Articolo pubblicato il 24 Dicembre 2023 da Arianna Casaburi
Da alcune ore si è aperto un dibattito molto acceso riguardo la questione dell’intervallo nell’ultimo film di Martin Scorsese Killers of the Flower Moon, uscito nelle sale italiane il 19 ottobre 2023.
Cosa è successo per Killers of the Flower Moon? Le dichiarazioni di Martin Scorsese
Il problema nasce proprio dal fatto che il regista Martin Scorsese aveva consegnato il suo ultimo lavoro non includendo all’interno della pellicola un intervallo. Per quanto la durata di Killers of the Flower Moon richieda implicitamente una pausa, 206 minuti quindi circa tre ore e trenta, secondo alcuni non costituisce un’urgente necessità, dato che molti spettatori trascorrono molte più ore davanti allo schermo delle loro tv senza accorgersene. In realtà, come rivelato da Scorsese stesso, il film avrebbe dovuto avere una lunghezza maggiore:
“La nostra sceneggiatura iniziale superava le duecento pagine. Una sera abbiamo fatto una lettura collettiva: io, Leo, Eric e mia figlia, insieme ad altre persone. Nelle prime due ore, stavamo procedendo bene. Nelle seconde due ore, ci siamo resi conto che stava diventando un po’ troppo lungo, come si suol dire. Stavamo esaurendo l’energia della storia, e io volevo raccontare sempre più aspetti, volevo fare più digressioni, per così dire.”

I cinema che hanno violato il divieto di intervallo
Nonostante questo divieto prestabilito, alcuni cinema, fra una totalità di 10.000 sale, hanno deciso comunque di inserire una pausa che varia dai 6 ai 15 minuti, violando così l’accordo tra il regista, la casa di distribuzione Paramount e il produttore del film Apple Original Films. Da alcune indiscrezioni sono usciti alcuni nomi dei cinema che hanno già violato il divieto, tra cui il Lyric di Fort Collins, in Colorado fino al 26 ottobre che è stato costretto a eliminare l’intervallo dopo essere stato contattato dal distributore e dal produttore.
Anche la catena di cinema Vue con sede in Gran Bretagna, e il cinema indipendente di Amsterdam The Movies Haarlemmerdijk, entrambi europei, proponevano sui loro siti la proiezione del film con una pausa. Infine anche un rappresentante della catena UCI cinemas ha rivelato che quasi tutte le sue 80 sale sparse in Italia, Germania, Portogallo e Brasile, fatta eccezione per le sale con Imax di Porta di Roma, Orio e Campi Bisenzio, hanno effettivamente inserito illegalmente un intervallo di sei minuti a circa metà del film.