stato ragguardevole anche in un periodo pre-pandemico.

 

A proposito di tali numeri è bene sottolineare come in Italia sia ancora presente una folta pletora di spettatori che sono pronti a visionare il cinema d’autore o comunque meno commerciale direttamente in sala. Questa caratteristica che, seppur in tono minore, è condivisa con la Francia dovrebbe portare a investire sulla promozione e la distribuzione il più efficienti possibili anche di film che, a un primo sguardo, possono sembrare di ardua ricezione da parte del grande pubblico, infatti vi è ancora uno zoccolo duro non irrilevante di spettatori che facendo riferimento ai circuiti d’essai è alla ricerca di film più di nicchia.

 

Anche negli Stati Uniti c’è una top ten composta da titoli o con tenute assolutamente stellari (“Avatar- La via dell’acqua” e “Il gatto con gli stivali 2-L’ultimo desiderio”) o da film di genere in grado di riscuotere un successo clamoroso (“M3gan”) o da altri infine che pur con budget tra i 20 e i 50 milioni finiranno a breve per risultare se non profittevoli nel loro percorso theatrical, senza dubbio nel corso dei successivi sfruttamenti (“The Plane” e “A Man Called Otto”).

 

A corollario vi sono inoltre produzioni negli Stati Uniti come “The Wale” e “Missing” che con budget da progetti indipendenti stanno ottenendo degli ottimi successi.

Cosa è dunque che manca al momento per una ripresa, se non definitiva, quanto meno più decisa del box office? La risposta è piuttosto semplice: i film.

I soli 493 film, secondo i dati forniti da Box Office Mojo, rilasciati nel 2022 rappresentano il numero più basso registato sul mercato americano dal 2001 in poi, fatta eccezione per i due anni di pandemia. (Fonte dati Box Office Mojo.com)
"Il gatto con gli stivali 2- L'ultimo desiderio" ha avuto un quinto weekend maggiore rispetto quello di tutti i film del 2022 che hanno esordito con più di 100 milioni, tranne ovviamente "Avatar- La via dell'acqua" (Fonte Dati Box Office Mojo.com)

Come si può piuttosto agevolmente osservare nella tabella, il 2022 è stato un anno nella media per quanto riguarda la media di incasso per i film rilasciati nelle sale americane, ma assolutamente insufficiente per quanto concerne il numero delle uscite, in particolare se si fa riferimento alle wide realese (cioè i film che vengono distribuiti contemporaneamente in 1000 o più cinema sul territorio degli Stati Uniti).

Questo è un dato che la NATO (National Association of Theatre Owners) ha più volte sottolineato e sul quale continua incessantemente a puntare i riflettori: alle sale mancano film da proiettare.

 

Chiaramente parte di questo calo va addotto all’espansione delle piattaforme streaming, tuttavia il giustificarlo solo così parrebbe ridicolo. Anche nel 2019 infatti i servizi streaming erano una realtà ben consolidata, eppure venivano distribuiti nelle sale quasi il doppio dei film che sono stati rilasciati nel 2022.

Quali possono essere dunque le ulteriori cause di questo calo? La più importante forse può essere ricondotta alla graduale ripresa che sta avvenendo dal periodo pandemico. Per diversi mesi infatti le produzioni si sono dovute fermare del tutto, provocando un rallentamento sulla tabella di marcia delle uscite e una carenza di prodotto per le sale. A questo si è aggiunta la credenza per diversi mesi, sostenuta anche da alcuni CEO piuttosto rilevanti, che il business theatrical fosse morto, non rendendosi conto che si stava soltanto gettando alle ortiche un settore da decine di miliardi di dollari l’anno. L’arrivo di dirigenti come David Zaslav alla Warner Discovery e il ritorno di personalità come Bob Iger alla Disney si spera possa riportare queste major su una via più improntata alla distribuzione in sala.

 

Le uscite di film di punta di questo 2023 sembrano essere più numerose di quello appena trascorso, si spera che siano sufficienti a colmare un gap con il passato ancora piuttosto ampio.