Il termine del sesto episodio della seconda stagione di “Chucky” è stato un grande shock per gli spettatori. Con la costruzione di questo capitolo successivo, disponibile gratuitamente su Mediaset Infinity, c’è l’ambizione di far raggiungere il pathos a dei livelli molto alti, ma tale ambizione verrà davvero rispettata?
La sinossi del settimo episodio della seconda stagione di Chucky
“Dopo la morte di Nadine provocata dal Chucky buono, Jake non ha più alcuna intenzione di aiutare la bambola a redimersi. Poco dopo la tragedia, anche Nica, Kyle e Glenda si recano sul posto, così tutti si alleano e decidono di collaborare temporaneamente con la dottoressa Amanda Mixter per togliere l’anima di Chucky dal corpo di Nica. Tuttavia, per trasferire l’anima dell’assassino nell’unico bambolotto rimasto, c’è bisogno prima di fare una cosa: esorcizzare Chucky.”
La recensione del settimo episodio della seconda stagione di “Chucky”
Probabilmente uno dei punti di forza più grandi dell’episodio è l’ambiziosa citazione a “L’Esorcista“, ripresa attraverso ottime inquadrature dall’alto ed un grande utilizzo di effetti speciali pratici e splatter. Nonostante la cosa possa sembrare troppo derivativa, in realtà la personalità di Chucky riesce a far distinguere l’intera operazione da una semplice copia del classico di William Friedkin, sfruttando anche degli elementi che il pubblico si aspetta, pensando al film del 76, per poi sorprendere con degli improvvisi ed inaspettati colpi di scena, soprattutto nel finale dell’esorcismo.
Nell’episodio precedente era stato criticato l’utilizzo di Andy, il quale sembrava ridotto ad una semplice marionetta. Qui invece viene finalmente dato spazio ai suoi sentimenti nei confronti di Chucky, rivelando parte del tormento che l’ha consumato per anni e dando una rappresentazione dell’idea di avere una vita normale, ormai quasi dimenticata a causa di tutti i grandi traumi che il piccolo killer gli ha fatto passare durante l’infanzia e l’adolescenza. I riferimenti alle vicende dei primi due capitoli della saga sono riuscite ed un momento in particolare potrebbe riscaldare il cuore dei fan più nostalgici.
Il tentativo di redenzione
Se la redenzione di Chucky sembra ormai persa, è interessante notare l’incredibile trasformazione di padre Bryce, il quale, di fronte ad una realtà completamente sconosciuta ai suoi occhi, sembra ritrovare il vero senso della fede. Dopo una forte critica legata al pensiero assolutista della Chiesa ed alla presa di posizione dello stesso padre, sorprende che l’ambiguità percepita negli episodi precedenti passi ad un lato più positivo, rivelando la stessa posizione di prete come una sorta di scappatoia per distinguersi e creare un dovere morale da dare ai propri fedeli. Si tratta forse di una delle evoluzioni più piacevoli ed inaspettate di tutta la serie.
Il discorso di redenzione continua con Glenda: è interessante notare la sua enorme contrapposizione con Chucky, nonostante abbia ereditato lo stesso istinto da killer. Don Mancini mostra il peso delle nuove generazioni che devono portare sulle spalle le cattiverie commesse da quelle vecchie, dimostrando che, pur ereditando delle caratteristiche da quella precedente umanità, queste ultime possano essere usate per altro, sviluppando una personalità che mostra l’importanza dell’evoluzione. Da qui colpisce il contrasto con Nika, che invece commette proprio l’errore di abbassarsi alla stessa dinamica assolutista di Chucky nel momento sbagliato.
Parlando della possibilità di prendere i lati positivi dalla vita, un altro elemento estremamente interessante è il modo in cui Lexi voglia conservare nel suo cuore tutto ciò che di buono c’era in Nadine per aiutarla ad andare avanti, segno che le buone azioni delle persone che si sono apprestate a tendere la mano possono ancora essere tramandate anche dopo la morte, creando una grandissima contrapposizione tra la scelta di arrendersi e la scelta di lottare davvero nonostante tutte le cattiverie subite.
Nonostante tutti questi elementi molto intriganti, l’episodio appare forse il più problematico di tutti a livello di struttura, a causa della stranissima volontà di costruire il pathos di una puntata finale, nonostante sia risaputo che si tratta solo del penultimo episodio, creando un’inevitabile situazione anticlimatica legata proprio al destino di Chucky. Inoltre, dopo quello che è accaduto a Nadine, si è sentita la mancanza di trattazione adeguata del senso di colpa di Jake, il quale dovrebbe essere amplificato ed i pochi tentativi non bastano a renderlo interessante quanto lo sviluppo degli altri personaggi. Tuttavia manca il finale di stagione, quindi c’è ancora un episodio per alzare la posta stupendo ancora di più il pubblico.
