Recensione – Leo, il nuovo film di animazione con Adam Sandler

Recensione - Leo, il nuovo film di animazione con Adam Sandler

Articolo pubblicato il 21 Novembre 2023 da Bruno Santini

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: Leo
Genere: Animazione, Commedia, Fantastico 
Anno: 2023
Durata: 106 minuti 
Regia: Robert Marianetti, Robert Smigel, David Watchtenheim
Sceneggiatura: Robert Smigel, Adam Sandler, Paul Sado
Cast: Adam Sadler, Bill Burr, Cecily Strong, Jason Alexander, Sunny Sandler, Sadie Sandler 
Fotografia: – 
Montaggio: Joseph Titone, Patrick J. Voetbeg
Colonna Sonora: Geoff Zanelli 
Paese di produzione: Stati Uniti d’America

Leo è il nuovo film di animazione che ha fatto il suo esordio su Netflix il 21 novembre 2023, in tutti i paesi in cui è attivo il servizio. Sceneggiato e recitato (nell’ambito del cast vocale) da Adam Sandler, rappresenta un ritorno alla tanto amata commedia per il celebre attore di Ubriaco d’amore e Diamanti Grezzi: ma quale sarà stato il risultato? Di seguito, la trama e la recensione di Leo. 

La trama di Leo, il nuovo film di animazione su Netflix

Prima di proseguire con la recensione di Leo, il nuovo film di animazione su Netflix che vede Adam Sandler nel cast vocale ed Edoardo Leo nel doppiaggio italiano, si cita innanzitutto la trama del film, attraverso la sinossi che segue: 

 

 

La lucertola Leo è bloccato nella stessa scuola della Florida da decenni. Quando scopre che gli resta solo un anno di vita, progetta di fuggire verso la libertà, ma deve salvare la sua classe da una supplente terribilmente cattiva.
Leo: trama, cast e dove vedere il nuovo film con Adam Sandler in streaming

La recensione di Leo: una commedia familiare godibile su Netflix

L’importanza della comunicazione, del dialogo e del confronto, specie in età pre-adolescenziale e nel momento in cui si cresce, è certamente il tema dell’educazione dell’oggi, per cui non sorprende notare un ennesimo prodotto che si struttura tra i banchi di scuola e che, pur utilizzando il tono della commedia, tenta di impartire un insegnamento sacro per ogni persona. Certo è che la commedia scritta da Adam Sandler, protagonista anche della voce di Leo, non compie alcuno sforzo in più per elevarsi al di sopra di una godibile commedia familiare, ma – tutto sommato – questa è una scelta voluta: dal tono alle atmosfere scolastiche, passando per gli inserti di comicità e le canzoni presenti all’interno del film, tutto fa pensare ad un target che racchiuda bambini e famiglie, in un prodotto che, fin dal suo cast vocale, rispetta tali aspettative. Adam Sandler coinvolge anche i suoi figli all’interno del cast, creando così una commedia che riflette il sentimento domestico e sa emozionare il suo spettatore. 


Il contesto è quello di una scuola che vive il rapporto tra un metodo progressista di insegnamento e che, dovendo confrontarsi con il “nemico” di turno, scopre tutte le differenze con il passato: da un lato la lode, l’importanza dell’ascolto e la modernità di device elettronici; dall’altro i tomi pesanti, la rigidità della disciplina e l’insegnante-padrone. Tutto, in Leo, è volutamente esagerato e portato all’estremo, nell’idea di rappresentare più delle caricature umane che non dei personaggi veri e propri: l’intento, del resto, è il medesimo di una qualsiasi fiaba, che si avvale di topoi caratteristici per la rappresentazione di un tratto di personalità. È tuttavia interessante, nonostante questo presupposto, che il film si prenda del tempo per scandire, bambino dopo bambino, l’universo possibile di dimensioni familiari differenti, che vanno dal divorzio all’atteggiamento iper-apprensivo, passando per l’insicurezza di se stessi e la volontà (nel momento in cui si cresce) di piacere soprattutto dal punto di vista estetico. A questi temi si aggiungono, con la logorrea e il bullismo che partono dalla fragilità emotiva di bambini che, del resto, vengono rappresentati esattamente come si potrebbe raccontare ad uno studente che approccia al mondo adulto. Spazio, anche se nei limiti di una trattazione di questo genere, per la morte e per quel senso di ineluttabilità che porta a confrontarsi con l’inevitabile.  


Del resto, Leo non ricerca e non trova altro, affidandosi a delle canzoni che – per quanto forse eccessive in termini quantitativi – appaiono anche buone per testo e guizzo, oltre che a qualche sprazzo tecnico (come la soggettiva su Leo o l’effetto del vetro appannato) che conferisce un minimo di identità maggiore al prodotto. La comicità è un valore aggiunto, talvolta anche senza la necessità di una linea di dialogo, come da sempre nella carriera di Adam Sandler, ma non scade mai nella banalità o nella demenzialità, tentando di far sorridere tutta la famiglia nell’atto della visione. Un film assolutamente godibile, dunque, che scorre nei suoi 106 minuti complessivi e che, mettendosi nei panni di un bambino, può lasciare anche qualcosa o, semplicemente, può intrattenere per la sua durata. 

Voto:
3/5
Gabriele Maccauro
0/5
Christian D'Avanzo
0/5
0,0
0,0 out of 5 stars (based on 0 reviews)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO