Articolo pubblicato il 24 Dicembre 2024 da Christian D'Avanzo
SCHEDA DEL FILM
Titolo del film: Dashing Trough The Snow
Genere: Commedia
Anno: 2023
Durata: 92 minuti
Regia: Tim Story
Sceneggiatura: Scott Rosemberg, Paula Pell
Cast: Ludacris, Lil Rel Howery, Teyonah Parris, Oscar Nunez
Fotografia: –
Montaggio: –
Colonna Sonora: Christopher Lennertz
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Scivolando sulla neve è una nuova commedia natalizia diretta da Tim Story, con Ludacris nei panni del protagonista. Il film in questione è stato distribuito sulla piattaforma di streaming di Disney Plus a partire dal 17 novembre 2023, in tutti i paesi in cui è attivo il servizio: commedia assolutamente familiare nella sua impostazione e struttura, Scivolando sulla neve sarà riuscita nel suo intento? Di seguito, la trama e la recensione del film.
La trama di Scivolando sulla neve, il film di Tim Story su Disney Plus
Prima di considerare quale sia la recensione di Scivolando sulla neve, il film di Tim Story su Disney Plus, si considera innanzitutto la trama del film con Ludacris, attraverso la sua sinossi:
Eddie Garrick (Chris ‘Ludacris’ Bridges) è un uomo di buon cuore che ha voltato le spalle al Natale a causa di un’esperienza traumatica della sua infanzia. Su richiesta di sua moglie, Allison Garrick (Teyonah Parris), da cui è separato, Eddie porta sua figlia di 9 anni, Charlotte (Madison Skye Validum), a lavorare con lui la Vigilia di Natale e lì incontrano un misterioso uomo in un vestito rosso di nome Nick (Lil Rel Howery). Eddie, che è un assistente sociale, pensa che l’uomo non sia del tutto affidabile e abbia bisogno di aiuto, ma quando scatena l’ira di un politico locale, Oscar Nuñez, lui e sua figlia vengono coinvolti in un’avventura magica che potrebbe riaccendere la sua fede nel Natale. Scivolando sulla Neve, diretto da Tim Story e scritto da Scott Rosenberg, è prodotto da John Jacobs e Will Packer, con Tim Story, Johanna Byer, Ross Fanger e Zac Unterman come produttori esecutivi. Nel cast del film figurano anche Mary Lynn Rajskub, Ravi V. Patel, Gina Brillon, Kevin Connolly e Zulay Henao.

La recensione di Scivolando sulla neve: una commedia natalizia piatta con Ludacris protagonista
Nell’offrire la recensione di Scivolando sulla neve è bene anticipare quello che, nel momento in cui si osserva un prodotto di tale portata strutturale, è il presupposto in sede di analisi: che si palesino o meno degli spunti o delle ideazioni dal punto di vista tecnico o narrativo, una commedia natalizia propriamente detta conserva una funzione artistica e, per certi versi, estetica dalla quale difficilmente ci si può allontanare. Certo è che, dunque, il giudizio parte proprio da queste premesse: pretendere un qualcosa di originale nel messaggio o nello spirito comunicato apparirebbe piuttosto gratuito nei confronti di film che nascono da un’etichetta e che, periodicamente, vengono distribuiti sull’una o l’altra piattaforma di streaming, con differenze minime che hanno a che fare più con lo spirito dei singoli attori scelti che non con il film in sé.
Sic rebus stantibus, Scivolando sulla neve non è né più, né meno di una classica commedia natalizia che può essere osservata in televisione, nel più classico degli appuntamenti al focolare con la propria famiglia, a dimostrazione di un percorso di ibridazione tra i media che le piattaforme di streaming hanno tentato negli ultimi anni, avvicinandosi anche alle esigenze degli spettatori televisivi. Familiare nella sua confezione e semplicistico nei temi trattati, il film diretto da Tim Story si avvale sicuramente di una coppia che funziona sul piccolo schermo e che, in certi punti, riesce anche a restituire quel potenziale ironico che ci si attende: Ludacris e Lil Rel Howery dimostrano buona sinergia nel rapporto mostrato e il film persegue costantemente con l’idea di un Babbo Natale stralunato e smart, che nasconde la sua età tingendo la barba e consegna regali servendosi di un iPad e di un telecomando bluetooth per chiamare le renne. La caratterizzazione globale è anche simpatica, ma da sola non basta per salvare totalmente un film che si basa su numerosi cliché e che perde di vista anche la sua pretesa di modernità quando si tratta di rappresentare i rapporti di coppia.
L’idea di fondo, infatti, che porta alla creazione di una commedia all black e alla rivisitazione della leggenda di Babbo Natale in chiave moderna (che viene comandato dalla moglie e si fa assistere da elfi che sembrano essere più vicini ad un centro di smistamento alla Amazon) viene meno proprio sul finale, quando si decide di non esplorare in alcun modo le dinamiche di una relazione in crisi e che porta, addirittura, alla separazione. Certo è che il messaggio di unione e di solidità familiare, che nasce dal bambino e che alimenta numerosi film natalizi, così come quello del credere che diventa sinonimo di cambiamento, sia di per sé un topos del cinema di tale genere. In una commedia che vuole anche schernire la trattazione tradizionale del Natale, invece, appare piuttosto ridondante e semplicistica, per un film che ha anche delle buone intenzioni ma che, nell’ossessivo tentativo di parlare ai bambini, tende a dimenticarsi che anche questi ultimi possono apprendere delle sfumature differenti rispetto ai più statici degli happy ending.