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Hollywood: inizia lo sciopero degli sceneggiatori

Hollywood: lo sciopero degli sceneggiatori inizia

Erano settimane che il sindacato degli sceneggiatori aveva minacciato di iniziare una protesta e di non scrivere più alcun lavoro per diverse major ad Hollywood. Diverse case di produzione hanno cercato di trattare, ma da poco le trattative sono saltate e definitivamente è cominciato il “No Pages Without Fair Wages” (“Niente Pagine Senza I Giusti Salari”), lo sciopero ufficiale degli sceneggiatori sia per chi lavora al cinema che per chi lavora in televisione!

Perché c’è lo sciopero degli sceneggiatori a Hollywood

La cosa è legata principalmente agli eventi avvenuti durante la pandemia: da quando le piattaforme streaming hanno cominciato a dominare il campo, i compensi degli attori, dei registi e di molti tecnici di Hollywood sono stati adattati alle nuove modalità di retribuzione, ma quelle degli sceneggiatori, secondo la Writers Guild of America, sono state le uniche ad essere rimaste invariate.

Un’altra accusa molto forte è quella di aver aumentato il lavoro free lance degli sceneggiatori, non ricompensando i salari promessi nonostante gli introiti della major continuassero a crescere. Le case produttrici si sono dichiarate disposte a venire incontro agli sceneggiatori, ma non hanno accettato tutto quello che il sindacato a proposto e siccome, per quest’ultimo, la cosa non era abbastanza, si è deciso di dare il via allo sciopero.

Hollywood: perché c'è lo sciopero degli sceneggiatori

I grandi danni dello sciopero degli sceneggiatori a Hollywood

Le major su cui i vari dipendenti puntano il dito e scioperano maggiormente sono soprattutto quelle come Prime Video, Disney Plus, Netflix e Apple, ma lo sciopero rischierà di danneggiare anche tutti gli altri. Infatti tra gli sceneggiatori scioperano anche quelli che scrivono gli show di presentatori come Jimmy Fallon o Jimmy Kimmel, ovvero tra i programmi più utilizzati in assoluto per la promozione dei prodotti cinematografici da presentare al grande pubblico.

I late show appena menzionati sono solo alcuni dei vari elementi importantissimi per Hollywood e, se lo sciopero va avanti per le lunghe, rischierebbe di danneggiare tutta l’Estate che avrà circa un blockbuster in uscita a settimana e che ha il compito proprio di risollevare l’industria, quindi sarebbe un danno enorme e non sarebbe da escludere i rimandi di numerosi film.

Non si tratta della primo sciopero degli sceneggiatori, perché l’ultima volta è avvenuta nel 2008: quello sciopero costò all’industria circa 1.5 miliardi di dollari. Adesso quindi bisogna solamente vedere se le major si dichiareranno disposte a ritrattare ancora, perché la situazione rischia di farsi sempre più problematica.