Articolo pubblicato il 21 Maggio 2023 da Bruno Santini
“Fast & Furious” è uno dei franchise di maggior successo figlio dell’industria cinematografica statunitense. Una saga nata all’inizio del nuovo millennio che, nel corso degli anni, ha saputo crearsi una fan-base importante, oltre ad una serie di record al botteghino e due titoli sopra il miliardo di dollari complessivo. Dal 18 Maggio 2023 arriva nelle sale italiane il decimo capitolo, “Fast X” diretto da Louis Leterrier (“L’incredibile Hulk”, “Now You See Me”) con protagonista Dominic Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia. Un progetto entrato in sviluppo nel 2014 che segna l’inizio della conclusione della saga, la quale si completerà dopo altri due capitoli che chiuderanno una sorta di trilogia all’interno del franchise. Di seguito la trama e la recensione di “Fast X”.
La trama del decimo capitolo del franchise
Dom e la sua famiglia vengono nuovamente messi a dura prova, questa volta a mettere i bastoni tra le ruote alla squadra c’è Dante Reyes (Jason Momoa), figlio di Hernan Reyes ed in cerca di vendetta per la perdita della fortuna di famiglia, dopo gli eventi narrati in “Fast Five” (2011) e la rapina a Rio de Janeiro. Una premessa che porta Toretto ancora una volta al centro di un complotto che porterà la famiglia a dividersi, formare nuove ed inaspettate alleanze, senza dimenticare dei ritorni di vecchi amici e nemici.

“Sto pensando ad una cosa che ha detto il piccolo B - Papà tu non hai paura di niente - ma io ho paura. Paura di perdere le persone che amo.”
Cit. Dominic Toretto (Vin Diesel)
La recensione di “Fast X” di Louis Leterrier
“Fast X” segna l’inizio della cosiddetta “fine della corsa”: una scelta di marketing che rispecchia la forza di un franchise che punta a realizzare nuovi record al box-office. Un aspetto che da tempo funge da filo conduttore di un progetto che da diversi anni è considerabile una delle più famose saga di successo della storia del cinema. Il nuovo capitolo, il decimo, ripropone ancora una volta quello che “Fast & Furious” porta sullo schermo oramai dal quarto film in avanti. Toretto e la sua famiglia finiscono per doversi scontrare con il nemico di turno all’interno di una storia basata sull’action. Jason Momoa interpreta Dante Reyes, personaggio che viene presentato al pubblico come il figlio di uno dei villain della saga, più precisamente il nemico del quinto capitolo del franchise. Un meccanismo utilizzato spesso come espediente per sviluppare un ulteriore sequel. Anche questo decimo film ha la struttura tipica del FF di turno: una storia semplice, uno sviluppo ancor più semplice, spostamenti in vari parti del globo tra Europa, Asia, Stati Uniti e Sud America, il tema della famiglia e il classico scontro tra la squadra ed il nuovo nemico. Una struttura che ha sempre ripagato a livello di incassi, ma che dimostra da tempo quanto la qualità sia lontana da un progetto del genere, spesso figlio anche delle scelte e desideri del fandom.
Uno degli aspetti che da sempre contraddistingue i film della saga cinematografica è l’incredibile spettacolarizzazione degli inseguimenti ad alta velocità, scontri automobilistici o fisici che giocano sulla cosiddetta “sospensione dell’incredulità” tanto cara ai film del franchise. Il problema è che tutti, dal cast agli addetti ai lavori, si prendono dannatamente sul serio. Una scelta che finisce per riversarsi in maniera negativa sulla riuscita della pellicola attraverso delle dinamiche considerabili fuori dall’ordinario e che non risultano credibili. Situazioni ai limiti della normalità che spesso hanno come protagonista Dominic Toretto, personaggio creato con l’accetta e che, arrivato al decimo film della saga, pare oramai essere quasi la parodia di se stesso. Non aiutano le capacità di un attore mediocre come Vin Diesel che, però, lungo la sua carriera ha saputo anche regalare un paio di ottime performance. E’ vero che la più memorabile resta sicuramente quella nei panni dell’ex criminale e pilota di gare clandestine, ma alla fine il progetto qualitativamente migliore a cui ha preso parte l’attore restano i Guardiani di James Gunn. Lungometraggi dove tra l’altro presta solo unicamente la sua voce attraverso tre soli vocaboli.
