Da Blade a Deadpool 3: i progetti Marvel a rischio con lo sciopero

Blade e i Marvel Studios si bloccano con lo sciopero

Articolo pubblicato il 6 Maggio 2023 da Bruno Santini

Dopo aver raccontato i principali motivi delle proteste nel nuovo sciopero degli sceneggiatori WGA, veniva accennato come le vittime “preferite” del fenomeno fossero, per le varie ragioni, le produzioni di serie tv. Il cinema infatti sembrava potesse essere sostanzialmente “salvo”, o comunque con effetti decisamente meno espansivi rispetto a quelli riscontrati nel mondo della televisione. Ma si accennava anche al fatto che non fosse del tutto sicuro che lo sciopero non impattasse anche nelle produzioni cinematografiche ed infatti si sono rivelati i primi effetti di ritardo nelle produzioni. Ecco di seguito quello che sta succedendo e, soprattutto nell’ambito della Marvel, quali sono i progetti maggiormente a rischio a causa dello sciopero degli sceneggiatori. 

Blade bloccato dallo sciopero

Da Blade a Deadpool 3: i Marvel Studios bloccati dallo sciopero degli sceneggiatori

Come riportato da The Hollywood Reporter, il prossimo film diretto da Yann DemangeBlade” è stata la prima vittima cinematografica dello sciopero degli sceneggiatori. Il prossimo film del MCU con protagonista Mahershala Ali aveva già avuto una produzione molto travagliata per una serie di problematiche ma, finalmente, gli Studios sembravano aver trovato una soluzione, con le riprese che avrebbero dovuto svolgersi verso la fine di maggio, se non fosse che il 2 maggio è iniziato lo sciopero degli sceneggiatori che sta tenendo sotto scacco le produzioni cinematografiche e televisive. Il fenomeno ha infatti interrotto la pre-rpoduzione del film sul diurno cacciatore di vampiri, che dovrà riprendere una volta terminate le azioni di protesta, ma che potrebbe non essere l’unico sviluppo bloccato dallo sciopero.

 

 

Mentre infatti altre produzioni hanno in fase di sviluppo uno o due film da portare avanti, ormai i Marvel Studios possono (e devono) tenere il ritmo anche di 3 film da produrre contemporaneamente, per non parlare delle serie tv. Per questo “Blade” potrebbe non essere la sola vittima illustre del potente kolossal dell’intrattenimento, che già ha dovuto infatti interrompere la produzione anche della serie tv “Wonder Man“, con le riprese che, anche in questo caso, ricominceranno una volta trovato l’accordo tra WGA e AMTPT.

 

 

Si sta iniziando a stimare infatti, da fonti interne la testata giornalistica, che ci sarebbe attualmente 1 miliardo di dollari di costi di produzione esposto a causa dello sciopero e questo perché, soprattutto i Marvel Studios, sono particolarmente noti nel settore per portare avanti le proprie sceneggiature giorno per giorno, modificando gli scritti direttamente sul set. Sono decisamente gli esempi in tal verso soprattutto negli ultimi anni. Per quanto riguarda “Spider-Man No Way Home“, gli sceneggiatori Chris McKenna, Erik Sommers sembrerebbe avessero passato tutto il Natale 2020 a rielaborare il terzo atto, ovvero quando si conclusero gli accordi con le star Toby Maguire e Andrew Garfield per poter inserire i loro personaggi in sede di sceneggiatura. Nel film del 2018 “Ant-Man and The Wasp“, lo sceneggiatore non accreditato Patrick Burleigh (“Eternals”) avrebbe scritto circa 25 pagine al giorno sul set, con il regista Peyton Reed e i dirigenti della Marvel, tra cui Kevin Feige, che si ritrovavano per poter revisionare il suo lavoro ogni sera. Ma sono molti altri gli esempi del fatto che gli sceneggiatori Marvel trovino i loro spunti vincenti direttamente sul set e coinvolgendo direttamente gli attori principali, come avvenne anche nel film del 2021 “Black Widow” dove lo sceneggiatore Eric Pearson preparò una sequenza a tavolino sul set dopo essersi confrontato con Scarlett Johansson, Florence Pugh, David Harbour e Rachel Weisz.

 

 

L’attuale sciopero degli sceneggiatori dunque potrebbe avere ripercussioni particolarmente incisive per i Marvel Studios che, in questo momento, stanno infatti preparando diversi suoi prodotti da lanciare nel breve tempo possibile. Oltre “Blade” e “Wonder Man”, a rischio sembrerebbe esserci “Captain America: New World Order” (le riprese si stanno attualmente tenendo ad Atlanta), così come “Agatha: Coven of Chaos” (in piena fase di riprese) e “Deadpool 3“, il quale quest’ultimo avrebbe dovuto iniziare le riprese proprio a fine maggio 2023 dopo che erano state posticipate dal 1° del mese. Se lo sciopero dovesse avere breve durata (cosa che al momento sembrerebbe essere distante dalla realtà), momentaneamente salve dovrebbero essere le riprese del film “Thunderbolts“, con le riprese previste invece per il mese di giugno.

Joe Russo e l'IA

Sciopero degli Sceneggiatori: i Marvel Studios corrono ai ripari?

Per venire incontro al fenomeno del nuovo sciopero degli sceneggiatori WGA, i Marvel Studios e in generale le case di produzione cinematografiche, stanno cercando di trovare quante più soluzioni possibili pur di venire incontro alle esigenze dettate dalle azioni di protesta. Vengono previste infatti dagli accordi collettivi alcune clausole – tipo la cosiddetta “da (A) a (H)” – che offre un certo margine di manovra alla produzione e al regista per aggiungere, modificare e tagliare elementi di sceneggiatura in tempo per i piani aziendali, cambiando direttamente la direzione tecnico-artistica del film e in particolare permette di porre aggiustamenti nei dialoghi della narrazione nel periodo precedente e postumo le riprese. Ma c’è invece chi, oltre a questi cavilli legali, starebbe pensando proprio di immettere la tecnologia all’interno dello sviluppo della sceneggiatura di un film o serie tv.


Quello dell’Intelligenza Artificiale è un punto già presente nelle proteste del nuovo sciopero degli sceneggiatori WGA e, nelle ultime ore, la testata Above the Line avrebbe riportato come, per settimane ormai, i principali Studios stiano già pianificando di utilizzare l’IA per generare script basati su libri, fumetti o altre fonti, e altri IP di pubblico dominio. Il motivo è di facile inquadramento nelle logiche economico-produttive delle major, potendo già contare su uno script anche abbozzato già pronto e poter ingaggiare sceneggiatori per modificare e migliorare quel materiale di partenza, riducendo notevolmente i costi di produzione tra tempi e salari.


Anche lo stesso regista Joe Russo (Avengers: Infinity War” e “Avengers: Endgame”) aveva anticipato recentemente questo ipotetico scenario. Ad aprile, durante un panel moderato da Collider, Joe Russo si è lasciato ad andare ad importantissime dichiarazioni: <<Dobbiamo partire dal presupposto che l’AI ci sarà, volenti o nolenti. Ma il grande valore che ha in sé è la democratizzazione della narrazione. Questa cosa ha un valore incredibile. Significa che chiunque, in questa stanza, potrebbe raccontare una storia, o fare un videogioco su larga scala, con l’aiuto di un motore grafico fotorealistico o un motore di gioco e degli strumenti basati su intelligenza artificiale. Penso che sia la cosa che mi entusiasma di più. […] Viviamo in un mondo dove un’intera generazione (la generazione Z), si muove agilmente con queste tecnologie e non le teme. Quindi, potenzialmente, ciò che possiamo fare è utilizzare questi strumenti per ingegnerizzare la narrazione, per cambiarla. Si può avere una storia che si evolve continuamente, in un videogioco come in un film come in una serie tv. Si potrebbe andare a casa, salvare l’AI sulla propria piattaforma streaming e dirle: “Voglio un film con protagonista il mio avatar fotorealistico e l’avatar fotorealistico di Marylin Monroe. Voglio che sia una commedia romantica perché ho avuto una giornataccia”. Il risultato è una storia apprezzabile, con dialoghi che imitano la tua voce, visivamente fotorealistica. Improvvisamente hai una commedia di 90 minuti della quale sei protagonista.>>.


Il regista ha poi continuato ad indicare la prossima strada produttiva da seguire attraverso l’IA: <<Kevin Feige arrivava e ci diceva: “Mi serve che Civil War sia pronto tra un anno e mezzo”. E noi dicevamo: “Ok, dacci dieci minuti e troviamo una storia da raccontare”, e ci mettevamo al lavoro. Abbiamo sviluppato un processo molto disciplinato nel quale ci siedevamo attorno a un tavolo e trovavamo una storia che avesse una scala globale e continuasse la narrazione iniziata in quattro altri film che erano in produzione. È un processo che si è evoluto in maniera molto efficiente, fino ad arrivare a farci produrre Endgame. A quel punto abbiamo iniziato ad applicarlo ad altre produzioni. […] Ora viviamo in un mondo fatto di sequel perché i costi sono così proibitivi da rendere troppo rischioso fare film che non siano basati su cose già uscite. Dobbiamo trovare un’area che ci permetta di rischiare di nuovo, e questa cosa potrà accadere solo quando si abbasseranno nuovamente i costi. […] Un modo può essere generare proprietà intellettuali con la AI.>>.


Da seguire l’esperimento posto in essere dagli sviluppatori Skyler Hartle e Brian Habersberger riguardo “Nothing, Forever“, ovvero una sticom animata statunitense, trasmessa live su Twitch, che ha la peculiarità di essere creata e sviluppata esclusivamente attraverso l’IA, con episodi, dialoghi ed immagini creati automaticamente e potenzialmente infiniti (questo prima che arrivò il ban sulla piattaforma per dichiarazioni transfobiche). Insomma l’IA all’interno dei consigli d’amministrazione, delle principali case di produzione, sta già prendendo fortemente piede e lo sciopero degli sceneggiatori WGA contrasta fortemente questo nuovo format produttivo: questo strappo bloccherà le major nell’uso dell’IA, scendendo a patti con gli autori degli script, oppure sarà il fenomeno di rottura definitivo per modellare i nuovi canoni produttivi nel mondo dell’intrattenimento?