Recensione – The Mandalorian 3×07 (Le Spie)

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Articolo pubblicato il 13 Aprile 2023 da Paola Perri

Prosegue la recensione della terza stagione di The Mandalorian con un articolo dedicato al settimo episodio della nota serie ambientata nell’universo di Star Wars, disponibile su Disney Plus ogni mercoledì. Di seguito, un breve riassunto della trama e la recensione della nuova puntata di The Mandalorian.

La trama della puntata 3×07 di The Mandalorian

Moff Gideon è sano e salvo, e progetta di distruggere l’intera stirpe mandaloriana. L’impero non è morto e possiede spie all’interno della Nuova Repubblica. Gli ex-imperiali sembrano lavorare ad un inquietante progetto sulla clonazione umana, chiamato “Negromante”. Nel frattempo su Nevarro giungono Bo-Katan e Din Djarin di ritorno dalla loro spedizione alla ricerca di altre tribù mandaloriane; i guerrieri si incontrano sul pianeta ed è evidente la tensione fra le fazioni.

 

Il droide IG-11 è stato ripristinato con il nuovo nome di IG-12, e si rivela un ottimo sostegno per Grogu; quest’ultimo riesce infatti a comandare senza troppe difficoltà i movimenti del robot. Le tribù mandaloriane, guidate da Bo-Katan partono in missione su Mandalore. Qui la donna racconta ai suoi simili come ha consegnato la Spada Oscura a Gideon in segno di resa, ma sia stata successivamente tradita dall’uomo. Poco dopo Din giura fedeltà a Bo-Katan.

 

Un’improvvisa imboscata nemica sorprende i Mandaloriani in ricognizione sul proprio pianeta, i quali sono costretti a scappare, ma non prima di aver incontrato Gideon con la sua nuova armatura da Soldato Oscuro forgiata in lega di Beskar. Per permettere ai compagni di fuggire, uno dei cacciatori del Clan di Din Djarin decide di sacrificarsi, così che gli altri abbiano tutto il tempo necessario. Così muore per mano delle Guardie Pretoriane.

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La recensione della puntata 3×07 di The Mandalorian

La settima puntata della terza stagione di The Mandalorian è diretta da Rick Famuyiwa. Risulta evidente il minutaggio più consistente dell’episodio, che supera (titoli di coda inclusi) i cinquanta minuti. La meticolosa cura nella fotografia e nelle scenografie balza immediatamente all’occhio, sin dal primo frame, così come l’utilizzo di dettagli e citazioni nascoste all’interno della sceneggiatura. Sommariamente l’episodio, pur essendo più lungo dei precedenti, scorre gradevolmente.

 

Il ritorno del villain principale della serie (Moff Gideon) lascia presagire lo scontro finale con Din Djarin a cui si assisterà nella prossima puntata, che rappresenta il finale di stagione. A tal proposito, è apprezzabile il tentativo da parte degli autori di giustificare tramite questa puntata (ma anche nelle precedenti, tramite trama orizzontale), per quanto possibile, gli errori di scrittura commessi nella cinematografica trilogia sequel di Star Wars

 

Particolarmente per quanto concerne gli eventi mostrati in Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker, la sceneggiatura forniva una spiegazione riguardo la morte e successivamente la “risurrezione” dell’Imperatore Palpatine. Quest’ultimo, ci veniva esplicitato, era tornato in vita tramite misteriosi esperimenti di clonazione, che hanno favorito d’altronde la creazione di una sua stirpe. In questo episodio di The Mandalorian, la menzione della <<creazione di cloni>> esplicita palesemente un riferimento a quell’elemento narrativo. Il legame, attualmente, risulta fortunatamente credibile e logico.

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