Articolo pubblicato il 1 Dicembre 2023 da Andrea Barone
SCHEDA DELLA SERIE
Titolo della serie: Monarch – Legacy Of Monsters
Genere: thriller, spionaggio, giant monster movie
Anno: 2023
Durata: 50 min
Regia: Julian Holmes
Sceneggiatura: Andrew Colville
Cast: Anna Sawai, Kiersey Clemons, Kurt Russell, Ren Watabe, Wyat Russell, Mari Yamamoto, Anders Holm
Colonna Sonora: Leopold Ross
Paese di produzione: Stati Uniti D’America
La Legendary continua a costruire il mondo del Monsterverse, l’universo condiviso avente al centro i kaiju Godzilla e King Kong, attraverso la serie televisiva “Monarch: Legacy Of Monsters“. Dopo aver analizzato i primi due episodi, è uscito il terzo tassello della serie che è disponibile su Apple TV.
La trama di Monarch: Legacy Of Monsters 1×03
La serie continua ad alternarsi tra passato e presente, raccontando due storie contemporaneamente:
“Cate, Kentaro e May continuano ad essere braccati dalla Monarch, la quale comincia ad avere dei dissapori interni tra i suoi membri, decisi a trovare i ragazzi il prima possibile. Il trio chiede aiuto all’ex generale Lee Shaw, il quale è tenuto sotto osservazione dalla Monarch, ma riesce a fuggire andando alla ricerca di Hiroshi insieme ai suoi figli. Nel frattempo i flashback si ambientano nel 1954 e mostrano in che modo gli scienziati William e Mary ed il giovane Lee Shaw riescono ad ottenere l’attenzione del governo per farsi aiutare nelle ricerche sulla scoperta dei mostri giganti sul pianeta, ma la reazione del governo è inaspettata.”

La recensione del terzo episodio di Monarch: Legacy Of Monsters
In questo nuovo episodio, attraverso gli avvenimenti nel flashback, viene finalmente dato spazio al rapporto tra l’uomo e la natura, il tema centrale di tutto il Monsterverse. Questo tema viene inserito attraverso un contesto molto delicato, il quale evidenzia le paure dell’America poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Negli anni 50 c’è stato il fenomeno del Maccartismo, un’isteria di massa lanciata dal governo americano che contribuiva ad imprimere la paura nei confronti dei comunisti, lanciando una caccia alle streghe. Se all’epoca l’America aveva reazioni violente nei confronti dei suoi stessi cittadini, quale sarebbe stata la risposta di fronte alla scoperta dell’esistenza di mostri giganti che vagano sul pianeta da anni? Da tale spunto viene rivolta una critica contro il militarismo: il governo ha paura di ciò che viene dall’esterno e di una possibile invasione a Washington, per questo tutto ciò che può fare l’America è rispondere al fuoco prima di essere aperta a qualsiasi dialogo, uccidendo la scienza e fermando l’evoluzione del progresso. La scena dell’interruttore è un concentrato di tensione straordinario, nonostante lo spettatore sia perfettamente a conoscenza di quello che succederà in futuro. Il modo in cui si è riusciti ad omaggiare la poetica originale del personaggio di Godzilla senza essere incoerenti con le nuove impostazioni del Monsterverse è semplicemente da applausi.
Nonostante la spietata critica nei confronti dei militari, l’episodio non pone di tutta l’erba un fascio, anzi, inserisce una grande speranza che è rappresentata dal trio formato dai due scienziati e dal generale Lee Shaw: quest’ultimo infatti abbandona qualsiasi stereotipo legato al tipico soldato reazionario e colpisce la sensibilità che riesce ad esprimere nei confronti nei suoi amici, seppur in modo sottile. La protezione nazionale ed il progresso possono andare a braccetto, purché ci sia apertura mentale, diversamente da quello che è stato dimostrato da un governo che crede di essere ancora in guerra nonostante quest’ultima sia finita. Gli scienziati William e Mary, che agiscono in silenzio, rappresentano il coraggio di chi continua a combattere in nome della possibilità di riuscire a creare un contatto con il mondo esterno, prediligendo la conoscenza e non la forza. La loro determinazione nella protezione delle scoperte scientifiche non è inferiore alla preoccupazione degli Stati Uniti, bensì ha un valore molto maggiore.

Le paure della scoperta
Se nei flashback viene riportato il terrore dell’America nei confronti di un nuovo nemico esterno, le scene ambientate nel presente continuano a premere sulle paure dei protagonisti: diversamente dal trio del passato che continua a sperare, è evidente l’ansia di Cate nel continuare a cercare suo padre. Infatti è molto interessante il momento in cui lei non sa se essere più spaventata dall’idea di trovarlo morto o dall’idea di trovarlo vivo, perché la seconda opzione significherebbe affrontare il passato, rischiando di creare un nuovo conflitto emotivo di cui Cate sembra ormai essere stanca. Vengono inseriti piccoli ma significativi dettagli dell’evoluzione del rapporto tra lei e suo fratello, così lontano nelle puntate precedenti e che lentamente si sta avvicinando a causa dei dolori e delle speranze che hanno in comune. In questo frangente è affascinante la figura di Lee Shaw anziano, ritratto come un uomo misterioso e sicuro di sé, ma allo stesso tempo accogliente e rassicurante, una vera e propria guida per i territori più oscuri di Monarch (a tal proposito, il volto di Kurt Russell sovrapposto a quello di suo figlio è un tocco estremamente efficace di far sembrare entrambi la stessa persona, dal momento che entrambi sono due gocce d’acqua). Le tensioni tra i membri della Monarch accrescono l’interesse nella storia, dal momento che contribuiscono mostrare l’ambiguità all’interno dell’organizzazione.
Il terzo episodio di “Monarch: Legacy Of Monsters” continua a sorprendere per l’impotenza degli effetti visivi, i quali accompagnano dei momenti che risultano spettacolari ed inquietanti allo stesso tempo. Oltre all’ottima caratterizzazione dei personaggi, è incredibile come contribuisce a costruire la mitologia del Monsterverse collegandosi al concetto che ha portato alla nascita di Godzilla nel cinema, spingendo lo spettatore a volerne sapere sempre di più riguardo questo mondo in continua espansione.