Articolo pubblicato il 15 Maggio 2023 da Alessio Minorenti
Dopo un primo weekend che faceva presagire il peggio “I guardiani della galassia volume 3” è riuscito in ciò che nessun film Marvel era stato capace di fare negli ultimi anni, ovvero avere un calo nel secondo weekend affatto disastroso.
Ecco i risultati dell’ultimo fine settimana al box office Italiano e statunitense:


I numeri al box office di I guardiani della galassia 3
Ciò che per molte pellicole sarebbe soltanto un risultato sufficiente per un film che esordisce con più di 100 milioni di dollari al botteghino nordamericano e per di più appartenente ad un universo come quello Marvel può persino assumere i contorni del miracoloso. Basti pensare che “Avatar: La via dell’acqua” ebbe un secondo weekend con un calo comparabile a questo. Chiaramente non si vuole con ciò suggerire che il film di Gunn avrà il successo del colossal di James Cameron ma piuttosto sottolineare come in un periodo come quello attuale i blockbuster a calare in questo modo nel secondo weekend sono una rarità.
Questo spinge a consolidare un’idea che ormai da tempo si è diffusa tra gli analisti del box Office, ovvero che la Marvel non sia stata in grado (al di là di sporadiche eccezioni) nel post “Avengers: Endgame” di accaparrarsi il passaparola positivo del pubblico. Fondamentalmente dunque il problema del colossale studio di produzione è di ordine qualitativo e se da un lato “I guardiani della galassia 3” testimonia come vi sia ancora un pubblico a cui rivolgere tali pellicole, dall’altro l’abbandono di Gunn e la china perennemente calante in termini di qualità lasciano presagire un futuro non necessariamente roseo per le pellicole targate MCU.
Certo sperare in una ripresa non è impossibile tuttavia se il pubblico continuasse come nell’ultimo periodo a rigettare a partire dal secondo weekend le opere Marvel allora si creerebbe una sproporzione difficilmente sanabile tra budget messi in campo e incassi al box Office.
Il punto è dunque se considerare questa pellicola una mosca bianca o persino il canto del cigno di un universo o un punto di svolta dal quale ripartire. Certo è che la DC ha dimostrato eloquentemente in questo periodo post-pandemico che ormai il solo fatto di produrre un film supereroistico non è sufficiente a incassare grandi somme al botteghino.