“Fast & Furious”, anche questa volta, propone un cast corale ricco di grandi nomi da Vin Diesel a Michelle Rodriguez, passando per i vari Tyrese Gibson, Ludacris, Jordana Brewster, Sung Kang e Nathalie Emmanuel che riprendono i rispettivi ruoli. Inoltre fanno parte del film anche John Cena, Charlize Theron, Jason Statham, Brie Larson, Helen Mirren e Rita Moreno. Una sfilza di personaggi che bene o male mostrano sia i pregi sia i difetti del film: da un lato la capacità di portare in scena trame e sotto trame diverse che danno spazio ai vari protagonisti, ma dall’altro lato manca un minimo di sviluppo, nessun personaggio ha un vero e proprio approfondimento, risultando fin troppo piatti e monotoni. Elementi che ovviamente finiscono per influenzare la pellicola. Proprio come la componente legata all’azione: la sequenza più adrenalinica all’intero film resta quella ambientata a Roma (le riprese si sono svolte oltre che nella capitale, anche a Torino aumentando la curiosità del pubblico italiano). Tra le vie della città eterna prende vita una scena di puro action, in perfetto stile FF. Nonostante un montaggio schizofrenico e lontano da una fluidità visiva che avrebbe regalato qualche spunto di riflessione in più, si tratta di una sequenza che si amalgama alla perfezione con il modus operandi del film.

“Dominic Toretto, fra poco conoscerai a fondo la paura. Ti sei costruito una bellissima vita, piena di amore e di famiglia. Io non ho potuto averla, sei stato tu a rubarmela: il mio futuro, la mia famiglia, ma ora io distruggere la tua, pezzo per pezzo.”
Dante Reyes (Jason Momoa)
La fine della corsa ha inizio
Insomma, dopo il deludente nono capitolo, anche questo “Fast X” non fa altro che portare sullo schermo un film d’azione a cui manca quella sostanza e quell’action che hanno segnato in passato il successo di un paio di episodi del franchise. La qualità non è mai stata il fine ultimo di questi progetti, ma quantomeno alcuni progetti sono riusciti volenti o nolenti a ritagliarsi uno spazio anche tra i blockbuster più riusciti. Questa saga ne ha passate tante, sicuramente è arrivato il momento di chiudere i battenti, ma non prima di spremere fino all’ultimo il progetto. Anche questo decimo capitolo non fa altro che andare in una sola direzione: la stessa storia che oramai si ripropone con gli stessi interpretati da ben più di due/tre film. Perdendo anche solo quel misero fascino che i primi capitoli oppure anche solo il 6° ed il 7° sono riusciti a portare sullo schermo.
L’abbandono oramai da qualche anno del vero fulcro della storia, le corse d’auto clandestine, ha segnato il franchise, ma la saga ha saputo spesso reinventarsi nel tempo. Chissà se con questo decimo capitolo diviso in tre parti riuscirà a dar vita ad una conclusione quantomeno degna per la saga. Regalare un pizzico di qualità ad un prodotto audiovisivo resta, ad oggi, un’utopia, nonostante delle indubbie potenzialità. Senz’altro per il pubblico più mainstream legato ai grandi blockbuster americani questa tipologia di cinema e di fruizione resta manna dal cielo, ma il finale decisamente aperto di “Fast X”, con il sequel diretto in uscita programmato per il 2025, potrebbe risultare un errore. La distanza pare un pelo fuori portata visto la tipologia di spettatori a cui è diretta questo tipo di operazione. Nonostante “Fast & Furious” resti ad oggi uno di quei progetti che fanno parte dell’immaginario collettivo cinematografico, restringere i tempi tra un’uscita e la successiva quando si tratta di un film diviso in tre parti potrebbe aiutare. Ovviamente, proprio come successo per la decisione di passare alla realizzazione di una trilogia per suddividere questo decimo film, la produzione è ancora in tempo per cambiare e modificare i piani. Magari tornando sui propri passi riguardo all’espansione del franchise attraverso un proseguo del più che riuscito spin-off “Hobbs & Shaw” (2019), forse uno dei capitoli migliori della saga.