Empire Of Light – La spiegazione del finale del film di Sam Mendes

spiegazione finale empire of light sam mendes

Articolo pubblicato il 12 Marzo 2023 da Paola Perri

Empire Of Light è il nuovo film di Sam Mendes (American Beauty, 1917) con protagonista Olivia Colman (La Favorita, The Crown). Un film drammatico e simbolico sui sentimenti umani e l’espressione cinematografica dei legami tra individui, in un poetico gioco metareferenziale, candidato agli Oscar 2023 nella categoria Miglior Fotografia. Di seguito, la trama e un approfondimento sul finale metaforico della pellicola Empire Of Light.

La trama di Empire Of Light, diretto da Sam Mendes

1980. Hilary Small (Colman) è una direttrice di sala del cinema Empire, situato sulla costa di Kent in Inghilterra. Hilary è una donna psicologicamente instabile: soffre di depressione e ha problemi di relazione, motivo per cui passa la maggior parte del suo tempo da sola. Assume quotidianamente dei farmaci e soccombe a una relazione segreta con il suo capo (Colin Firth) pur di tenersi stretta il posto di lavoro. Improvvisamente la sua vita monotona viene scossa dall’arrivo di un nuovo collega: Stephen.


Il giovane Stephen si dimostra subito cordiale nei confronti della protagonista, la quale non può fare a meno di essere attratta dal suo fascino e carisma. Lo stesso ragazzo sembra essere intrigato dall’animo tormentato della collega più adulta. Dopo alcune confidenze, scopre infatti che Hilary ha trascorso del tempo in un ospedale psichiatrico, per curare la sua depressione. I suoi sbalzi d’umore la costringono, inoltre, ad assentarsi diverse volte dal luogo di lavoro.


La precaria situazione idilliaca fra i due (che si sviluppa intensamente nel corso della pellicola) culmina inesorabilmente quando le condizioni mentali di Hilary peggiorano, e l’ “aspetto” di Stephen desta discriminazioni e scherno nei cittadini della contea inglese, apparentemente poco inclini all’integrazione delle altre etnie. Con un’amara consapevolezza, i due capiscono quindi che la loro relazione porterà solo guai, e che ci sarà  sempre qualcuno che, osservandoli insieme, griderà allo scandalo.

spiegazione finale empire of light sam mendes

La spiegazione del finale di Empire Of Light, film con Olivia Colman

Empire Of Light di Sam Mendes racconta dell’importanza delle connessioni umane, e di come queste condizionino inevitabilmente le nostre vite. Così come il Cinema riesce a creare una connessione sensoriale con gli spettatori, e a smuoverli a livello emotivo. Empire of Light è forse il film più delicato del regista, con una chiave di lettura malinconica dovuta ad una inesorabile separazione fra i protagonisti. 

 

La pellicola ha abbastanza potenziale per ritenerla una delle pellicole più belle mai realizzate da Mendes. Un continuo gioco di contrasti e similitudini incanta lo spettatore. Tra i tanti, Hilary (Colman) è un personaggio solitario che si ritrova a dirigere un Cinematografo, luogo per eccellenza di collettività umana. La vita della protagonista viene sconvolta dall’arrivo del nuovo impiegato Stephen, da cui viene sedotta istantaneamente. I due sembrano essere molto affini, e comprendiamo che (come lei) anche il ragazzo subisce continue incomprensioni.

 

Nonostante ci sia un’evidente complicità, la differenza d’età e il diverso colore della pelle rappresentano due ostacoli pesanti per la società del tempo, metaforicamente espressa dall’ambientazione invernale e l’atmosfera fredda della pellicola. Tuttavia, per quanto fugace, la relazione fra i due risulta essere un’esperienza formativa per entrambi: apprendono l’uno dall’altra che la mezza età non pone fine alla vita degli esseri umani, e il pregiudizio altrui non deve tantomeno ostacolare.

 

La morale di Empire Of Light (enfatizzata dalla sottotrama dell’uccellino ferito) si basa dunque sulla speranza dei personaggi, sulla speranza di una vita migliore. Sui piccoli momenti quotidiani che ci distraggono dalle responsabilità e dalle difficoltà della vita. Come andare al Cinema e perdersi davanti a un racconto che ci emozioni. Il piano superiore del cinema, inutilizzato e per questo deteriorato assume invece un significato opposto. Una sala spettrale e vuota, metafora di un tempo irrecuperabile.

 

Eppure in quel luogo desolato, l’amore fra Hilary e Stephen può trovare vera espressione. Soltanto lì il tempo si ferma e la coppia può essere libera di esprimere la propria essenza e i propri sentimenti senza la paura di essere giudicati da occhi indiscreti. Per quanto poco duratura, poiché prima o poi è doveroso e opportuno ritornare alla realtà, la relazione (il Cinema) ha avuto un peso specifico nelle vite di questi personaggi.