I migliori fantasy da vedere in streaming a giugno 2023

Articolo pubblicato il 23 Giugno 2023 da Bruno Santini

Dopo l’appuntamento di maggio ecco nuovamente una selezione delle migliori pellicole da vedere in streaming di genere fantasy, per non lasciare che la propria scelta sia tirannicamente presa dall’inesorabile algoritmo delle piattaforme streaming.

I migliori fantasy da vedere in streaming a giugno 2023

Ce n’è come al solito per tutti i gusti, dal più macabro racconto alla favola più luminosa. Ecco una selezione dei migliori fantasy da vedere in streaming a maggio 2023:

Il pianeta selvaggio (1973) – Mubi

Se si è appassionati di animazione (o anche solo di cinema) non si può prescindere dalla visione di “Il pianeta selvaggio”, perla inossidabile del cinema anni 70 e frutto di una collaborazione artistica francese e cecoslovacca. La pellicola è diretta e scritta da René Laloux e disegnata da Roland Topor. Il tentativo di dare una misura di ciò che ci si troverà di fronte una volta cominciata la visione di quest’opera è pressoché impossibile. Da un lato infatti vi è una trama che è meravigliosamente in grado di innestare all’interno di una narrazione che riprende topoi del mito delle folgoranti variazioni sul tema, che paiono scardinare ciò che da innumerevoli opere era stato precedentemente standardizzato. 


Dal lato puramente visivo invece il film assume una tal serie di stratificazioni e intraprende un numero esorbitante di innovazioni stilistiche che anche solo se ci si mettesse a enumerare non basterebbe un intero giorno. Basti sapere che nessuna pellicola moderna può rivaleggiare con il grado di varietà visiva, voglia di stupire e genuino amore per il fantastico che si trovano nei poco più di 80 minuti del Pianeta Selvaggio. Paesaggi psichedelici si intersecano con suggestioni di tipo surrealista, ogni regola visiva è dapprima esposta e poi violata, le aderenze cromatiche sono il frutto di uno studio maniacale che produce però una sinfonia visiva senza eguali.

Good Manners (2017) – Mubi

Pellicola diretta da Marco Dutra e Juliana Rojas, “Good Manners” rappresenta una interessante rielaborazione del mito del licantropo calato nel contesto sud americano. La base culturale di partenza è chiaramente propizia per un racconto che preveda la presenza di una delle creature fantastiche più amate e filmate da hollywood,dal momento che i due registi brasiliani possono far riferimento al folklore sud americano che vede nel Chupacabra una delle sue creature miticamente più celebri. In tal senso in effetti il film tratta delle paure e delle fobie ancestrali del Paese in cui è ambientato, rileggendo tuttavia il tutto in una chiave prettamente politica. 


Moltissima della filmografia brasiliana recente infatti (che si tratti di un melodramma splendido come “La vita invisibile di Euridice Gasmao” o di un thriller come “7 prigionieri”) sembra non poter fare a meno di affrontare in modo più o meno diretto i  propri problemi sociali e antropologici, acuiti ancor di più dallo scenario politico attuale. In questo caso il film si pone come un coming of age con elemento fantastico, forse un pò prolisso nella narrazione ma comunque in grado di esprimere un chiaro punto di vista e di suggestionare con spaccati di vita della società brasiliana di tutti i giorni. L’utilizzo della creatura è ben calibrato e non distoglie l’attenzione della pellicola dalla sua tematica centrale che è una critica amara alla xenofobia e al razzismo con cui in Brasile il diverso è accolto.

Donnie Darko (2001) – Prime Video

Pellicola generazionale con protagonista Jake Gyllenhaal e diretta da Richard Kelly è uno dei casi produttivi tra i più curiosi degli ultimi decenni. Sempre in bilico tra fantasy e fantascienza questo film fu un clamoroso tonfo al botteghino in virtù della sua natura senza dubbio stramba e di un riferimento molto esplicito a un incidente aereo come causa scatenante della narrazione che subito dopo l’11 settembre non permise ai produttori di pubblicizzarla a dovere. A più di venti anni dalla sua uscita rimane ancora un oggetto misterioso e a tratti unico del panorama eccentrico del cinema indipendente a stelle e strisce, spesso incline a narrazioni fantasmagoriche ma poco efficaci. 

 

Donnie Darko invece riesce a calibrare in modo intelligente la sua stranezza con una sincera e profonda analisi del disagio del suo protagonista, solitario e lunatico individuo della provincia americana. Spesso gli Stati uniti tendono a essere raccontati in modo fin troppo programmatico e sommario, elargendo giudizi netti su un posto che in realtà si conosce ben poco. Donnie Darko in modo non diretto ma tuttavia efficace riesce a cogliere delle sfumature e dei dettagli che spesso non si incontrano sul grande schermo, rendendolo ancora oggi una pellicola attuale.

Viaggio nell’isola misteriosa (2012) – Netflix

Se ciò che si cerca è una pellicola basse pretese che sappia fornire un intrattenimento genuino e efficace  allora optare per “Viaggio nell’isola misteriosa” diretto da Brad Peyton, tratto da Jules Verne e interpretato da un Dwayne Johnson agli albori della sua celebrità, potrebbe essere una scelta sensata. Il film è un’ora e mezza di avventurosa scoperta di un luogo inesplorato che vede un gruppo di protagonisti simpatici e piuttosto carismatici collaborare per superare tutti gli ostacoli che gli si parano di fronte. Lo schema sembra calzare a pennello alle caratteristiche dell’attore californiano tant’è vero che uno schema praticamente identico verrà riproposto in entrambe le pellicole di Jumanji in cui lui è protagonista.