Recensione – Aliens vs Predator 2, il secondo spin-off diretto dai fratelli Strause

Recensione - Aliens vs Predator 2

Articolo pubblicato il 23 Agosto 2023 da Matteo Pelli

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: Aliens vs Predator 2
Genere: Fantascienza, Horror
Anno: 2007
Durata: 94′
Regia: Colin e Greg Strause
Sceneggiatura: Shane Salerno
Cast: Reyko Aleysworth, Steven Pasquale, John Ortiz, Johnny Lewis, Kristen Hager
Fotografia: Daniel C. Pearl
Montaggio: Dan Zimmerman
Colonna Sonora: Bryan Tyler
Paese di produzione: Stati Uniti d’America

Come un fulmine a ciel sereno, a Natale del 2007 (ma in Italia a gennaio del 2008) Alien e Predator tornarono sul grande schermo per riempirsi di mazzate dopo il primo tentativo di rissa del 2004 targato Paul W.S. Anderson. A dispetto della data di uscita però, Aliens vs Predator 2 è tutt’altro che un film natalizio fatto di buoni sentimenti. Ecco la recensione di Aliens vs Predator 2 diretto da Colin e Greg Strause con Steven Pasquale, John Ortiz, Reyko Aleysworth e Kristen Hager

La trama di Aliens vs Predator 2, diretto dai fratelli Strause

La tranquillità della contea di Gunnison, Colorado, viene bruscamente interrotta da una serie di misteriose sparizioni con annessi brutali omicidi, nei quali lo sceriffo Eddie Morales (John Ortiz) brancola letteralmente nel buio. Lo sceriffo ignora che alla base di tutto c’è la schianto di un’astronave Yautja che, durante il volo, è stata attaccata da un pericoloso ibrido che ha sterminato l’equipaggio a bordo. La collisione del velivolo ha difatti liberato alcuni facehugger xenomorfi tenuti in stasi dai cacciatori, dando così il via ad un’infezione di massa comandata dall’ibrido PredAlien che nel frattempo ha acquisito sempre più forza. Per contrastare questo abominio viene mandato un esperto cacciatore Yautja sulla Terra, intanto Morales con l’aiuto del ladruncolo Dallas (Steven Pasquale) inizia a fare i conti con il reale motivo degli omicidi a Gunnison.

La recensione di Aliens vs Predator 2, un secondo spin-off deludente

Aliens vs Predator 2 (in originale Aliens vs Predator: Requiem), non prende in giro nessuno e non fa nessun tipo di volo pindarico. Il film diretto dai fratelli Colin e Greg Strause, fin dai primi trailer, presentava una virata prepotente verso lo splatter allontanandosi di netto dalle atmosfere fumettistiche e fracassone del precedente film firmato Paul W.S. Anderson. Una scelta che, almeno sulla carta vedendo i trailer, si presentava come vincente: il ritorno alla violenza visiva poteva essere un buon biglietto da visita per un film che tornava a giocare nel campionato dell’horror puro e semplice. Purtroppo però la sostanza non è assolutamente in linea con la forma.

 

 

La sceneggiatura di questo sequel, ad opera di Shane Salerno, rasenta il ridicolo sotto parecchi punti di vista. Partendo dall’ambientazione urbana: se Predator in un contesto cittadino può funzionare come già ampiamente dimostrato in passato (Predator 2 di Stephen Hopkins ne è la dimostrazione), lo stesso non si può dire dello xenomorfo ideato da H.R. Giger. L’alieno con acido al posto del sangue, oltre a vedersi col contagocce nonostante il plurale del titolo suggerisca il contrario, è relegato allo stilema della classica bestia assetata di sangue messo in scena solamente per massacrare qualsiasi cosa che respiri, un trattamento poco incline alla natura dello xenomorfo, più a suo agio negli spazi chiusi e assolutamente snaturato in un agglomerato urbano. Nella guerra tra le due razze aliene più famose di Hollywood a uscirne vincitore è sicuramente il Predator, Salerno e gli Strause scenicamente rappresentano in maniera tutto sommato soddisfacente la creatura inventata dai fratelli Thomas, strizzando l’occhio più di una volta al capostipite di John McTiernan, citandolo più volte all’interno della pellicola. Un piccolo passo in avanti rispetto al precedente capitolo, ma non è tutto oro quello che luccica.

 

 

La componente umana è un altro grosso problema di questa pellicola. Esattamente come nel film del 2004, i personaggi del film non sono altro che carne da macello invischiati in una battaglia che non gli appartiene. In questo caso la loro presenza non è altro che un misero accessorio: gli eventi del film risultano essere troppo veloci e troppo raffazzonati per poter empatizzare con i (pochi) attori presenti in scena, tutti estremamente scolastici nella recitazione e poco credibili persino per un film che fa dello splatter il suo marchio di fabbrica. A partire dallo sceriffo Morales, passando per Dallas e suo fratello, finendo per Kelly (Reiko Aleysworth, già vista nella serie tv 24 con Kiefer Sutherland), una sorta di ex militare proto-Ripley: tutti i personaggi sceneggiati da Salerno risultano profondi come il cassetto di un comodino e poco approfonditi, rimanendo legati in un limbo di un’ora e mezza di fuggi fuggi generale generata dal nulla cosmico. Gli umani fanno solamente da comparsa in un andirivieni di situazioni tutte troppo simili tra loro e fin troppo didascaliche nel tentativo di omaggiare le rispettive saghe di Alien e Predator, fallendo però miseramente.

Recensione - Aliens vs Predator 2

Dove vedere Aliens vs Predator 2 in streaming

Cosa rimane, quindi, di questo Aliens vs Predator 2? Sangue, sbudellamenti, gore e tanto splatter. Gli Strause, qui al loro esordio come registi, prima di sedersi dietro alla macchina da presa erano degli effettisti con un curriculum di tutto rispetto. Da questo punto di vista, infatti, questo secondo spin-off riesce a riportare le atmosfere sporche e umide dei franchise di appartenenza alla loro dimensione originale, con una CGI ridotta all’osso a favore di un buon uso di trucchi prostetici. Al netto di alcune sequenze veramente disturbanti ma riuscite (come quella del PredAlien nel reparto maternità dell’ospedale), il tutto però viene oscurato letteralmente da una fotografia fin troppo buia, aggravata dalla presenza di eventi atmosferici nel terzo atto non del tutto favorevoli che creano sì il giusta situazione, ma incupiscono ancora di più la messa in scena mettendo a dura prova le retine degli spettatori. Il sangue e la violenza non bastano, tuttavia, a salvare Aliens vs Predator 2 (disponibile su Disney+) dal baratro: i fratelli Strause, complice una sceneggiatura al limite del delirio, rispettano in gran parte la mitologia delle due creature protagoniste del film ma trasformano un sequel di cui nessuno sentiva il bisogno in una mattanza di esseri umani senza arte ne parte. Il film, nonostante un buon successo al botteghino con centoventotto milioni incassati (a fronte di un budget di quaranta), è stato stroncato dalla critica facendo desistere la 20th Century Fox dall’idea di produrre un ipotetico Alien vs Predator 3.

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Alessio Minorenti
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