Recensione – Peter Pan & Wendy: il live action Disney con Jude Law

Articolo pubblicato il 1 Maggio 2023 da Bruno Santini

Inizialmente pensato per l’uscita in sala, poi riprogrammato per lo streaming direttamente su Disney Plus, Peter Pan & Wendy è un film diretto da David Lowery (Sir Gawain e il Cavaliere Verde) con Jude Law, che veste i panni del Capitan Uncino, uscito in streaming il 28 aprile 2023. Il film in questione costituisce il remake live action di Le avventure di Peter Pan, classico Disney del 1953, nonché l’adattamento dell’opera teatrale Peter Pan. Il bambino non voleva crescere. Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere a proposito del film, relativamente alla trama e alla recensione di Peter Pan & Wendy

La trama di Peter Pan & Wendy

Wendy (Ever Anderson) è la figlia dei coniugi Agenore e Mary, sorella maggiore dei due fratelli John e Michael, per cui è una figura di riferimento costante. Quasi ogni sera, prima di addormentarsi, la madre racconta loro le avventure di Peter Pan, di cui sono particolarmente appassionati: quando Wendy è tenuta a diventar donna, e ad abbandonare infanzia e fanciullezza, sembra ribellarsi, esprimendo la sua volontà di rimanere sempre bambina. Per questo motivo, durante la notte viene raggiunta da Trilli (Yara Shahidi) e Peter Pan (Alexander Molony) che, tramite la magia della fata e i suoi ricordi felici, insegnano alla ragazza come volare. I cinque abbandonano Londra per raggiungere L’Isola che non c’è. Qui, dovranno confrontarsi non soltanto con i bambini sperduti e il mondo fantastico dell’isola, ma anche con Capitan Uncino (Jude Law) – di cui si racconta il passato – e dalla sua ciurma, che metto a dura prova la salvezza di tutti. 

Recensione di Peter Pan & Wendy: un remake anonimo e incolore 

“Ce n’era davvero bisogno?” È questa la prima domanda che inevitabilmente viene in mente allo spettatore prima (e dopo) la visione di Peter Pan & Wendy; in una contemporaneità dominata da remake, sequel, requel e altri tentativi di rivitalizzare e servirsi di materiale preesistente, non sorprende certamente l’uscita – anche se direttamente in streaming, su Disney Plus, di Peter Pan & Wendy. A dire il vero, si tratta di un progetto del 2016, che aveva immediatamente coinvolto quel David Lowery che poi troverà vocazione nel ben più memorabile Sir Gawain e Il Cavaliere Verde. Ancora una volta, dunque, l’elemento cardine che si trova alla base del processo di analisi riguarda l’effetto interesse che può o meno essere maturato nei confronti di prodotti la cui storia è ampiamente nota, di cui si cerca di offrire connotazione ulteriore ma che, allo stesso tempo, rimangono vittima di operazioni strutturali piuttosto semplici e scarne, che restituiscono contenitori formalmente ed esteticamente gradevoli, a cui si aggiunge ben poco altro. 

 

Peter Pan & Wendy rappresenta un emblema di anonimato: un film il cui peso specifico, dal punto di vista tanto tecnico quanto narrativo, appare piuttosto scarno, in un contesto di generale incolore che non fa mai il passo più lungo della gamba, decidendo di non cambiare mai le carte in tavola o rimescolarle (come avveniva, ad esempio, in Hook – Capitan Uncino, ma era ben altro tipo di regia), ma accontentandosi di un generico compitino. Intrattiene? Nel suo essere scorrevole, di certo non appesantisce o annoia. Accontenta lo spettatore? Si può dire generalmente di sì, dunque sarebbe anche piuttosto ingeneroso parlare di esperimento fallito o di film flop: Peter Pan & Wendy appartiene ampiamente alla schiera di prodotti da focolare, dalla visione immediatamente domestica e per cui la componente analitica appare piuttosto limitata. 

 

Un buon lavoro sugli effetti visivi – escludendo la rappresentazione del trasfigurato Big Ben – tenta di nascondere le enormi lacune di scrittura: il film di David Lowery sceglie volontariamente di parlare ad un pubblico infantile, scolorendo ogni possibile annesso caratteristico o personalistico, annullando la profondità di numerosi personaggi (di fatto, gli unici connotati sono quelli di Wendy, Peter Pan, Capitan Uncino e Spugna) e riducendo a sterile macchietta anche alcuni simboli iconici, tra cui quello del coccodrillo. Ne deriva, in ultima analisi, una mediocrità da “senza infamia e senza lode”, di cui si possono osservare i difetti guardando con la lente di ingrandimento e si può ben ricordare che, in fin dei conti, alla base di tutto c’è una volontà – riuscita – di generare intrattenimento effimero. 

Un Jude Law divertito, che però non basta

Unica nota di colore che merita di essere citata, relativamente al discorso interpretazioni, è quella di Jude Law. Il film si concentra particolarmente sulla connotazione del Capitan Uncino approfondendo la storia di James Hook: ne deriva un lavoro sulle origini, anch’esso parte del progetto strutturale che sta alla base dei remake degli ultimi anni. Di certo, non si può dire che l’attore non sia a suo agio nei panni dell’acerrimo nemico di Peter Pan, risultando la presenza più tridimensionale tra tutte quelle del film e offrendo, in maniera intelligente, anche un ribaltamento della dicotomia buono-cattivo che vede in Capitan Uncino un uomo necessariamente spietato: il rivale che ha bisogno dell’altro, concetto che Il Cavaliere Oscuro ha portato all’estremizzazione con la contrapposizione Batman-Joker, viene qui ripreso per mezzo della smorfia beffarda di Jude Law, che osserva soddisfatto il ritorno del suo nemico di sempre. Appare ben nota la volontà, al termine di una visione come Peter Pan & Wendy, di sacrificare gran parte della scrittura per meglio enfatizzare quella di Hook, recando un giusto peso al ruolo del palesemente divertito Jude Law. Non si può certo dire che basti: eppure, è pur sempre un qualcosa. 

Voto:
2/5
Andrea Barone
0/5
Andrea Boggione
0/5
Christian D'Avanzo
0/5
Matteo Pelli
1/5
Gabriele Maccauro
2/5
Paola Perri
1.5/5
Vittorio Pigini
2.5/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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