Articolo pubblicato il 21 Aprile 2022 da wp_13928789
C’erano pochi dubbi sul fatto che in questo weekend “The Batman” avrebbe sbaragliato la concorrenza, tuttavia non era scontato che sarebbe riuscito ad imporsi come secondo miglior risultato dalle riaperture, dietro solo all’inarrivabile “Spider-Man: No Way Home”. Questa è l’ennesima dimostrazione, dopo i recenti buoni risultati di “Assassinio sul Nilo” e “Uncharted”, che il cinema d’intrattenimento con budget corposi riesce ancora a trovare nelle sale un pubblico di riferimento piuttosto vasto che giustifica ampiamente lo sfruttamento theatrical di questi prodotti.
Discorso a parte va fatto invece per i film di minore portata, anche se pure su questo fronte qualcosa sembra ricominciare a muoversi; “Belfast” ha avuto un ottimo secondo weekend e se riuscirà a mantenere un buon numero di sale fino alla cerimonia del 28 Marzo potrebbe accrescere ancor di più i suoi incassi. Grande assente al momento è il cinema italiano che ha deciso deliberatamente di disertare questo primo trimestre e che comincerà a riaffacciarsi soltanto a partire da questo fine settimana con “C’era una volta il crimine” e “Corro da te”, due film da tenere sott’occhio e che sarebbe fondamentale dessero risultati se non buoni almeno incoraggianti.
Partiamo innanzitutto con i dati settimanali:

A svettare è come preannunciato “The Batman” con un risultato che anche in tempi pre-pandemici (come peraltro confermato in sostanzialmente tutti gli altri mercati europei) sarebbe stato da considerarsi notevole. Va infatti notato che questo è il terzo rilancio in nemmeno 15 anni del personaggio e che la durata di quasi tre ore del film avrebbe potuto scoraggiare una parte degli eventuali spettatori che invece hanno dimostrato ancora una volta che se l’appeal della pellicola è forte non vi sono limitazioni anti-contagio o alla consumazione in sala che reggano. Il risultato dell’ultimo film di Matt Reeves è ottimo anche se confrontato con quello della trilogia Nolaniana: “Batman Begins” esordì nel suo primo giorno con 454.223 euro, “Il cavaliere oscuro” con 718.019 euro e “Il cavaliere oscuro-Il ritorno” con 1.287.831 euro. “The Batman” dunque ha avuto un esordio simile a quello ottenuto dal “Cavaliere oscuro” e di gran lunga superiore a quello del primo capitolo della passata trilogia mentre è risultato ovviamente inferiore a quello dell’ultimo film con il quale sarebbe tuttavia scorretto confrontarlo. Questo fan ben sperare non solo per il prosieguo della tenuta del film nel nostro mercato, ma anche per le future iterazioni di quella che si prospetta essere un progetto comprendente almeno 3 pellicole.

Procediamo ora con il confrontare il risultato ottenuto da questo “The Batman” con quello dei due diretti da Tim Burton e con i 3 diretti da Nolan, al fine di capire come si potrebbe posizionare in questa classifica in termini di biglietti venduti (cercando cioè di epurare i totali da sovraprezzi o anche minime spinte inflazionistiche). Premessa doverosa prima di mettere in atto questo confronto: i dati dei due Batman degli anni 90 che prenderemo in considerazione appartengono ad un periodo nel quale la capillarità della rilevazione dei biglietti venduti sul nostro territorio era molto minore di quella che è adesso e inoltre i sistemi informatici di raccolta dati erano primitivi. I numeri che utilizzeremo sono quelli raccolti su 88 città censite, definite al tempo “Città Capozona”, i cui dati erano pubblicati sul “Giornale dello spettacolo” e che coprivano circa il 50% del mercato italiano, dunque questi paragoni (il cui fine non è quello di restituire una fotografia precisa, quanto più di individuare le tendenze relative alle pellicole dedicate a questo personaggio) vanno interpretati cum grano salis.
Il primo “Batman” di Tim Burton fu un successo planetario di dimensioni inimmaginabili e riportò in voga il genere supereroistico, caduto nel dimenticatoio dopo l’altrettanto roboante expolit del “Superman” del 78 diretto da Richard Donner, staccando nel nostro Paese 1.720.396 biglietti (circa 12 milioni di euro attuali). Nettamente peggiore fu la performance del suo seguito “Batman il ritorno”, in un periodo storico nel quale non era affatto scontato che un sequel replicasse il successo del primo capitolo, sia in Italia che nel resto del Mondo, tant’è vero che nel nostro mercato staccò appena 568mila biglietti (circa 4 milioni di euro attuali, ossia pari più o meno all’esordio del Batman di Pattinson).
Il rilancio di Nolan riuscì a riaccendere l’interesse sul personaggio, pur non facendo faville al box office mondiale, infatti “Batman Begins” staccò da noi 1 163 306 biglietti (pari a circa 8.1 milioni di euro, risultato che “The Batman” dovrebbe agevolmente superare). Il vero successo planetario della rilettura del regista statunitense avvenne con “Il cavaliere oscuro” capace di incassare più di un miliardo in tutto il mondo. Nonostante questo enorme successo, ai nostri botteghini non migliorò sostanzialmente il risultato del suo predecessore staccando 1 589 771 biglietti (circa 11 milioni di euro, risultato che il Batman con protagonista Robert Pattinson può ambire a superare). Chiudiamo questa breve rassegna con “Il cavaliere oscuro- Il ritorno” che con i suoi 1 miliardo 81 milioni di dollari in tutto il globo è il film di Batman ad aver incassato di più nella storia del cinema. Questo capitolo staccò nel nostro mercato 2 213 825 biglietti (circa 15 milioni di euro, risultato che sarebbe sorprendente l’ultimo Batman riuscisse a superare). Curioso infine notare come “Joker”, il film sul più celebre villain dell’uomo pipistrello, uscito nel 2019 abbia venduto più di 4 milioni di biglietti in Italia, risultando di gran lunga il film più di successo legato all’universo del personaggio DC.
Come già anticipato la prossima settimana saranno rilasciati due film italiani che speriamo vivamente possano ottenere, visti soprattutto i cast che li compongono, soddisfazioni al box office. Da notare infine come queste saranno le prime nuove uscite a poter beneficiare della consumazione in sala di cibo e bevande, sarà infatti rimossa dal 10 Marzo la restrizione, ormai anacronistica, che non permetteva di farlo.